Calcolo sparito?

Buongiorno e grazie anticipatamente!
Da dicembre ho iniziato ad accusare tensione e peso al lato sinistro, più o meno all'altezza delle ultime costole unite, con episodi di dolore "a ondate" che si spostava alle volte anche alla schiena e molto al fianco.
Avendo dolore principalmente frontalmente sono stata indirizzata da un gastroenterologo che a seguito di ecografia riscontrò calcolo nell'uretere ("fotografato" dall'ecografia) nella porzione medio distale e lieve dilatazione del rene.
Mi rivolsi quindi ad un urologo che mi rifece l'ecografia, solo renale, e confermò la diagnosi, rimandandomi a controllo dopo un mese con esame delle urine e uro tac.
Un paio di giorni prima della tac ho effettuato le analisi, con valori alterati, in particolare albumina e creatinina e relativi rapporti, oltre a presenza di cristalli ed emoglobina.
Dalla tac eseguita però non si riscontrano formazioni litasiche, ma la sintomatologia è rimasta invariata.
In attesa della visita di controllo, sapreste darmi indicazione di cosa possa essere accaduto?
Grazie mille!
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
La TAC è oggi l’indagine più precisa in grado di definire la presenza di calcoli delle vie urinarie, l’ecografia è invece un esame molto semplice ed economico, ma le sue possibilità sono assai più limitate, in particolare per calcoli dell’uretere in quasi tutto il suo decorso. La qualità dell’ecografia dipende moltissimo da chi la esegue, molti specialisti eseguono normalmente ecografie a scopo di supporto operativo, ma a livello diagnostico la competenza specifica è solo dello specialista in radiologia.
La sua situazione attuale è di difficile interpretazione, dobbiamo però premettere che una attenta visita diretta può talora essere assai più suggestiva di tanti accertamenti strumentali. È molto raro, ma non impossibile, che la TAC non rilevi un piccolo calcolo. In situazioni dubbie è sempre utile valutare direttamente le immagini con molta attenzione. L’ecografia può far sospettare calcoli anche dove non ci sono, la presenza di artefatti non è rara ed interpretarli correttamente sta appunto nell’esperienza dell’operatore. Nel suo caso, l’ipotesi più semplice e diretta è quella che il calcolo sia stato espulso spontaneamente in modo inavvertito (cosa tutt’atro che rara, specialmente in una donna) e che i suoi attuali disturbi rientrino ancora nella coda di quanto avvenuto, giustificabili per ancora qualche tempo. Non ci si deve però fermare qui, la situazione va seguita attentamente nel suo evolversi giorno per giorno. Ad esempio, far ripetere una buona ecografia da un radiologo, che ora dispone anche della guida della TAC eseguita, potrebbe essere una buona idea.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie mille per la celere ed esaustiva risposta!
Settima prossima torno dall'urologo, al quale chiederò di eseguire una nuova ecografia, o eventualmente la farò fare in un centro radiologico.
Di nuovo grazie e buona giornata