Dalla prostatite si guarisce?
Salve, sono un ragazzo di 25 anni e da 9 mesi che soffro di dolori pelvici, cistite e bruciore al pene e una sensazione di pesantezza e bruciore sull’ano.
Ho iniziato con una cura di antibiotici perchè pensavo fosse una normale cistite ma la situazione non migliorò.
Quindi iniziai a fare visite da specialisti urologi/andrologi che mi diedero tante analisi ed esami da fare e farmaci che non hanno avuto nessuno effetto.
Ho eseguito uroflussometria, ecografia a vescica e reni, tampone uretrale, RMN colonna lombare (si pensava che la causa fosse un ernia), esame urodinamico invasivo, test di stamey e spermiocultura ma non è risultato niente da tutto ció, ho fatto anche una ecografia transrettale ma anche da quest’ultima non è risultato niente, l’unica cosa che risulta dalle visite specialistiche è la prostata gonfia al tatto.
Da tutto ció mi è stata diagnosticata una prostatite abatterica.
Sono molto demoralizzato perchè dopo tutti questi mesi di cura con vari farmaci come antibiotici, cistiflux, cistilgum, xatrol (4 mesi), topster +levoxigram, non ho avuto alcun miglioramento.
Ora sto facendo una cura di 30 giorni con Deprox500 2 cp al giorno prima dei pasti e 1 cp di Silodyx 8mg la mattina.
Sto al decimo giorno ma continuo ad avere un forte fastidio, giorni in cui è molto intenso e giorni in cui si placa.
Quello che voglio chiedere è se è possibile guarire dalla prostatite e ricominciare ad avere una vita serena.
Ho iniziato con una cura di antibiotici perchè pensavo fosse una normale cistite ma la situazione non migliorò.
Quindi iniziai a fare visite da specialisti urologi/andrologi che mi diedero tante analisi ed esami da fare e farmaci che non hanno avuto nessuno effetto.
Ho eseguito uroflussometria, ecografia a vescica e reni, tampone uretrale, RMN colonna lombare (si pensava che la causa fosse un ernia), esame urodinamico invasivo, test di stamey e spermiocultura ma non è risultato niente da tutto ció, ho fatto anche una ecografia transrettale ma anche da quest’ultima non è risultato niente, l’unica cosa che risulta dalle visite specialistiche è la prostata gonfia al tatto.
Da tutto ció mi è stata diagnosticata una prostatite abatterica.
Sono molto demoralizzato perchè dopo tutti questi mesi di cura con vari farmaci come antibiotici, cistiflux, cistilgum, xatrol (4 mesi), topster +levoxigram, non ho avuto alcun miglioramento.
Ora sto facendo una cura di 30 giorni con Deprox500 2 cp al giorno prima dei pasti e 1 cp di Silodyx 8mg la mattina.
Sto al decimo giorno ma continuo ad avere un forte fastidio, giorni in cui è molto intenso e giorni in cui si placa.
Quello che voglio chiedere è se è possibile guarire dalla prostatite e ricominciare ad avere una vita serena.
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La vera cistite nel maschio adulto è rarissima, quasi tutti i disturbi irritativi delle basse vie urinarie sono legati in qualche modo alla prostata. Le cause infettive sono tutto sommato abbastanza rare e comunque anche in questo caso vengono rapidamente decapitate da terapie antibiotiche perlopiù instaurate empiricamente. Non esistono terapie di sicura efficacia in grado di controllare i disturbi prostatici a lunga persistenza (cosiddetta prostatite cronica) generalmente causati dalla congestione della ghiandola in soggetti predisposti, con variabile sovrapposizione infiammatoria. Le terapie antibiotiche energiche e protratte si dimostrano quasi sempre inefficaci e talora addirittura controproducenti, andando ad influire sull'equilibrio della preziosissima flora batterica intestinale (microbiòta). Al di là di costosi integratori alimentari dall'efficacia tanto variabile quanto imprevedibile, noi rimarchiamo sempre l'assoluta importanza delle attenzioni dirette allo stile di vita, nelle sue più comuni espressioni (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) che devono essere tutte indirizzate ad una scrupolosa regolarità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Non so se è un caso o no ma da quando ho iniziato la cura con silodyx 8mg la situazione è peggiorata .
Almeno 1 o 2 volte al giorno , anche durante la notte mi prendono delle fitte fortissime , un senso di bruciore all’ano e al pene quasi insopportabili, da farmi piegare in due dal dolore. Fortunatamente passano dopo un’oretta e rimane il bruciore classico che ho da 9 mesi .
Non so che fare , se andare al pronto soccorso o aspettare la fine della cura.
Sicuramente ho preso appuntamento per una visita specialistica.
Almeno 1 o 2 volte al giorno , anche durante la notte mi prendono delle fitte fortissime , un senso di bruciore all’ano e al pene quasi insopportabili, da farmi piegare in due dal dolore. Fortunatamente passano dopo un’oretta e rimane il bruciore classico che ho da 9 mesi .
Non so che fare , se andare al pronto soccorso o aspettare la fine della cura.
Sicuramente ho preso appuntamento per una visita specialistica.
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Se con la terapia consigliata le cose tendono a peggiorare, la situazione va rivalutata al più presto con il Collega che ha prescritto la cura stessa. Non abbiamo purtroppo la sfera di cristallo, soprattutto in quest.ea situazioni è normale andare per tentativi, che comunque servono a mirare progressivamente meglio, fino a risuscire a trovare un buon compromesso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
Utente
Dopo intensi Bruciori al pene e all’ano sono andato al pronto soccorso e mi hanno prescritto una cura da fare insieme al silodyn e al deprox 500 di sette giorni con punture, due volte al giorno di voltaren+Bentelan 4mg e di prendere in caso di dolori estremi il toradol in goccie.
Non ho più le fitte che avevo ma ancora avverto dei bruciori che durano dai 30 ai 60 min.
Ho notato anche che la situazione peggiora notevolmente dopo la masturbazione, anche eseguita una volta alla settimana.
Non ho più le fitte che avevo ma ancora avverto dei bruciori che durano dai 30 ai 60 min.
Ho notato anche che la situazione peggiora notevolmente dopo la masturbazione, anche eseguita una volta alla settimana.
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Sono tutti disturbi tipici della prostatite, ovviamente esacerbati dall'eiaculazione. Limitatamente periodi di acuzie accentuata in genere si consiglia una saggia astinenza.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.1k visite dal 24/04/2022.
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Approfondimento su Prostatite
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