Tumore alla prostata e ormonoterapia

Buongiorno,
Ho 74 anni.
Casualmente 3 mesi fa è stato riscontrato un PSA di 12.
Da li sono partiti tutti gli esami che portano ad un tumore alla prostata cm.
4x2, Gleason (4+4), che pare infiltrare cranialmente la vescicola sinistra secondo la RM.
TAC, SCINTIGRAFIA e PET negative per eventuali localizzazioni secondarie.
Ho sentito vari urologi che pur proponendo un intervento chirurgico e forse a seguire Radioterapia mi mettono a conoscenza di possibili effetti secondari non lievi (incontinenza, possibile lesione del retto, erezione, ecc.) . Un mio amico urologo invece mi suggerirebbe esclusivamente un trattamento ormonale con CASODEX 150, inizialmente, per poi eventualmente intervenire con altri farmaci e/o interventi diversi in seguito.
Tutti i consultati non sono stati contrari all'inizio di un trattamento con il predetto CASODEX 150 che dopo due mesi ha riportato il PSA a 2.
Un oncologo mi suggerisce una visita da un radioterapista per valutare questa opportunità (se radioterapia deve seguire a intervento chirurgico tanto vale fare solo Radioterapia).
Io pur prenotando una visita di quel tipo, che avrò tra qualche giorno, soffrendo di colite ulcerosa ritengo che sia da escludere.
Non soffro di alcun sintomo riferito alla prostata.
Il medico di base mi dice che sono numerosi i pazienti trattati con ormonoterapia e con successo anche per tanti anni.
Perché allora l'ormonoterapia viene messa da parte degli urologi e dall'oncologo?
Che consiglio mi potete dare?

Grazie!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Lei ha (solo) 74 anni e la sola terapia ormonale a tempo indefinto - pur essendo efficace - avrebbe molte probabilità di manifestare effetti collaterali importanti. Le consiglieremmo di valutare il trattamento radioterapico.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie infinite dott. Piana per la risposta chiara e sollecita!
Se posso, chiederei: immagino che la ormonoterapia a lungo andare darà effetti collaterali (quali soprattutto?) di un certo rilievo ma, da quanto sento, anche la radioterapia ha effetti a volte molto pesanti (cistite, gravi effetti sul retto, ecc.) anche a distanza di anni dal trattamento.
In ogni caso, visto che Lei è manifestamente generoso nelle risposte oltre che cortese, se non disturbo, magari mi faccio sentire dopo la visita con l'oncologo radioterapista dei prossimi giorni.
Ancora Grazie!
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Tutte le opzioni terapeutiche del tumore della prostata portano vantaggi e savantaggi diversi. Non esiste la terapia ideale, che deve essere attentamente "confezionata" in base a elementi di giudizio non solamente di tipo fisico. Mentre i noti effetti collaterali della radioterapia sono relativamente costanti ad ogni età, quelli della chirurgia tendono a divenire maggiori con il passare degli anni. Nella nostra esperienza stentiamo a consigliare l'intervento chirurgico/laparoscopico oltre i 70 anni, in particolare se vi sono delle patologie associaate.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Grazie mille dott. Piana, molto cortese e rapido nella risposta!
Se posso ancora approfittare...
Sono andato ad una visita oncologica di un radioterapista avendo come risposta che nel mio caso sarebbero necessarie 38 sedute di radioterapia che avrebbero un impatto molto negativo sull'intestino già interessato da colite ulcerosa. A questo punto non so più che strada prendere dal momento che, come afferma anche Lei, per la mia età non è consigliabile un intervento chirurgico.
Sarà l'ormonoterapia l'unica possibilità? Basterà continuare con CASODEX che nel frattempo (in 3 mesi) ha ridotto il PSA a 1,43 oppure dovrò andare su Enantone i cui effetti collaterali sono più marcati? Ogni quanto dovrò fare accertamenti tipo TCA?
Grazie in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Se le sue condizioni generali sono almeno discrete (cosa che auspichiao), la seconda opzione rimane comunque sempre la chirurgia, ovvero la laparoscopia assistita dal robot operatore. Stenteremmo a prescrivere un blocco androgenico totale a tempo indefinito ad un uomo di 75 anni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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