Problemi vie urinarie

salve, da ormai un 4/5 mesi soffro di problemi alle vie urinarie...
premetto che ho 19 anni e la situazione non è piacevole...
i sintomi sono dolore alla parte bassa della schiena e certe volte sui fianchi, dolore alla minzione ma non al pene, bensì alla vescica e quindi in zona pelvica, pesantezza in zona perineale, inoltre presento grumi nello sperma di colore giallastro e da poco presento un bruciore al prepuzio al momento dell’eiaculazione..
oltre a questi sintomi, da un paio di giorni ho problemi nel defecare, come se fosse più stretto, e ogni volta che vado di corpo sento una forte pressione sulla vescica che stimola la minzione, quattro gocce contate (per lo sforzo credo)
inoltre non riesco ad avere un’erezione piena, non riesco a raggiungere la rigidità di prima ed inoltre secerne del liquido prostatico ed in base alla quantità di quest’ultimo non riesco ad avere erezione...
ho eseguito tramite colloquio con urologo un tampone uretrale alla quale sono risultato positivo allo stafilococco haemolyticus con alta carica virale e purtroppo resistente a quasi tutti gli antibiotici (5/6 esclusi).
ho seguito una cura a base di targosid 400 ma al secondo tampone il batterio è risultato nuovamente positivo ed il batterio è diventato resistente anche all’antibiotico utilizzato e come secondo isolato vi è un altro batterio, klebsiella oxytoca che peró il dottore mi ha detto di ignorare perché frutto di massaggi prostatici ecc
vorrei dei consigli se possibile...
ed inoltre sapere come mai la mattina riesco ad avere delle erezioni più o meno normali e durante il giorno meno e perché in compagnia della mia ragazza, fuoriesce molto liquido prostatico in caso di erezione e in sua assenza questo liquido non fuoriesce?

grazie in anticipo per la risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Pare abbastanza evidente che lei abbia una congestione/infiammazione della prostata, probabilmente a causa non infettiva. La positività del tampone uretrale allo Stafilococco è per noi da considerare un falso positivo, poiché questi batteri popolano in modo perlopiù innocuo la pelle e le mucose dell’area ano-genitale e non sono generalmente coinvolti nelle infezioni uro-genitali. Più dubbia la positività per Klebsiella, potrebbe essere anche questa correlata a disturbi intestinali, che lei però non ci riferisce. Segno evidente della congestione della prostata è la abbondante secrezione di liquido pre-eiaculatorio, ovviamente stimolata da una robusta eccitazione sessuale. Non crediamo che gli antibiotici costituiscano la risoluzione dei suoi problemi, ma qualcosa si può pensare di fare e questo comporta l’affidarsi con alle cure di un nostro Collega con una certa costanza e pazienza e non solo in modo episodico. Come sempre in questi casi noi riteniamo che più dei farmaci e dei costosi integratori siano utili le attenzioni allo stile di vita, nei suoi più comuni aspetti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale) che devono essere tutti indirizzati ad una scrupolosa regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
l’urologo a cui mi sono affidato sostiene si tratti di questo batterio anche perché resistente a molti antibiotici..
comunque sia oltre ad antibiotici continuo con uno stile di vita sano, pratico sport ed evito di bere alcolici e mangiare cose piccanti/speziate..
ma anche in precedenza ho sempre condotto una vita sana, tranne qualche bevuta sporadica, nulla di che..
penso che si tratti di questo batterio perché durante l’assunzione di antibiotici i dolori e fastidi si attenuano o addirittura spariscono..
se non è per lo stafilococco, per quale motivo i dolori diminuiscono o spariscono?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La variabilità nel tempo è assolutamente tipica di tutti i disturbi prostatici, indipendentemente dalle eventuali terapie.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
salve, scrivo dopo un po’..
il mio urologo in seguito a prostatite (causa presunta stafilococco heomaliticus mi prescrisse rifadin 400 1 volta al giorno per 15 gg, devo dire che per un mesetto/un mesetto e mezzo i problemi sembravano spariti, soprattutto dolori in zona lombare, basso addome e al momento della minzione..
tuttavia negli ultimi giorni avverto dinuovo qualche dolore alla minzione, all’altezza della vescica, e un fastidio anale (non doloroso alla defecazione, ma un po’ dolorante durante l’arco della giornata e qualche volta, qualche fitta molto dolorosa ma di poca durata (alcuni secondi)
comunque scrivo per alcune delucidazioni
ecco, da un po’ il mio sperma è giallo, ma in seguito ad astinenza di qualche giorno (3/4) dall’eiaculazione torna ad essere più biancastro, se invece ho rapporti giornalieri il mio sperma resta giallo..
ecco, mi chiedo a cosa possa essere dovuto?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La colorazione può essere dovuta a modestissime tracce di sangue, compatibili con la sua situazione infiammatoria. Queste compaiono se l'attività sessuale è più intensa (frequente) e si riducono in astinenza. In linea di massima nulla di veramente preoccupante o che imponga ulteriori provvedimenti particolari.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
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Utente
Utente
la ringrazio, lunedì procederò nell’effettuare una spermiocoltura..
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Utente
Utente
salve, spermiocoltura eseguita e con molta gioia non c’è più traccia di stafilococco heomalitycus, dolori addominali e lombari scomparsi..
rimane soltanto un leggero dolore alla vescica durante la minzione, come se non postessi urinare più velocemente (anche se il getto non è lento e nemmeno intermittente) ed il gonfiore anale abbastanza fastidioso, specialmente quando sto seduto/ o in posizione di defecamento e simili..
niente emorroidi, inoltre al momento del rapporto sessuale, la fuoriuscita di liquido è molto diminuita
che l’antibiotico abbia eliminato il batterio e adesso rimanga la prostata da scongestionare?
chiedo una risposta perché non capisco come mai avverta questi fastidi anche se va molto ma molto meglio rispetto a prima..
secondo voi è necessaria un altra cura per decongestionare la prostata?
grazie in anticipo
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Come le abbiamo già scritto nella nostra prima risposta, la presenza dei batteri Gram-positivi all'urocoltura (es. stafilococco haemolyticus) è da considerare una falsa positività dovuta a contaminazione. Quindi non si tartta di una vera infezione delle vie seminali. Il suo miglioranmento soggettivo non è quindi certamente legato alla presenza o meno di questi batteri, ma alla oscillazione nel presentarsi dei sintomi, che è assolutamente tipica di queste situazioni.
I provvedimenti più seri e potenzialmente efficaci li abbiamo già sintetizzati nella nostra prima risposta, che evidentemente lei ha dimenticato.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
salve, riscrivo per dire che comunque da un po’ ho eliminato cibi grassi, fritti, alcool, cioccolato spezie e quant’altro, tuttavia la situazione sì è migliorata, ma presento ancora alcuni problemi, come un gonfiore dell’ano, la fuoriuscita di qualche goccia di liquido pre eiaculatorio che mi fa perdere di rigidità e di conseguenza rovina l’amplesso..
inoltre ho notato che al momento dell’eiaculazione sento come se l’ano spingesse verso l’esterno con forza..
la mia domanda è, posso stare tranquillo e con il tempo sparirà anche questo?
perché comunque i. dottori mi dissero di mangiare bene per una trentina di giorni, forse sottovalutando il problema data la mia giovane età
grazie in anticipo sempre gentilissimi
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Se i provvedimenti presi le hanno dato giovamento è ovviamente più che consiglabile continuare ad insistere, seza cadere in pericolose tentazioni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
va bene, la mia domanda era più che altro se è possibile curare una prostatite senza farmaci, comunque si, non cadrò in tentazioni, soltanto un cocktail leggero quando esco, di rado, niente fritture, niente spezie, seguo le linee guida date dall’urologo..
buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Ci pare di averle ripetutamente scritto che dal nostro punto di vista nell'approccio alla prostatite cronica, le attenzioni rivolte allo stile di vita sono generalmente più efficaci di tutti i farmaci e gli integratori.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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