Diagnosi stenosi uretra bulbare
Salve, sono un ragazzo di 24 anni dopo 4-5 anni di problemi urinari di vario tipo (minzione debole e/o dolorosa, infiammazioni prostatiche ricorrenti difficili da curare, eiaculazione spesso anch'essa dolorosa, impossibilità di svuotare del tutto la vescica se non "in più tempi" e pertanto minzione frequente, nicturia) ho deciso di approfondire.
Dopo uroflussometria (marcatamente patologica, con reflusso enorme) procedo dapprima con cistoscopia e poi con uretrocistografia retrograda.
La cistoscopia si ferma all'altezza dell'uretra bulbare per una fitta stenosi, che poi all'uretrocistografia risulta essere anulare e molto breve.
L'urologo che mi ha seguito fin'ora (piuttosto oneroso e rinomato) dice che potrei trarre vantaggio da un'uretrotomia endoscopica e che, in caso fallisse, si potrebbe poi optare per l'uretroplastica.
Il mio dubbio (nonché timore) è che l'entità dei miei sintomi si giustifichi nella concomitante presenza di una stenosi/sclerosi del collo vescicale.
Speravo tale patologia qualora presente fosse rilevata dall'uretrocistografia tuttavia così non è stato, non so se perché non è stata eseguita la fase "minzionale" dell'esame (il che denoterebbe a mio avviso che l'esame è stato condotto superficialmente) o se perché, forse proprio a causa della stenosi bulbare, non sia attualmente possibile osservare accuratamente l'uretra prostatica.
Ad ogni modo il mio urologo ha detto che non è stato possible rilevare la sua presenza dalle immagini e non mi ha fornito ulteriori spiegazioni, nè lui nè gli operatori che hanno eseguito l'uretrocistografia.
Ha inoltre aggiunto che in caso di stenosi/sclerosi del collo la cosa sarà risolta contestualmente all'uretrotomia, e questa cosa a mio avviso è folle dal momento che gli interventi sul collo vescicale comportano eiaculazione retrograda e dovrei quantomeno poter riflettere sulla possibilità di farmi operare.
Vorrei sapere se esista la possibilità di diagnosticare la stenosi/sclerosi del collo (magari ripetendo più correttamente l'uretrocistografia) e se a vostro avviso è possibile che ci sia o la mia è più probabilmente una paranoia infondata (come il mio urologo dà quasi per scontato).
Aggiungo che non ho mai assunto alfalitici.
Dopo uroflussometria (marcatamente patologica, con reflusso enorme) procedo dapprima con cistoscopia e poi con uretrocistografia retrograda.
La cistoscopia si ferma all'altezza dell'uretra bulbare per una fitta stenosi, che poi all'uretrocistografia risulta essere anulare e molto breve.
L'urologo che mi ha seguito fin'ora (piuttosto oneroso e rinomato) dice che potrei trarre vantaggio da un'uretrotomia endoscopica e che, in caso fallisse, si potrebbe poi optare per l'uretroplastica.
Il mio dubbio (nonché timore) è che l'entità dei miei sintomi si giustifichi nella concomitante presenza di una stenosi/sclerosi del collo vescicale.
Speravo tale patologia qualora presente fosse rilevata dall'uretrocistografia tuttavia così non è stato, non so se perché non è stata eseguita la fase "minzionale" dell'esame (il che denoterebbe a mio avviso che l'esame è stato condotto superficialmente) o se perché, forse proprio a causa della stenosi bulbare, non sia attualmente possibile osservare accuratamente l'uretra prostatica.
Ad ogni modo il mio urologo ha detto che non è stato possible rilevare la sua presenza dalle immagini e non mi ha fornito ulteriori spiegazioni, nè lui nè gli operatori che hanno eseguito l'uretrocistografia.
Ha inoltre aggiunto che in caso di stenosi/sclerosi del collo la cosa sarà risolta contestualmente all'uretrotomia, e questa cosa a mio avviso è folle dal momento che gli interventi sul collo vescicale comportano eiaculazione retrograda e dovrei quantomeno poter riflettere sulla possibilità di farmi operare.
Vorrei sapere se esista la possibilità di diagnosticare la stenosi/sclerosi del collo (magari ripetendo più correttamente l'uretrocistografia) e se a vostro avviso è possibile che ci sia o la mia è più probabilmente una paranoia infondata (come il mio urologo dà quasi per scontato).
Aggiungo che non ho mai assunto alfalitici.
[#1]
Ci pare ovvio che si debba prima di tutto eseguire l'uretrotomia, prima che la sua vescica si sfianchi definitivamente. Contestualmente si potrà valutare endoscopicamente il collo della vescica, questa è senz'altro l'indagine più precisa che si possa fare. Certamente noi non eseguiremmo comunque contestualmente alcuna procedura sul collo vescicale, rimandandola ad un secondo tempo, per i ben noti motivi cui lei stesso accenna e per valutare l'eventuale efficacia di una terapia con alfa-litici.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Ex utente
Grazie mille.
Duque è certo che la vescica abbia perso potenza? Posso aspettarmi in tal caso, con la risoluzione della stenosi, un graduale recupero (e pertanto di tornare svuotarla efficacemente in una volta sola), oppure secondo lei le sue funzionalità ormai risultano irrimediabilmente compromesse?
Quando ho fatto l'uroflussometria le operatrici mi hanno accennato alla possibilità che la vescica si sia indebolita, suggerendo che in tal caso praticare autocateterismo per un certo periodo avrebbe migliorato il quadro, le risulta?
La mia percezione è che la capacità di trattenere e "spingere" l'urina sia rimasta pressocchè inalterata in questi anni, solo che il flusso "incontra" ogni volta l'ostruzione cervicouretrale ed è solo questo che impedisce il completo svuotamento.
Secondo lei tale scenario (data anche la mia giovane età) è possibile o irrealisticamente roseo?
Duque è certo che la vescica abbia perso potenza? Posso aspettarmi in tal caso, con la risoluzione della stenosi, un graduale recupero (e pertanto di tornare svuotarla efficacemente in una volta sola), oppure secondo lei le sue funzionalità ormai risultano irrimediabilmente compromesse?
Quando ho fatto l'uroflussometria le operatrici mi hanno accennato alla possibilità che la vescica si sia indebolita, suggerendo che in tal caso praticare autocateterismo per un certo periodo avrebbe migliorato il quadro, le risulta?
La mia percezione è che la capacità di trattenere e "spingere" l'urina sia rimasta pressocchè inalterata in questi anni, solo che il flusso "incontra" ogni volta l'ostruzione cervicouretrale ed è solo questo che impedisce il completo svuotamento.
Secondo lei tale scenario (data anche la mia giovane età) è possibile o irrealisticamente roseo?
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Possiamo presumere una certa sofferenza vescicale legata al lungo perdurare dell’ostruzione, ma lei è giovane ed ha ampie possibilità di recupero, a patto però che la stenosi dell’uretra venga risolta senza ulteriori indugi, tenendo anche conto dei tempi d’attesa presso le strutture pubbliche. Molto probabilmente l’autocateterismo oggi non sarebbe possibile a causa della stenosi e non sarebbe neanche opportuno forzare più di tanto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 26/03/2022.
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