Infezione vie urinarie
Buongiorno, sono una donna di 52 anni.
Il 24 gennaio scorso dall'urinocoltura è stato isolato il proteus mirabilis con una carica batterica di 10e6 UFC/ml.
Il mio medico di base mi ha prescritto una terapia con ciprofloxacina a cui il batterio risultava sensibile, per otto giorni.
Al termine ho aspettato dieci giorni e ripetuto l'esame, da cui è risultato ancora il proteus mirabilis, ma con una carica batterica interiore, di 10e5 UFC/ml.
In base all'antibiogramma, il medico di base mi ha prescritto una terapia da seguire per altri sei giorni con augmentin (a cui il batterio risulta ora sensibile, mentre è diventato resistente alla ciprofloxacina).
Sono al terzo giorno di antibiotico ma mi preoccupano i sintomi che sto riscontrando e che all'inizio non avevo: manifesto, non tutti i giorni e in genere nel pomeriggio, senso di peso e pressione all'interno della vagina e verso il coccige e negli ultimi giorni anche febbricola (37, 2) pomeridiana, preceduta da brividi di freddo; possono essere attribuiti a questa infezione?
Non ho mai avuto, nemmeno prima della terapia antibiotica quando la carica batterica era alta, i classici sintomi della cistite, ma solo dolori al basso ventre e tanti fastidi intestinali come crampi, gonfiore addominale, diarrea e tantissimo meteorismo... E' possibile che questa infezione sia stata determinata da problemi intestinali che ora con gli antibiotici sono anche peggiorati, nonostante abbia assunto fermenti lattici?
In tal caso cosa potrei fare per risolvere definitivamente questo problema?
Quali sono nello specifico le problematiche intestinali che potrebbero determinare una infezione urinaria da proteus mirabilis?
Mi viene da pensare a patologie più serie a carico del colon... sono da escludere?
Dimenticavo di dire che questi problemi intestinali sono iniziati dopo aver contratto il covid-19 e, nonostante siano trascorsi quasi due mesi, non sono mai andati via; faccio inoltre uso e abuso di lassativi "naturali" tipo rabarbaro ecc.
da tantissimi anni
Cosa mi consigliate?
Grazie della disponibilità
Il 24 gennaio scorso dall'urinocoltura è stato isolato il proteus mirabilis con una carica batterica di 10e6 UFC/ml.
Il mio medico di base mi ha prescritto una terapia con ciprofloxacina a cui il batterio risultava sensibile, per otto giorni.
Al termine ho aspettato dieci giorni e ripetuto l'esame, da cui è risultato ancora il proteus mirabilis, ma con una carica batterica interiore, di 10e5 UFC/ml.
In base all'antibiogramma, il medico di base mi ha prescritto una terapia da seguire per altri sei giorni con augmentin (a cui il batterio risulta ora sensibile, mentre è diventato resistente alla ciprofloxacina).
Sono al terzo giorno di antibiotico ma mi preoccupano i sintomi che sto riscontrando e che all'inizio non avevo: manifesto, non tutti i giorni e in genere nel pomeriggio, senso di peso e pressione all'interno della vagina e verso il coccige e negli ultimi giorni anche febbricola (37, 2) pomeridiana, preceduta da brividi di freddo; possono essere attribuiti a questa infezione?
Non ho mai avuto, nemmeno prima della terapia antibiotica quando la carica batterica era alta, i classici sintomi della cistite, ma solo dolori al basso ventre e tanti fastidi intestinali come crampi, gonfiore addominale, diarrea e tantissimo meteorismo... E' possibile che questa infezione sia stata determinata da problemi intestinali che ora con gli antibiotici sono anche peggiorati, nonostante abbia assunto fermenti lattici?
In tal caso cosa potrei fare per risolvere definitivamente questo problema?
Quali sono nello specifico le problematiche intestinali che potrebbero determinare una infezione urinaria da proteus mirabilis?
Mi viene da pensare a patologie più serie a carico del colon... sono da escludere?
Dimenticavo di dire che questi problemi intestinali sono iniziati dopo aver contratto il covid-19 e, nonostante siano trascorsi quasi due mesi, non sono mai andati via; faccio inoltre uso e abuso di lassativi "naturali" tipo rabarbaro ecc.
da tantissimi anni
Cosa mi consigliate?
Grazie della disponibilità
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Il Proteus è sicuramente di origine intestinale e nel suo caso la correlazione con il malfunzionamento e lo squilibrio della flora batterica locale (microbiòta) sono più che evidenti. Anche buona parte dei sintomi che ci riferisce potrebbero essere corelati all'intestino, più che alla vescica. Non sappiammo ancora esprimerici sul fatto che questa manifestazione faccia parte delle note sequele "long covid", d'ogni modo l'impegno per cercare di rimettere le cose in sesto dal punto di vista intestinale deve essere serio e sollecito tanto quanto (e forse ancor di più) delle cure urologiche. Le consigliamo di rivolgersi ad uno specialsta gastro-enterologo e nutrizionista ed evitare quanto possibile il fai-da-te. Anche l'abuso di lassativi è deleterio per l'equilibrio della flora batterica. Dal nostro punto di vista la somministrazione di antibiotici dovrebbe essere indirizzata alla massima parsimonia e limitata a situazioni complicate, con febbre, sanguinamento, eccetera. Ora completi il ciclo di anibiotico in corso e ripeta l'urocoltura dopo un paio di settimane. Beva molta acqua.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 21/02/2022.
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