Nicturia ed altri fastidi urinari

Ho 51 anni, ho avuto episodi di prostatite in gioventù (circa a 25 anni) che dopo inutili tenrapie antibiotiche ed antiinfiammatorie hanno finito col risolversi “da soli”,lasciandomi però una certa necessità di urinare frequentemente (almeno ogni tre ore) e facendomi svegliare sempre una o due volte per notte per urinare.
Negli ultimi tre mesi ho avuto però un peggioramento sulla necessità di urinare, sensazione di non completo svuotamento, a volte difficoltà di urinazione (getto poco vivace) e frequenti risvegli (anche 7 -8 ) per notte.La qualità della vita si è molto ridotta a causa di questi frequenti risvegli che mi lasciano teso e stanco. Riesco a fare come sempre molta attività fisica (nuoto, corsa), ma nel resto della giornata combatto con dolori sordi al basso ventre e fastidi urinari.
Una ecografia pelvica e renale non ha evidenziato nulla di particolare: la prostata è piccola , la vescica non presenta particolari segni di problemi, ma dopo orinazione resta un residuo menzionale piuttosto considerevole (150 cc) . Il Psa libero e totale è ottimo. Ho fatto una cura con Omnic 4.0 non avendone che lievissimi benefici. Ho poi dovuto sospenderlo per problemi di estrema spossatezza e sensazione di svenimento. Sto prendendo estratti di serenoa repens , mi consigliano antiinfiammatori (aulin) Sono un costante consumatore di aspirina. Esami periodici delle urine non hanno finora mostrato infezioni o altre alterazioni. Non ho nessun fastidio relativo all’attività sessuale.
Domande: i sintomi presenti possono essere ascrivibili ad un nuovo episodio infiammatorio a carico della prostata? Se si, quale è la migliore strategia per debellarlo?
Può essere presente invece un problema urinario di restringimento che impedisce il flusso ? come determinare ciò? Può esservi invece una concorrenza di problemi colitici (sono frequentemente affetto da sintomi colitici ed ho anche preso fermenti )?Infine, quanta parte di questa sintomatologia è correlata con uno stato tensivo e di stress legato ad una vita lavorativa difficile e che richiede frequentissimi spostamenti?
Ringrazio della pazienza ed attendo con ansia un parere.

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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
i sintomi che posta sono indicativi di ostruzione del collo vescicale secondari ad antica prostaite, in cui il farmaco di lezione sono appunto alfa litic (Omnic). Faccia una uroflussometria e consulti un collega, che forse varrebe la pena di pensare ad una allargatina chirurgica del collo vescicale.
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Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
I risultati della uroflussimetria sono
tempo di attesa 13,8 s
tempo al flusso massimo 3,3,s
tempo 5% 95% vol vuotato 41,0 s
tempi di svuot 50,1 s
tempo di flusso 42,9 s
tempo di discesa 38,5s
massima velocità detrusore 8,1 mm/s

flusso medio 5,9 ml/s
flusso massimo 8,8 ml /s
flusso massimo corretto 0,6( ml^1/2)/s
volume vuotato 251ml
volume vuotato al flusso massimo 30,7 ml
volume residuo 0
accelerazione 2,7 ml / s ^2

questi risultati indicano se l'ostruzione è a livello prostatico o in sito diverso? esistono tecniche ed esercizi di rieducazione muscolare che mi permettano di ridurre i sintomi?

Con aulin ho avuto qualche lieve miglioramento solo nei primi giorni. L'intervento è l'unica soluzione possibile o posso ancora provare con alfalitici che diano minor fastidi sistemici? nel caso, a quale tipologia di intervento dovrei pensare? quale è la soluzione meno invasiva possibile?
grazie anticipatamente.


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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
di qua posso dire che esite una ostruzione. Ulteriore terapia con altri farmaci (lasci perdere rieducazione) o chirurgia sono da valutare in sede di visita e li discussi in quanto molto variabili in conseguenza di quanto si trova visitandola.
[#4]
Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Ho visto un dottore urologo che ha constatato una prostata nella norma, e che dopo visita ha suggerito di ripetere la flussimetria con valutazione del residuo, in attesa di prospettare un intervento, per il restringimento.
A quali tipologie di intervento si può pensare? ho sentito perlare del raggio verde, è indicato nel mio caso?
Desidererei sapere se nei vari tipi di intervento la la tecnica operatoria è di accesso dall'esterno con tagli sull'addome oppure no? l'anastesia è totale o è possibile una anastesia parziale. quali sono in media i tempi di recupero? quando è possibile riprendere una attività sportiva (nuoto, corsa) . Quali sono le possibili complicazioni e che incidenza hanno?
[#5]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
lòa sua e.mail ha il classico colore della fifa. Tranquillo la sua situazione è ben codificata ed il collega se la sta cavando bene. ,
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Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Ringrazio per la franchezza, e continuo con i quesiti . ho fatto due nuove flussimetrie (la prima dopo 10 gg di levoxacin e la seconda dopo altri 10gg senza medicinali specifici) ed i risultati sono pressochè simili, indicando unflusso q max di 12 ml/sec un q med di 6ml/s ed un tempo di flusso 40 sec e tempo di svuot 60 sec. Mi dice il medico urologo che i valori del flusso non sembrano suggerire una necessità estrema dell'intervento di TUIP ma che invece il residuo che è di circo 120 0 150 cc mostra una sofferenza vescicale che fa propendere per la rimozione dell'ostruzione. Inoltre dice che è in sede di intervento che si può valutare se l'ostruzione è a livello della prostata oppure in sede differente. Quale è il suo parere? a parte la "fifa" vorrei poter consultare delle statistiche per capire se questo intervento ha una possibilità di creare complicazioni a breve, medio e lungo periodo. Dopo quanto tempo si prevede che possa riprendere la attività sportiva? Molte grazie per l'attenzione.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
l' attività sportiva la può ripredenre immediatamente o quasi. Controindicazioni ed effetti collaterali fanno parte del consenso informato all' intervento.
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Attivo dal 2007 al 2009
Ex utente
Gentile dottore
ho iniziato una terapia con xatral che non mi dà troppi disturbi collaterali e sembra migliorare il quadro generale. credo di dover attendere almeno qualche settimana per valutarne l'effetto complessivo. secondo la sua esperienza può esserci una remissione significativa dei sintomi? ho anche scoperto che ben 18 anni fa una ecografia aveva mostrato un residuo di oltre 110 . Questo non potrebbe far pensare ad una situazione infiammatoria che si stia ripetendo e che quindi non è detto che ci sia un restringimento da correggere chirurgicamente? quanto di questa sintomatologia è amplificata da cause psicosomatiche?in sintesi, ho timore di "far peggio" andando a far intervenire chirurgicamente. Che parere mi può dare?
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