Dolore inguinale/testicoli periodico
Buongiorno,
scrivo qui nella speranza di poter avere qualche consiglio in più riguardo ad una problematica che mi causa dolori nella zona inguinale.
Breve anamnesi (addominale): all'età di 5 anni ho subito un intervento di ernia bilaterale che ha poi dato luogo ad una recidiva mai più rioperata; lo scorso anno ho subito un intervento di appendicectomia in regime di urgenza (a cui è seguita una lunga degenza in ospedale visto l'avanzamento dell'infezione) e da cui mi porto dietro un dolore interno lieve e sporadico (quando urino) che penso rimarrà per sempre; soffro di calcoli renali (ma sto mantenendo sotto controllo la cosa: non ho problemi a riguardo da anni).
Descrizione problema: settimana scorsa ho avuto un dolore testicolare generico che si alleviava stando sdraiato.
A distanza di 8 giorni il problema si è ripresentato in modo quasi analogo, con l'unica differenza che questa volta il dolore era solo a sinistra e anche all'inguine (se ci premevo avevo dolore).
Tempo fa ricordo di aver avuto l'ennesima sintomatologia (ma alla parte destra).
In tutti i casi i sintomi sono spariti nell'arco di 1/2 giorni.
Sono stato in PS settimana scorsa e non è stato riscontrato alcun problema né dalla visita né con ecografia; l'unica cosa è che avevo un po' di globuli bianchi sopra la media (in particolare i neutrofili erano il doppio del limite superiore) ma non mi è stato detto niente a riguardo, per cui presumo non ci fosse niente di particolare.
Mi è stato prescritto il riposo e nient'altro.
Negli ultimi mesi sono stato visitato da diversi medici di diverse specializzazioni (chirurghi, medici d'urgenza, radiologi... ) e nessuno ha mai riscontrato niente nella zona.
Ora: stare tutte le settimane con questo dolore causa un certo disagio, ma se non si riesce a capire neanche la causa diventa complicato anche trovare un'eventuale soluzione.
Avete dei consigli da darmi?
scrivo qui nella speranza di poter avere qualche consiglio in più riguardo ad una problematica che mi causa dolori nella zona inguinale.
Breve anamnesi (addominale): all'età di 5 anni ho subito un intervento di ernia bilaterale che ha poi dato luogo ad una recidiva mai più rioperata; lo scorso anno ho subito un intervento di appendicectomia in regime di urgenza (a cui è seguita una lunga degenza in ospedale visto l'avanzamento dell'infezione) e da cui mi porto dietro un dolore interno lieve e sporadico (quando urino) che penso rimarrà per sempre; soffro di calcoli renali (ma sto mantenendo sotto controllo la cosa: non ho problemi a riguardo da anni).
Descrizione problema: settimana scorsa ho avuto un dolore testicolare generico che si alleviava stando sdraiato.
A distanza di 8 giorni il problema si è ripresentato in modo quasi analogo, con l'unica differenza che questa volta il dolore era solo a sinistra e anche all'inguine (se ci premevo avevo dolore).
Tempo fa ricordo di aver avuto l'ennesima sintomatologia (ma alla parte destra).
In tutti i casi i sintomi sono spariti nell'arco di 1/2 giorni.
Sono stato in PS settimana scorsa e non è stato riscontrato alcun problema né dalla visita né con ecografia; l'unica cosa è che avevo un po' di globuli bianchi sopra la media (in particolare i neutrofili erano il doppio del limite superiore) ma non mi è stato detto niente a riguardo, per cui presumo non ci fosse niente di particolare.
Mi è stato prescritto il riposo e nient'altro.
Negli ultimi mesi sono stato visitato da diversi medici di diverse specializzazioni (chirurghi, medici d'urgenza, radiologi... ) e nessuno ha mai riscontrato niente nella zona.
Ora: stare tutte le settimane con questo dolore causa un certo disagio, ma se non si riesce a capire neanche la causa diventa complicato anche trovare un'eventuale soluzione.
Avete dei consigli da darmi?
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Nella nostra esperienza, per questi dolori inguino-testicolari vaghi e migranti, in assenza di alterazioni locali significative sia alla visita che agli accertamenti è sempre opportuno ipotizzare una caus neurologica irradiata dovuta a qualche problema della colonna vertebrale lombare (sindrome dei nervi ileo-inguinale e genito-gemorale). Già il fatto che i fastidi si modifichino col cambio di posizione tenderebbe a rafforzare questa ipotesi. Talora una visita molto attenta è già in grado di indirizzare meglio la diagnosi. Ovviamente a distanza questa è solo un'ipotesi, ma senz'altro da verificare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Vedendo la posizione dei nervi di cui parla potrebbe essere.
Ripensandoci infatti il medico della guardia medica (l'unico) è andato a controllare in quelle zone trovando alla fine un punto in cui sentivo dolore (*credo* fosse vicino al legamento inguinale, per l'appunto) dicendo: "potrebbe esserci un canale chiuso ed quindi una piccola ernia".
A causa del fatto che non ha una grande reputazione però, i colleghi non gli hanno dato retta e non sono stati fatti accertamenti a riguardo/nel punto.
Lo specialista a cui rivolgersi in questo caso quale sarebbe? Un ortopedico, un urologo o...? Oppure sarebbe meglio fare prima una risonanza magnetica, visto che l'ecografia finora non ha rilevato niente?
Ripensandoci infatti il medico della guardia medica (l'unico) è andato a controllare in quelle zone trovando alla fine un punto in cui sentivo dolore (*credo* fosse vicino al legamento inguinale, per l'appunto) dicendo: "potrebbe esserci un canale chiuso ed quindi una piccola ernia".
A causa del fatto che non ha una grande reputazione però, i colleghi non gli hanno dato retta e non sono stati fatti accertamenti a riguardo/nel punto.
Lo specialista a cui rivolgersi in questo caso quale sarebbe? Un ortopedico, un urologo o...? Oppure sarebbe meglio fare prima una risonanza magnetica, visto che l'ecografia finora non ha rilevato niente?
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E' difficile che gli accertamenti radiologici diretti all'addome individuino quache cosa di significativo, queste sono diagnosi in cui conta essenzalmente la sensibilità del medico alla visita diretta, indipendentemente dalla specialità, non essendoci una chiara competenza di riferimento. Se l'ipotesi della causa neurologica venisse confermata, la risonanza magnetica sarebbe eventualmente utile eseguirla alla colonna vertebrale lonbo-sacrale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 14/03/2022.
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