Una turp, mi è stato diagnosticato il cancro
ho 70 anni.In febbraio sono stato operato di prostatectomia radicale, perchè dopo aver subito una TURP, mi è stato diagnosticato il cancro. L'esame istologico ultimo ha evidenziato Gleason 4+3,pT2c N0,linfonodi indenni,non evidenzia infiltrazioni perineurali.la neoplasia raggiunge focalmente il margine in sede della base di sinistra, indenni i restanti margini,la vescicole seminali e i dotti deferenti.In considerazione del margine positivo mi è stata consigliata la radioterapia adiuvante, da eseguire dopo 90-180 giorni dall'intervento.Chiedo: 1)ho letto delle controindicazioni della radioterapia, compreso i tumori indotti da irradiazione 2)se inizio la radio dopo i 180 giorni vi sono probelemi?3)è conveniente una vigile attesa con controllo del PSA?
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Caro signore,
direi che in fatto di tumori radioindotti nel suo caso il gioco vale ben la candela, stia entro termini segnalati per evitare che eventi cicatriziali postchirurgici rendano meno aggedibile il bersaglio, controlli il PSA secondo quanto indicato dai colleghi.
direi che in fatto di tumori radioindotti nel suo caso il gioco vale ben la candela, stia entro termini segnalati per evitare che eventi cicatriziali postchirurgici rendano meno aggedibile il bersaglio, controlli il PSA secondo quanto indicato dai colleghi.
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Gentile Signore
la scelta del trattamento nel suo caso è come già indicato dai colleghi che mi hanno preceduto, basata sulla radioterapia dopo 3 mesi dal'intervento o sul monitoraggio del PSA iniziando la terapia solo in caso di rialzo dei valori di PSA. Non abbiamo ancora la sicurezza che un tipo di trattamento sia superiore in termini di controllo della terapia anche se prevale l'opinione che in caso di margini positivi la radioterapia immediata dia una maggiore sicurezza in termine di intervallo libero da malattia.
Cordiali saluti,
la scelta del trattamento nel suo caso è come già indicato dai colleghi che mi hanno preceduto, basata sulla radioterapia dopo 3 mesi dal'intervento o sul monitoraggio del PSA iniziando la terapia solo in caso di rialzo dei valori di PSA. Non abbiamo ancora la sicurezza che un tipo di trattamento sia superiore in termini di controllo della terapia anche se prevale l'opinione che in caso di margini positivi la radioterapia immediata dia una maggiore sicurezza in termine di intervallo libero da malattia.
Cordiali saluti,
Dott. Mauro Seveso
Responsabile Unità Operativa di Urologia
Istituto Clinico Città Studi , Milano
[#4]
Utente
Ringrazio i medici che mi hanno risposto.Vorrei aggiungere qualche dettaglio: ho fatto la colonscopia ed hanno asportato 2 polipi, per fortuna non pericolosi, ho un nodulo freddo alla tiroide di dimensioni 1 cm,ho le emorroidi, soffro di ipertensione....non sono forse le condizioni che possono favorire un tumore radio indotto?Non sarebbe preferibile una vigile attesa con controllo del PSA? Venerdì dovrei iniziare la RTP.....illuminatemi!
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La radioterapia nel suo caso è assolutamente indicata. Diversi studi 2prospettici randomizzati"( con più di 1500 pazienti analizzati, con un follow-up superiore a 5 anni, ormai quasi di 10) ne hanno dimostrato vantaggio clinico CHIARO. Tra questi, uno studio con più di 1000 pazienti, tutti nelle sue stesse condizioni(pT3 e/o R1). Di questi hanno avuto miglior controllo di malattia quelli sottoposti a radioterapia dopo l'intervento. Quelli sottoposti alla sola osservazione hanno avuto prima una recidiva biochimica, premessa per una ripresa locale ma anche a distanza di malattia.
Per ulteriori dubbi in merito le allego il link su cui può cliccare per avere maggiori dettagli sul tema. Consiglio di leggere tale articolo anche ad alcuni colleghi urologi, ancora a mio avviso non giustificatamente, scettici sull'utilità della radioterapia in fase post-operatoria immediata. Ci sono ancora diversi dubbi, ma lo stato dei margini infiltrati è una certezza per indicare la radioterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/radioterapia/254-radioterapia-post-operatoria-del-carcinoma-della-prostata-cosa-e-certo-e-cosa-e-da-chiarire.html
Per ulteriori dubbi in merito le allego il link su cui può cliccare per avere maggiori dettagli sul tema. Consiglio di leggere tale articolo anche ad alcuni colleghi urologi, ancora a mio avviso non giustificatamente, scettici sull'utilità della radioterapia in fase post-operatoria immediata. Ci sono ancora diversi dubbi, ma lo stato dei margini infiltrati è una certezza per indicare la radioterapia:
https://www.medicitalia.it/minforma/radioterapia/254-radioterapia-post-operatoria-del-carcinoma-della-prostata-cosa-e-certo-e-cosa-e-da-chiarire.html
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
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Utente
Grazie a tutti.Vorrei precisare un fatto la stadiazione indica pT2c N0, e non pT3.Domani inizio la RTP,spero solo che non il rimedio non sia pegiore del male.Domanda ulteriore: e se la dovessi sospendere, con un dosaggio diciamo la metà, per gli eccessivi fastidi, le radiazioni assorbite sarebbero servite a qualcosa?
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Infatti ho scritto pT3e/ o R1, se legge con attenzione: lo stato dei margini infiltrati è infatti il fattore prognostico meno favorevole in termini di rischio di recidiva di malattia.
Relativamente alla dose, và completata la dose di RT prescritta, altrimenti rischia, lasciando a metà, di non fare altro che rendere le cellule tumorali inutilmente radioresistenti.
Non tema la radioterapia:nuove tecniche, in buone mani, riducono notevolmente la tossicità; comunque solitamente, se si dovesse manifestare, lo farà con sintomi infiammatori trattabili, nella maggior parte dei casi, facilmente con farmaci di supporto specifici o interrompendo per qualche giorno(più raramente). Il peggiore effetto collaterale è il fallimento con la ricomparsa della recidiva. Io, da oncologo, la penso così, ma è naturalmente una mia opinione, non necessariamente condivisibile dal paziente o da colleghi di rami non oncologici .
Cordialmente
Relativamente alla dose, và completata la dose di RT prescritta, altrimenti rischia, lasciando a metà, di non fare altro che rendere le cellule tumorali inutilmente radioresistenti.
Non tema la radioterapia:nuove tecniche, in buone mani, riducono notevolmente la tossicità; comunque solitamente, se si dovesse manifestare, lo farà con sintomi infiammatori trattabili, nella maggior parte dei casi, facilmente con farmaci di supporto specifici o interrompendo per qualche giorno(più raramente). Il peggiore effetto collaterale è il fallimento con la ricomparsa della recidiva. Io, da oncologo, la penso così, ma è naturalmente una mia opinione, non necessariamente condivisibile dal paziente o da colleghi di rami non oncologici .
Cordialmente
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Utente
grazie ancora, soprattutto per la tempestività delle risposte,non immaginavo si potesse arrivare a tanto.in ogni modo è solo un margine toccato in un punto focale,leggo ancora dal referto istologico " capsula prostatica e tessuti molli periprostatici esenti da infiltrazione neoplastica (L0 sec. Wheeler)".
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.5k visite dal 15/06/2009.
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