Stenosi ureterale
Quattro anni fa, improvvisamente, ho cominciato ad avvertire un dolore/fastidio in fossa iliaca sinistra, che si acuiva durante la minzione.
Una sensazione simile l'avevo avvertita un anno prima, come sintomo iniziale di una colica renale a destra.
Nel corso degli anni ho eseguito diverse ecografie all'addome, ecografie transvaginali, Pap test, tamponi vaginali completi, numerosi esami delle urine ed urinocoltura, radiografia diretta renale, tac senza mdc e RMN con mdc, dalle quali non è stato rilevato nulla di preoccupante, ad eccezione dell'esame delle urine, che ha sempre riscontrato batteruria, ed urinocolture talvolta positive all'E.
Coli.
Infine mi fu proposta una cistoscopia con pielo-ureterografia retrograda e laparoscopia per risalire alla causa del problema.
Fu così individuata una stenosi ureterale sin, nel tratto distale dell'uretere.
È stato inserito lo stent, che nei primi giorni mi ha provocato vere e proprie coliche, ma successivamente è diventato perfettamente tollerabile.
Tuttavia, alla rimozione dello stent, dopo neanche 24 ore, ho cominciato ad avvertire di nuovo il fastidio/dolere, che si acuiva durante la minzione, ed infezioni frequenti.
Alla visita di controllo, l'urologo, considerata l'assenza di idronefrosi, sconsigliò di intervenire e considerò che la stenosi era appunto "compensata", dal momento che non vi era ectasia.
Consigliò, altresì, di tenere d'occhio le infezioni.
Io manifestai la mia preoccupazione in relazione ad una possibile futura gravidanza, ma lui mi tranquillizzò.
Ha inoltre ritenuto che la causa di stenosi fosse di origine infiammatoria.
Nel corso di quest'ultimo anno, ho avvisato disturbi urinari con cadenza tri-quadrimestrale, veniva riscontrata sempre batteruria, ma l'urinocoltura risultava negativa.
Pertanto, assumevo integratori a base di D-mannisio, mirtillo rosso, e fermenti lattici e la situazione rientrava.
Purtroppo di recente ho cominciato ad avvertire la stessa sensazione anche a destra e qualche giorno dopo sono partiti i soliti disturbi, che, mio malgrado, persistono nonostante l'uso di antibiotico.
Sembra che, a giudicare dai sintomi, anche l'uretere destro sia andato incontro a stenosi.
Ho effettuato una visita e l'urologo ha proposto di procedere nuovamente con un intervento endoscopico per confermare la stenosi a destra.
Non è chiaro cosa fare con il sinistro, che ha recidivato.
Ho chiesto se fosse possibile impiegare una protesi endoureterale a permanenza maggiore e più tollerabile, dal momento che sembra siano coinvolti entrambi gli ureteri questa volta.
Personalmente sarei propensa ad una protesi autoespandibile (ho letto riguardo alla protesi allium), ma l'urologo mi ha risposto che, volendo, lo stent ureterale può restare in sede anche per un anno.
Ciò che mi preoccupa è che temo che dovrei comunque sostituirlo ed inoltre ho delle riserve riguardo alla tollerabilità.
Vi ringrazio per la vostra disponibilità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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I problemi di infezione ricorrente nella femmina portano sempre a pensare ad una funzione intestinale non buona, che deve essere considerata sempre con estrema attenzione.
Paolo Piana
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Purtroppo il quadro endoscopico resta negli occhi di chi esegue la procedura, a meno che venga video-registrata, cosa che accade molto raramente. La attenta valutazione delle immagini TAC ed altro potrebbe abastanza predittiva. Ha eseguito anche una scintigrafia renale dinamica?
Paolo Piana
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Diagnosi: stenosi o inginocchiamento dell'uretere acquisito."
In seguito all'intervento, mi era stato riferito che erano state riscontrate delle aderenze al colon, ed il Dottore mi ha assicurato che fossero limitate a quella sede e che non ve ne fossero a carico degli organi riproduttivi ed urinari. Del cistocele, invece, non sapevo nulla.
Come sempre, le sono immensamente grata per il suo parere.
Paolo Piana
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rente incongruenza, d'ogni modo a distanza è poco opportuno e corretto spingersi troppo in là con le ipotesi.
Paolo Piana
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