Una ecografia renale che ha dato il seguente referto

Gentili Medici,
mio figlio di 20 anni,avendo accusato algia alla regione lombare sin., è stato consigliato dal nostro medico di effettuare una ecografia renale che ha dato il seguente referto:
reni in sede, il dx misura cm 11.86, il sinistro cm 13.67.
Cortico midollare di spessore fisiologico d'ambo i lati-
vie escretrici non dilatate a destra, mentre a sinistra fa spicco una imponente idronefrosi nel cui contesto non si rilevano formazioni ecogene di natura litiasica.
Vescica ben distesa, a contorni netti e regolari, senza ricontro di uroliti nel suo interno o a livello presunto meatale.
Visto l'esito dell'ecografia ci siamo recati da un urologo, che ha diagnosticato una presunta patologia del giunto congenita e ci ha consigliato di effettuare una scintigrafia renale che ha dato il seguente esito:
La fase angioscintigrafica mostra una discreta riduzione della perfusione del rene sinistro.
La scintigrafia renale sequenziale mostra che i reni sono in sede, di forma e dimensioni regolari.
La filtrazione del tracciante avviene a sinistra con ritmi ed intensità ridotti.
In fase parenchimale si apprezza un'area di ridotta captazione a livello del terzo medio superiore del rene sinistro.
In fase di deflusso delle urine radiomarcate si dimostra una temporanea dilatazione della pelvi renale destra che si risolve spontaneamente nei tempi finali dell'indagine, mentre a sinistra le vie escretrici non sono visualizzabili.
Il radionefrogramma di destra mostra una lieve riduzione della pendenza dei segmenti in accumulo ed escretore. Il tracciato di sinistra ha un andamento orizzontale, da rene dalla funzionalità ridotta.
Alterati a sinistra i tempi di picco e di dimezzamento.
Il valore del filtrato glomerulare totale, ripartito per il 72% a destra e per il 28% a sinistra è nella norma.
Adesso il ragazzo è ricoverato in ospedale per essere sottoposto ad urotac, ma ci è stata già prospettata la necessità di intervenire chirurgicamente.
Io sono molto preoccupata perchè non riesco a comprendere il tipo di intervento, se sia molto invasivo, e se dopo la funzionalità del rene potrà essere recuperata, ma anche perchè non so se abbiamo seguito il giusto iter.
Ringrazio anticipatamente chi potrà consigliarmi anche sulla necessità di effettuare con urgenza l'intervento.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

l'iter diagnostico seguito è quello corretto.

L'intervento che in questi casi si prevede è una plastica del giunto pielo-ureterale.

E' un intervento che deve essere fatto con una certa tempestività ma non ha i caratteri dell'urgenza.

Sul recupero del rene e la sua funzionalità solo il suo urologo le potrà indicare i tempi ed i modi.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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Giovanni Beretta M.D.
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Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Gentile Dottore, La ringrazio per la sua sollecita risposta.
Vorrei porle un ulteriore domanda in merito all'intervento di plastica del giunto. Ho letto che può essere eseguito con la tecnica laparoscopica, ma ho anche sentito pareri contrari. Desidererei avere un chiarimento circa queste tecniche, tenendo conto che vorrei evitare a mio figlio un intervento invasivo e che lo costringa a tempi di recupero molto lunghi. La ringrazio immensamente per la Sua disponibilità e le porgo cordiali saluti
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Caro lettore ,

questo è un settore urologico in pieno sviluppo e sicuramente da indicare quando l'urologo ha maturato un positiva esperienza nell'uso di questa tecnica chirurgica.

Chieda a questo proposito un consiglio al team urologico che ha così ben monitorizzato la situazione clinica di suo figlio.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta

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