Differenza ai fini diagnostici tra una uretrografia discendente e una retrograda
Gentili signori Urologi ho un problema che poteva sembrare una sciocchezza all inizio ed ora è diventata una cosa piu seria del previsto circa 6 anni fa ho avuto 2 calcoli renali uno di 6 mm e uno di 2 usciti quasi contemporaneamente un mese uno dall altro dopo il secondo ho cominciato ad urinare bifido ma senza dolore il medico mi opera trovando una stenosi tolto il catetere resto esattamente come ero ma non avendo dolore lascio stare...ad agosto dell anno scorso arriva una fortissima infezione uretrale visibile solo dal tampone uretrale la curo mi rioperano trovando una stenosi ma resto esattamente come prima a marzo un altro medico mi riopera dopo cistoscopia trova stenosi ma resto tolto il catetere come prima con bruciore ad urinare e getto bifido è da agosto dell anno scorso che sto sotto antibiotico e cortisone praticamente fisso...mi richiedono una cistouretrografia retrograda che dal dolore non riesco a fare il medico di famiglia mi richiede cistouretrografia discendente...domanda ai fini diagnostici che differenza c e tra fare una uretrografia discendente rispetto la retrograda??
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Buongiorno,
la retrograda permette di analizzare meglio il tratto presfinterico dell'uretra, uretra distale e peniena. Viene eseguita posizionando un catetere appena nella fossetta navicolare distale dell'uretra e quindi iniettando il mezzo di contrasto. Se il mezzo di contrasto passa fino in vescica, si puo' fare di seguito la fase minzione ( quindi discendente) che analizza meglio il tratto di uretra fra collo vescicale e sfintere. In alternativa la discendente richiede un esame con mezzo di contrasto assunto per via endovenosa, filtrato da reni, condotto dagli ureteri in vescica e quindi eliminato durante la minzione e analizza meglio il tratto di uretra fra vescica e sfintere.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
la retrograda permette di analizzare meglio il tratto presfinterico dell'uretra, uretra distale e peniena. Viene eseguita posizionando un catetere appena nella fossetta navicolare distale dell'uretra e quindi iniettando il mezzo di contrasto. Se il mezzo di contrasto passa fino in vescica, si puo' fare di seguito la fase minzione ( quindi discendente) che analizza meglio il tratto di uretra fra collo vescicale e sfintere. In alternativa la discendente richiede un esame con mezzo di contrasto assunto per via endovenosa, filtrato da reni, condotto dagli ureteri in vescica e quindi eliminato durante la minzione e analizza meglio il tratto di uretra fra vescica e sfintere.
Un cordiale saluto
Prof Alessandro Sciarra
Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 988 visite dal 03/04/2022.
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