La cistite abatterica cronica può sfociare in vulvodinia?
Buongiorno,
Soffro di cistite cronica abatterica, a volte anche emorragica, esami delle urine e tamponi vaginali sempre usciti puliti, dopo un anno ho avuto un nuovo attacco forte, ho capito che coincide sempre dopo Pasqua (forse troppa cioccolata e alimentazione scorretta) la cosa che più mi sta preoccupando è che rispetto agli altri attacchi lamento un forte dolore nel basso ventre e sopratutto una sensazione di calore e di ingombro vaginale, che mi limitano molto.
Premetto che in tutti questi anni nonostante la cisitite ho sempre vissuto serenamente la mia vita sessuale, senza mai lamentare problemi nel durante, ma ad oggi sono terrorizzata che questi nuovi sintomi mi possano compromettere la vita sessuale (visto che il solo pensiero mi fa venire fastidio) e possano cronicizzarsi visto che sono 15 giorni che li ho, ho provato ovuli e meclon perché la ginecologa ha ritenuto fosse candida, ma questa sensazione di calore e gonfiore interno non va via!
Ho paura di pensare che possa trattarsi di vulvodinia.
Ho paura di parlarne alla mia ginecologa.
Cosa fare?
Soffro di cistite cronica abatterica, a volte anche emorragica, esami delle urine e tamponi vaginali sempre usciti puliti, dopo un anno ho avuto un nuovo attacco forte, ho capito che coincide sempre dopo Pasqua (forse troppa cioccolata e alimentazione scorretta) la cosa che più mi sta preoccupando è che rispetto agli altri attacchi lamento un forte dolore nel basso ventre e sopratutto una sensazione di calore e di ingombro vaginale, che mi limitano molto.
Premetto che in tutti questi anni nonostante la cisitite ho sempre vissuto serenamente la mia vita sessuale, senza mai lamentare problemi nel durante, ma ad oggi sono terrorizzata che questi nuovi sintomi mi possano compromettere la vita sessuale (visto che il solo pensiero mi fa venire fastidio) e possano cronicizzarsi visto che sono 15 giorni che li ho, ho provato ovuli e meclon perché la ginecologa ha ritenuto fosse candida, ma questa sensazione di calore e gonfiore interno non va via!
Ho paura di pensare che possa trattarsi di vulvodinia.
Ho paura di parlarne alla mia ginecologa.
Cosa fare?
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E' alquanto strano che una cistite emorragica non abbia una causa infettiva, in particolare dovuta al batterio E. Coli. Immaginiamo siano già stati effettuati degli accertamenti più approfonditi, di cui lei non ci scrive. Se lei mette in collegamento l'insorgenza dei disturbi con gli stravizi alimentari, è molto probabile che alla base di tutto vi sia un problema intestinale, che potrebbe essere causa anche dei fastidi diffusi che lei ci riferisce ora. Immaginiamo che lei abbia anche assunto un antibiotico, che può aver ulterirmente alterato la flora batterica intestinale (microbiòta). Senz'altro è opportuno che si tenga sotto controllo anche la parte ginecologica, ma i provvedimenti migigliori che possiamo consigliarle riguardano proprio la normalizzazione intestinale con tutti i comuni provvedimenti posibili. Sarà poi anche da ripetere un esame delle urine con urocoltura. Ricordi comunque che la competenza dei disturbi urinari spetta sempre allo specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.6k visite dal 06/05/2022.
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