Lettura referto rmn con mezzo di contrasto
Buon giorno mia moglie di 42 anni si è sottoposta ad una RMN con mdc all'addome superiore il referto è il seguente:
OSSERVAZIONI:
In sede mesorenale destra posteriormente si osserva tondeggiante formazione solida, a sviluppo esofitico, a margini lievemente sfumati, isointensa in T1, disomogeneamente iperintensa in T2, dotata di marcata restrizione del segnale in DWI/ADC ad alto b-value, con alcuni setti dotati di significativo enhancement contrastografico, con diametro di circa 17mm (10.59), sospetta per lesione patologica (RCC?) ; tale reperto appare meritevole di inquadramento clinico specialistico e stretto follow-up.
Fegato di dimensioni normali e margini lisci, nel contesto di quale si osserva formazione a verosimile aspetto angiomatoso in VI segmento, con asse maggiore di circa 11mm (8.72).
Non alterazioni focali di segnale sospette di milza, pancreas e surreni.
Non ascite.
Non adenopatie intra- retroperitoneali.
Si segnala collateralmente al limite del campo di vista della acquisizione in coronale, presenza di lesione di circa 24 mm livello dell'ala iliaca di destra, e non si rivestire significato evolutivo, utile tuttavia controllo nel tempo
Siamo molto preoccupati, di cosa si tratta?
come ci consigliate di procedere.
Grazie mille
Saluti
Massimo
OSSERVAZIONI:
In sede mesorenale destra posteriormente si osserva tondeggiante formazione solida, a sviluppo esofitico, a margini lievemente sfumati, isointensa in T1, disomogeneamente iperintensa in T2, dotata di marcata restrizione del segnale in DWI/ADC ad alto b-value, con alcuni setti dotati di significativo enhancement contrastografico, con diametro di circa 17mm (10.59), sospetta per lesione patologica (RCC?) ; tale reperto appare meritevole di inquadramento clinico specialistico e stretto follow-up.
Fegato di dimensioni normali e margini lisci, nel contesto di quale si osserva formazione a verosimile aspetto angiomatoso in VI segmento, con asse maggiore di circa 11mm (8.72).
Non alterazioni focali di segnale sospette di milza, pancreas e surreni.
Non ascite.
Non adenopatie intra- retroperitoneali.
Si segnala collateralmente al limite del campo di vista della acquisizione in coronale, presenza di lesione di circa 24 mm livello dell'ala iliaca di destra, e non si rivestire significato evolutivo, utile tuttavia controllo nel tempo
Siamo molto preoccupati, di cosa si tratta?
come ci consigliate di procedere.
Grazie mille
Saluti
Massimo
[#1]
Buongiorno,
la risonanza magnetica ha identifica un tumore solido del rene in fase molto iniziale , meno di 2 cm.
Generalmente la risonanza magnetica e' un indagine attendibile per queste diagnosi.
Esistono tumori solidi a carattere maligno ( carcinomi a cellule renali RCC) ma anche tumori solidi benigni come l'oncocitoma, non distinguibile alla RM o alla TC.
In entrambe i casi la diagnosi e' molto precoce.
Le possibilita' sono due:
- asportazione della neoformazione con tecnica conservativa sul rene. Le dimensioni molto limitate della formazione possono permettere una chirurgia conservativa sul rene, al contrario la crescita progressiva della formazione potrebbe rendere più' difficile riuscire a conservare il rene in toto.L'esame istologico verra' eseguito sul tumore asportato dopo chirurgia
- atteggiamento conservativo, eventuale biopsia della formazione, intervento in caso di aumento progressivo della neoformazione > 2.0 cm a RM di controllo od in caso di diagnosi di carcinoma renale alla biopsia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
la risonanza magnetica ha identifica un tumore solido del rene in fase molto iniziale , meno di 2 cm.
Generalmente la risonanza magnetica e' un indagine attendibile per queste diagnosi.
Esistono tumori solidi a carattere maligno ( carcinomi a cellule renali RCC) ma anche tumori solidi benigni come l'oncocitoma, non distinguibile alla RM o alla TC.
In entrambe i casi la diagnosi e' molto precoce.
Le possibilita' sono due:
- asportazione della neoformazione con tecnica conservativa sul rene. Le dimensioni molto limitate della formazione possono permettere una chirurgia conservativa sul rene, al contrario la crescita progressiva della formazione potrebbe rendere più' difficile riuscire a conservare il rene in toto.L'esame istologico verra' eseguito sul tumore asportato dopo chirurgia
- atteggiamento conservativo, eventuale biopsia della formazione, intervento in caso di aumento progressivo della neoformazione > 2.0 cm a RM di controllo od in caso di diagnosi di carcinoma renale alla biopsia.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
[#2]
Utente
Buon giorno Professore
Grazie mille per la risposta puntuale e precisa.
Le chiedo gentilmente un parere: se si optasse per la biopsia della formazione il risultato della stessa non lascerebbe nessun dubbio sulla natura del tumore ? Eventuali rischi nell'esecuzione della biopsia (ho letto di problemi di sanguinamenti ed ematomi )?
Grazie mille
Cordiali Saluti
Massimo
Grazie mille per la risposta puntuale e precisa.
Le chiedo gentilmente un parere: se si optasse per la biopsia della formazione il risultato della stessa non lascerebbe nessun dubbio sulla natura del tumore ? Eventuali rischi nell'esecuzione della biopsia (ho letto di problemi di sanguinamenti ed ematomi )?
Grazie mille
Cordiali Saluti
Massimo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.3k visite dal 01/06/2022.
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