Il dolore sono andato
Salve, dal mese di dicembre 2008 soffro di una infiammazione alla prostata. I disturbi sono cominciati con un dolore al testicolo sin. ed al perineo, mentre poi sono comparsi disuria e dolore rettale e intestinale (no febbre). Per circa due mesi i disturbi sono stati decisamente intensi mentre poi via via sono andati scemando di intensità. Il primo urologo che mi ha visitato mi ha detto di prendere aulin per qualche giorno e mi ha dato una pacca sulla spalla. Risultato dopo qualche giorno per il dolore sono andato in pronto soccorso dove mi è stata diagnosticata la prostatite. Quindi mi sono affidato al mio medico di famiglia. La prima cura a dicembre è stata a base di Levoxacin 500 x 3 settimane: risultato zero. Poi è stata la volta di ulteriori tre settimane di bactrim + urodie: risultati disturbi quasi scomparsi durante la cura per poi ricomparire anche se più lievi al termine. Nel frattempo ho effettuato un primo esame di urinocultura con risultato negativo, esami del sangue pure negativi, coprocultura (negativa) e ricerca di sangue occulto nelle feci (positivo un campoine su tre, quindi ripetuto altre 2 volte a distanza di 15 giorni e risultato negativo ogni volta su tutti i campioni). Nel mese di Arpile è stata la volta di un nuovo ciclo di antibiotici: questa volta Doxaciclina x 2 settimane. L'effetto è stato paragonabile ad un bicchiere d'acqua. I disturbi nel tempo sembrano essere in costante diminuzione ma non scompaiono mai del tutto e si ripresentano ciclicamente (tipo una settimana sto bene, quella dopo mi da fastidio). Ho infine consultato un altro urologo che mi ha prescritto una spermiocultura ed un test di stamey che in effetti non avevo mai effettuato. Il risultato è stato negativo per la spermiocultura mentre il test di stamey è stato effettuato raccogliendo un primo campione di urina pre massaggio, un tampone uretrale post massaggio (non profondo a dire il vero, semplicemente passando il bastoncino in maniere abbastanza superficiale per raccogliere in liquido, che peraltro non mi sembrava fosse uscito) ed un secondo campione di urina. Risultato: campioni di urina negativi e tampone positivo x Haemophilus influenziae. Il tutto seguito dall'ennesimo ciclo di augmentin x 2 settimane.
Domande:
a) è possibile che tale batterio possa causare i miei disturbi?
b) potrebbe essere che si tratti da contaminazione in occasione del prelievo (tipo gocciolina di saliva finita sul tampone mentre si parla)?
c) E' possibile che urinocoltura, spermiocultura, e campioni di urina del test siano negativi mentre il tampone risulti positivo?
d) Come è possibile che un batterio del genere tutto sommato banale possa resistere a tutte le botte di antibiotici a cui sono stato sottoposto?
A me sembra che i sintomi stiano migliorando (ad oggi mi è rimasto un senso di peso sovrapubico, un po' di dolore addomimale e leggera disuria che riesco a sopportare) ma mi pare non ci sia nessuna correlazione con gli antibiotici che sto assumendo.
Salut
Domande:
a) è possibile che tale batterio possa causare i miei disturbi?
b) potrebbe essere che si tratti da contaminazione in occasione del prelievo (tipo gocciolina di saliva finita sul tampone mentre si parla)?
c) E' possibile che urinocoltura, spermiocultura, e campioni di urina del test siano negativi mentre il tampone risulti positivo?
d) Come è possibile che un batterio del genere tutto sommato banale possa resistere a tutte le botte di antibiotici a cui sono stato sottoposto?
A me sembra che i sintomi stiano migliorando (ad oggi mi è rimasto un senso di peso sovrapubico, un po' di dolore addomimale e leggera disuria che riesco a sopportare) ma mi pare non ci sia nessuna correlazione con gli antibiotici che sto assumendo.
Salut
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caro utente, come prima cosa le devo dire che le prostatiti sono molto lente a guarire e spesso a causa della particolare conformazione della prostata non si riesce ad individuare il batterio che l'ha causata.
cmq per curare bene tale patologia è importante identificare la causa scatenante ed agire su di essa
cmq per curare bene tale patologia è importante identificare la causa scatenante ed agire su di essa
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 23/06/2009.
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