Nodulo mesorenale destro identificato tramite tac con mezzo di contrasto

A seguito di un ecografia routinaria, mi è stata evidenziata una cisti renale, successivamente indagata con TAC con MDC.

L'esito della TAC parla di:
-nodulo solido mesorenale destro, a parziale sviluppo esofitico laterale, di circa 3x2 di diametro, capsulato, con vascolarizzazione precoce in fase arteriosa e che diffonde in modo omogeneo in fase tardiva, sospetto per lesione eteroplastica;
-adenoma surrenalico destro di circa 2 cm di diametro.

L'urologo che ho consultato successivamente ha prescritto quanto segue: Ho inserito il paziente in lista per l'intervento di tumorectomia renale robot-assistita.

Al momento ho già effettuato le pratiche di pre-ricovero ed attendo di essere contattato a breve per l'ingresso in ospedale.

Premesso quanto sopra, permangono ancora alcuni dubbi non fugati, per i quali vi chiedo un parere:
1) vedendo l'esito della TAC, di quale delle due cisti mi devo preoccupare?
E comunque, verranno rimosse entrambe?

2) siete concordi che l'intervento sia la prognosi migliore (soprattutto se effettuato con chirurgia robotica) o si potrebbe evitare, considerando le dimensioni dei noduli?

3) quale può essere il follow up a breve e lungo termine di questa patologia?
E come potrebbe cambiare la qualità della vita?

Ringrazio anticipatamente
Davide
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Dr. Alessandro Sciarra Urologo 632 36
Buongiorno,
il referto descritto non parla di cisti ( a contenuto liquido benigne) ma di un tumore solido renale di 3 cm sospetto per neoplasia ipervascolarizzato.
L'adenoma surrenali indica un tumore solido a carattere benigno da monitorare comunque nel tempo.
Correttamente e' il nodulo mesorenale di 3 cm che deve essere asportato con un intervento conservativo sul rene per via robotica, nel sospetto di neoplasia.
Considerate le dimensioni contenute e' possibile una asportazione del solo tumore solido, con impatto minimo sulla funzione renale e con prospettive di cura definitiva elevate.
Nel caso di un aumento ulteriore della formazione, potrebbe diventare più' difficile asportare la stessa senza asportare il rene completamente.

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
la ringrazio molto per il pare espresso.
Davide
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Utente
Utente
Buongiorno dottore,
a seguito di quanto esposto in precedenza, nel frattempo sono stato operato.
Tutto è andato secondo i piani: l'asportazione del nodulo mesorenale non ha creato particolari problemi, il rene è stato conservato ed il decorso postoperatorio è stato regolare.
Ora sono in convalescenza ed attendiamo l'esito del test istologico, anche se il chirurgo si è sbilanciato in modo ottimistico dicendo che, per aspetto morfologico e caratteristiche fisiche, si tratterebbe di un RCC.

Vorrei porre due ulteriori quesiti:

1) la valutazione del chirurgo, avvalorata ovviamente dalla sua professionalità ed esperienza, può effettivamente essere di buon auspicio?

2) Rimane la questione dell'adenoma surrenale che, a valle degli esami ormonali effettuati in sede di pre-ricovero, è stato classificato "non secernente".
Al di là dei controlli periodici che ci saranno da effettuare in futuro, c'è la possibilità che con il tempo questo tipo di adenomi mutino la loro condizione ed inizino a secernere ormoni in modo intempestivo, andando a generare seri problemi di salute?

La ringrazio per un riscontro.
Saluti
Davide