Bruciore dopo la minzione e perdite biancastre
Buongiorno, vorrei un chiarimento su una questione che non mi fa dormire da diverse notti.
Ad inizio aprile comincio ad avvertire un bruciore subito dopo la minzione proprio vicino alla punta del grande, principalmente dopo la prima minzione mattutina, mentre dopo le successive non ho alcun sintomo.
Così decido di fare test delle urine e urinocoltura.
risultato negativo e valori perfetti.
Il fastidio persiste e così il medico di base mi da delle bustine di antibiotico a base di fosfomicina.
prendo l'antibiotico una bustina al dì per circa 5 giorni, e sebbene all'inizio mi sembrava di avvertire miglioramenti, il fastidio non è mai andato via del tutto e poi è tornato con la stessa intensità di prima.
successivamente, inizio a notare delle perdite biancastre simili allo sperma per colore ma di una consistenza più acquosa e meno densa. totalmente privo di odore.
così mi reco per fare un tampone uretrale che ha però esito negativo.
Ora però non so cosa fare: è passato ormai più di un mese dai primi sintomi e dall'esame delle urine, circa due settimane dal tampone uretrale, e il fastidio persiste ed è più presente, ma l'intensità è la stessa di sempre, non è mai peggiorato. le perdite sono principalmente la mattina ma la punta del glande rimane sempre umida
Non ci sono altri sintomi, per ora.
che fare?
Ad inizio aprile comincio ad avvertire un bruciore subito dopo la minzione proprio vicino alla punta del grande, principalmente dopo la prima minzione mattutina, mentre dopo le successive non ho alcun sintomo.
Così decido di fare test delle urine e urinocoltura.
risultato negativo e valori perfetti.
Il fastidio persiste e così il medico di base mi da delle bustine di antibiotico a base di fosfomicina.
prendo l'antibiotico una bustina al dì per circa 5 giorni, e sebbene all'inizio mi sembrava di avvertire miglioramenti, il fastidio non è mai andato via del tutto e poi è tornato con la stessa intensità di prima.
successivamente, inizio a notare delle perdite biancastre simili allo sperma per colore ma di una consistenza più acquosa e meno densa. totalmente privo di odore.
così mi reco per fare un tampone uretrale che ha però esito negativo.
Ora però non so cosa fare: è passato ormai più di un mese dai primi sintomi e dall'esame delle urine, circa due settimane dal tampone uretrale, e il fastidio persiste ed è più presente, ma l'intensità è la stessa di sempre, non è mai peggiorato. le perdite sono principalmente la mattina ma la punta del glande rimane sempre umida
Non ci sono altri sintomi, per ora.
che fare?
[#1]
I suoi disturbi paiono abbastanza tipici per una congestione/infiammazione della prostata su base verosimilmente non infettiva, considerata l’inefficacia della terapia antibiotica. La secrezione che lei osserva è assai probabilmente costituita dal prodotto della ghiandola prostatica che può appunto aumentare nelle situazioni di irritazione. La situazione deve essere certamente meglio inquadrata con la visita diretta di un nostro Collega specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
La causa più comune è una funzione intestinale discutibile, con alterazione dell'equilibrio della preziosissima flora batterica locale (microbiòta).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 07/05/2022.
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