Fastidio perianale

egr.
dottore, spero sia lei l'esperto del mio problema oppure magari giri questo consulto ad altro specialista, le riassumo, oltre 10 anni fa avvertivo fastidi zona perianale, anche prima di evacuare, a volte senso di indolenzimento, cose così.
Qualche anno dopo mi è capitato (unica volta) un problema di emorroidi esterne, rientrate di li a poco.
Per motivi anche di ereditarietà (mio padre aveva avuto brutto male al colon) feci colonscopia, tutto a posto, visita proctologo e l'anno dopo anche da urologo, controllo prostata ecc.
Sempre tut ok...Tre anni fa, per via di un campione di feci risultato con tracce ematiche, rifatto colonscopia, risultato presenza varrici emorroidarie.
Tre anni fa, che avevo 50 anni, fatto anche prima volta analisi PSA, tut ok.
Chiedo: questa sensibilità a volte che scompare, a volte più accentuata, può esser legata a queste emorroidi interne, quasi sempre dormienti?
Inoltre, ogni tanto, dopo aver fatto sesso con la mia compagna, mi prende (ma questo già all'epoca del psa e prima ancora) come una fitta anale (nel sesso nn faccio alcuna pratica che riguardi il mio posteriore) che passa dopo circa 10 minuti...Potrebbe esser legato a problemi della prostata?
Da 5 anni soffro anche di una lieve epididimite che mi porta (spesso) un pò di dolore al momento dell'eiaculazione (fatto spermiogramma, provato vari antibiotici, tutto inutile) dolore che cmq subito scompare.
(forse non c'entra nulla col fastidio perianale, ma volevo dirglielo) Ci son analisi più specifiche del PSA?
Cosa ne pensa?
grazie mille...
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Per quanto riguarda il fastidio più propriamente anale dovrà inoltrare una richiesta di consulto alla sezione Colonproctologia di questo stesso portale. È però molto probabile che le emorroidi siano sostanzialmente alla base dei suoi disturbi.
Per gli aspetti urologici dei suoi fastidi, a distanza è impossibile giudicare con precisione. Il PSA è sostanzialmente solo un marcatore del tumore maligno della prostata, non deve essere interpretato in altro modo. In genere viene eseguito ogni 2-3 anni tra i 50 ed i 75 anni di età, più spesso se i valori sono aumentati o sospetti. Con la stessa cadenza e nello stesso periodo di vita è opportuno sottoporsi ad una visita di controllo urologica, anche qui più spesso se vi sono disturbi particolari od altre alterazioni meritevoli di un controllo più assiduo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
grazie mille un'ultima cosa che avevo dimenticato..credo di urinare spesso, al di là di quanto beva, però non ho problemi notturni, ne tantomeno di non avvertirne lo stimolo, ma ad esempio già al risveglio dopo massimo mezzora dalla prima urina del mattino, ne debbo fare un'altra (anche se molto minore) in tutto questo di liquido prendo solo 1 caffè al mattino, anche questo può rientrare nel quadro che so, di una possibile infiammazione prostatica? grazie anticipate
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Alla sua età qualcosa nell’urinare inizia a modificarsi, chi più, chi meno.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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