Tumore prostatico glason 3+3 e psa 12,5
in risposta ad una mia diagnosi di tumore prostatico glason 3+3 e psa 12, 5 l'urologo mi ha parlato di ultrasuoni
focalizzati HIFU- Sono questi un valida alternativa all'intervento vero e proprio?
Sono ugualmente efficaci e meno
invasivi?
Quali effetti collaterali?
E a chi eventualmente rivolgersi?
grazie
focalizzati HIFU- Sono questi un valida alternativa all'intervento vero e proprio?
Sono ugualmente efficaci e meno
invasivi?
Quali effetti collaterali?
E a chi eventualmente rivolgersi?
grazie
[#1]
Buongiorno,
le indicazioni terapeutiche per un tumore ben differenziato a basso rischio localizzato ( sue corretta la diagnosi clinica) sono:
- sorveglianza attiva: monitoraggio del tumore attraverso periodico esame del PSA totale, risonanza magnetica multiparametrica della prostata e rebiopsie
- prostatectomia radicale con possibili tecnica di conserva azione dei nervi erigendi attraverso approccio robotico o laparoscopica
- radioterapia esterna
Le terapie focali fra cui HIFU proposte al momento non vengono considerate come trattamento principale di questa fase di malattia, anche se possibili.
E' una decisione a meta' fra chi ha timore di non fare nulla e seguire solo il tumore nel tempo (sorveglianza attiva) e chi affronta la situazione radicalmente con intervento.
A volte una decisione a meta' puo' scontentare sia l'aspetto funzionale che quello oncologico.
il rischio, rispetto ad una prostatectomia radicale, e' quello di una progressione di malattia da una fase localizzata ad una più' avanzata non più' curabile ( HIFU necrotizza una parte più' o meno estesa della prostata ma frequentemente se si ripete una biopsia il tumore persiste).
Il rischio, rispetto alla sorveglianza attiva, e' di avere comunque effetti collaterali che si voleva evitare non decidendo per la chirurgia ( deficit erettivi, incontinenza, disturbi irritativi prolungati.
Personalmente, al momento, manterrei una decisione fra le opzioni standard raccomandate in linea guida per questa fase favorevole di malattia, che nel più' del 80% dei casi permettono la cura del paziente.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
le indicazioni terapeutiche per un tumore ben differenziato a basso rischio localizzato ( sue corretta la diagnosi clinica) sono:
- sorveglianza attiva: monitoraggio del tumore attraverso periodico esame del PSA totale, risonanza magnetica multiparametrica della prostata e rebiopsie
- prostatectomia radicale con possibili tecnica di conserva azione dei nervi erigendi attraverso approccio robotico o laparoscopica
- radioterapia esterna
Le terapie focali fra cui HIFU proposte al momento non vengono considerate come trattamento principale di questa fase di malattia, anche se possibili.
E' una decisione a meta' fra chi ha timore di non fare nulla e seguire solo il tumore nel tempo (sorveglianza attiva) e chi affronta la situazione radicalmente con intervento.
A volte una decisione a meta' puo' scontentare sia l'aspetto funzionale che quello oncologico.
il rischio, rispetto ad una prostatectomia radicale, e' quello di una progressione di malattia da una fase localizzata ad una più' avanzata non più' curabile ( HIFU necrotizza una parte più' o meno estesa della prostata ma frequentemente se si ripete una biopsia il tumore persiste).
Il rischio, rispetto alla sorveglianza attiva, e' di avere comunque effetti collaterali che si voleva evitare non decidendo per la chirurgia ( deficit erettivi, incontinenza, disturbi irritativi prolungati.
Personalmente, al momento, manterrei una decisione fra le opzioni standard raccomandate in linea guida per questa fase favorevole di malattia, che nel più' del 80% dei casi permettono la cura del paziente.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 01/06/2022.
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