Ernia ed ingrossamento vene scroto innescato da rapporto sessuale
Sono un uomo di 42 anni atleta con sedute di allenameto corsa e palestra tutti i giorni.
Sono anni (dal 2018) che accuso, ogni tanto, dopo un rapporto sessuale indurimento delle vene spermatiche a sx dolorose, crampi al pavimento pelvico e dolore inguinali e pubici.
Il fastidio e dolore piu grande è nelle vene e vi è una sensazione di tensione costante che arriva fino al testicolo ed anche nella coscia internamente.
Visita da diversi urologi, purtroppo trasferiti da un ospedale ad un altro e quindi ho parlato sempre con medici diversi.
Il primo aveva riscontrato un'ernia a sinistra.
confermata da un'ecografia di 0. 5mm ed anche una prostatite cronica con varicocele di 1 livello.
Il varicocele non poteva essere la causa del dolore, l'ernia poteva portare invece ad un ingrossamento delle vene occludendo parzialmente il canale inguinale... ma il chirurgo che mi ha visitato poi mi ha detto che non era così grande da poter dare questa sintomatologia.
Visitato poi da altri 3 urologi e siam passati da prostatite, epididimite cronica in paziente ritenzionista con reflusso urinario (mai provato) fino all'ultimo che mi ha rivisitato e fatto doppler ed ha confermando minimo varicocele a sx prostata ed epididimi regolari, punta d'ernia a sinistra Indicato visita chirurgica e diagnosi di dolore pelvico cronico.
Durante la visita non avevo le vene ingrossate e non avevo dolore in quel momento.
Visita chirurgica fatta ed ecografia su indicazione del chirurgo ieri:
Referto eco "punta di ernia inguinale a sx con impegno di ansa intestinale a livello dell'anello inguinale interno"
Referto medico "all'OB ernia inguinale individuata sia con inserimento dito nel canale inguinale che in zona sovrapubica, ulteriore consulto in urologia e con esperto vascolare prima d'intervento chirurgico"
La dottoressa mi ha indicato che l'ernia è certamente presente ma non grandissima e spesso le piu piccole sono le piu fastidiose.
Vorrebbe un parere di suoi colleghi prima dell'intervento per capire meglio se dopo l'intervento il problema sarà risolto o meno.
Vi faccio notare che solo nell'ultimo periodo il fastidio si sta protraendo per piu tempo, di solito durava una settimana e poi spariva per ritornare dopo qualche mese.
Ora ho un po' di senso d'ingombro inguinale che prima non avevo e stitichezza altalenante.
Da sempre, ogni volta che mi metto supino il dolore o fastidio passa poco dopo.
Tachipirina o Brufen mi calmano i dolori.
Pavimento pelvico in riabilitazione per contratture ed ipertono.
Dolore e fenomeno innescato sempre da un rapporto sessuale e mai da un esercizio in palestra o da masturbazione.
Ultimante doloretti al pube o inguine li sento anche sotto sforzo o in fase di ponzamento.
Scusatemi ma ho cercato di darvi il quadro generale della storia.
Puo un'ernia ricondurre a quanto detto dal primo urologo ed ipotizzato dall'ultimo chirurgo e dare questi sintomi ed in particolare indurire le vene spermatiche e renderle dolenti in posizione eretta o seduta?
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Quindi l'ipotesi che l'ernia potrebbe portare ad un ingrossamento delle vene occludendo parzialmente il canale inguinale non le sembra veritiera?
Effettivamente ho avuto nel 2018 una reazione avversa ai Fluorochinolonici che mi ha arrecato un danno neurologico...polineuropatia periferica e forti dolori al perineo con ipotesi di problemi al pudendo.
A livello neurologico ho anche una produzione postero-mediana L1-L2.
Un problema neurologico potrebbe rendere le vene gonfie e dolorose ,solo a sinistra, con causa solo dovuta al rapporto?E se si come?
Cosa mi consiglia?
Una visita fisiatrica?Una visita da un Andrologo?Una visita neurologica..o neurochirurgica?
Scusate di nuovo e grazie per la disponibilità.
al passaggio L1-L2 discreta degenerazione discale con relativa ernia posteromediana tendente all'allungamento sottolegamentoso con discreta impronta del sacco durale.In questa sede il segnale midollare rimane indenne.
Nel caso la mia richiesta non la troviate di competenza urologica spostatela pure in area di consulto diversa.
Grazie nuovamente
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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il chirurgo ha evidenziato l'ernia ed ha indicato il trattamento per questa ma non crede sia la fonte del gonfiore del plesso pampiniforme dopo rapporto sessuale e mi ha rimandato ad una nuova visita urologica.
Non crede possa essere la causa neurologica il gonfiore.
Visitandomi ha notato un modesto varicocele (come gia indicato da un urologo ma negato da altri due dopo esami ecografici di tutti e tre).
Crede che il problema sia piu questo dell'ernia.
La mia domanda è questa, puo un varicocele essere asintomatico e non molto evidente in situazione normale per poi diventare dolente e molto evidente dopo un rapporto sessuale...per poi trovare sollievo in posizione supina?
Grazie e buona serata.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Ho nel frattempo fatto altra visita dall'urologo dopo aver innescato la sintomatologia ed ha cosi refertato:
"al controllo attuale (dopo un rapporto) si apprezza chiara congestione delle vene del plesso pampiniforme sinistro".
Ed alla visita avevo dolore...che è un dolore "da gonfiore" delle vene.Dolore al tatto all'inguine ed al pube e dolore sordo al pavimento pelvico e nel punto dove s'inserisce l'uretra...in posizione supina si attenua in quanto le vene si sgonfiano quasi subito.
Mi ha mandato il giorno seguente a fare un doppler in radiologia interventista per esame e parere del radiologo interventista.
Non avevo però sintomatologia evidente in atto ed ha refertato:
"non segni d'idrocele.Regolari didimi ed epididimi.
Minima ectasia delle strutture vascolari venose del plesso pampiniforme a sinistra con lieve reflusso.Accentuazione del segnale doppler nella manovra di valasava.Quadro compatibile con varicocele 1-2 grado secondo Sarteschi.
La valutazione effettuata sia in ortostatismo che in clinostatismo non documenta al controllo odierno sostanziale difderenze di segnale colordopller tra le due posizioni.
Quando il fenomeno è evidente e sintomatico in posizione ortostatica,come da foto e da referto medico, la differenza tra le due posizioni è notevolmente evidente".
Il radiologo mi ha indicato possibilità d'intervento ed ha però ipotizzato anche eventuale innesco da parte dell'ernia e mi ha rimandato dall'urologo.
L'urologo non sa se fare prima l'intervento del varicocele prima o quello dell'ernia.
Ha evidenziato possibile causa di gonfiore sia il varicocele che eventualmente l'ernia ma difficile (non impossibile) la sintomatologia del dolore.
Trova strano innesco solo da rapporti e mai da attività fisica (intensa).che svolgo ogni giorno..sollevamento pesi e corsa.
Ha ipotozzato, data la mia neuropatia periferica causata da Fluorochinolonici nel 2016 e con la quale convivo, una ipotetica causa del dolore anche a partenza del nervo pudendo (avevo curato con laroxyll a basso dosaggio per alcuni mesi a cicli ed ora con integratori).
Ora vi chiedo se una neuropatia periferiferica potrebbe avere questa sintomatologia?
Consigliate di ricontattare il neurologo che mi aveva seguito per la neuropatia?(dopo logicamente anche esito RM)
Se consigliate eventuale intervento e nel caso quale del due prima?
Certo vi terrò aggiornati anche sulla RM e sul risultato.
Grazie e buona serata
Ci pare evidente che la sua situazione meriti di essere sbloccata, o decidento coscientemente di non fare nulla, ovvero risolvendo chirurgicamente situazioni tutto sommato di lieve entità, essendo consci che gli interventi potrebbero non essere del tutto risolutivi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Quello che lei mi dice è esattamente ciò che pongono in dubbio chirurghi ed urologi.Un chirurgo mi ha infatti suggerito intervento contemporaneo tra ernia e varicocele in quanto opera lui insieme al vascolare contemporaneamente.
Non so, sono molto titubante ed anche moralmente giu viste le numerose visite, soldi spesi e continuo malessere.
Ora penso che farò visita dal neurologo dopo la RM per capire se pudendo o qualche discopatie possano essere responsabili.
Secondo voi la neuropatia periferica potrebbe dare queste problematiche?
Grazie mille di nuovo
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Per quanto riguarda la neuropatia periferica o nervo pudendo potrebbe incidere?
Dottor Piano, La ringrazio per i pareri, consigli e confronto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Ernia discale mediana L1L2 che impronta il sacco durale.
Ernia discale bulging L5S1 che impegna la porzione anteriore del canale e l'imbocco dei forami, è visibile la fissurazione dell'anulus in sede mediana posteriore ma senza erniazione di tessuto polposo
I suddetti dischi sono ipointesi in T2 per disidratazione.
Modesti bulging L3L4 e L4L5 che impegnano la porzione anteriore del canale.
Le porzioni affrontate L1L2 sono collegate a ponte anteriormente da osteofitosi.Si segnala Apofisite spigolo somatico antero-superiore L2.
Cosa ne pensate?
Sostate il consulto in Neurochirurgia o neurologia, come avevate suggerito nel caso?
Grazie e buona serata
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Vi aggiornerò qui se avrò novità.
Ho fatto analizzare delle formazioni uscite con lo sperma, definiti probabili calcoli prostatici da parte dell'urologo ed attendo il referto.
Mi era capitato in passato ed ora di nuovo sempre in fase attiva della sintomatologia.
Grazie
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