Cronicizzazione prostatite

Gentili medici,

Sono circa tre mesi che ho i sintomi della prostatite, ma solo da una quindicina di giorni ho fatto gli esami che avrei dovuto fare prima per verificare (per colpa di urologi senza voglia di lavorare), e attendo gli esiti della spermiocoltura adesso.

L'urinocoltura ed il tampone uretrale sono risultati positivi agli Escherichia Coli, quindi se ciò che ho letto in internet l'ho capito bene, si tratta di una prostatite batterica acuta, giusto?

La mia domanda è questa: visto che sono passati tre mesi e solo ora comincerò la cura (dopo aver fatto vedere i risultati all'urologo), si è già cronicizzata la mia prostatite? quanto tempo ci vuole?

Ma soprattutto, secondo il vostro parere da esperti, sono ancora in tempo per non farla cronicizzare e combatterla?

L'antibiogramma dice che questi batteri sono sensibili a moltissimi antibiotici...ce l'ho qualche speranza?

P.S.: Premettendo che mi preme che rispondiate alle domande scritte sopra, non mi dispiacerebbe se dopo aver risposto poteste chiarirmi le idee a riguardo delle 'siringhe' intra perineali che arrivano direttamente alla prostata con antibiotici (che hanno un effetto 5000 volte più potente) delle quali ho letto in rete...

Grazie mille.
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
lasci perdere le iniezioni intraperineali, per carità La prostaite si cronicizza:
1) per fenomeni ansiosi
2) per errata condotta alimentare (beva molta acqua, eviti caffè, piccanti, fritti, cioccolato, insaccati, alcoolici, fumo)
3) Inadeguata terapia (segua alla lettera quanto detto dal collega),
5) trattenere eiaculazione: la lasci nadare
4) sfortuna.
Pertantoil ritardo terapeutico è inifluente su cronicizzazione.
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