Minzione frequente 12/15 volte al giorno da 8 mesi
Salve, chiedo questo consulto perché non so davvero più cosa fare.
Mi scuso in anticipo per la lunghezza della spiegazione e ringrazio in anticipo per la disponibilità.
A giugno 2021 ho avuto una cistite che mi portava a dover urinare ogni mezz’ora, senza bruciore né dolore.
Prendo l’antibiotico e non cambia nulla.
Rifaccio le analisi delle urine ed escono altri batteri.
Prendo un altro antibiotico ma la situazione resta uguale.
Questa volta però dalle analisi non risultano batteri in quantità tali da poter prendere antibiotico.
Vado dalla ginecologa, faccio un pap test e risulta esserci un’infezione quindi faccio una cura di ovuli e lavande.
Per la minzione frequente la ginecologa mi consiglia di bere di più, prendere degli integratori e bere succo di mirtillo.
Dopo un paio di giorni però il succo mi causa una reazione allergica con un paio di macchie rosse sul viso.
Da lì inizio ad avere forte ansia e attacchi di panico nelle settimane seguenti.
Nello stesso periodo inizio ad avere mal di stomaco, dolori al petto e dietro le spalle tanto da sentirmi mancare il fiato, quando mangiavo mi sentivo subito gonfia e avevo la tachicardia (per questo faccio anche una visita cardiologica e risulta tutto ok) e vomitavo spesso, ho perso infatti 3 chili in 2 giorni.
Un giorno vado in ospedale e mi dicono che è forte reflusso e mi prescrivono pantoprazolo e levobren.
I sintomi si attenuano ma non scompaiono.
Il mio medico supponeva fossi celiaca quindi ho fatto le analisi, ma non c’era nulla a parte il ferro un po’ basso e un leggero ipertiroidismo per il quale però non ho preso farmaci.
Vado dal gastroenterologo e mi prescrive gerdoff, prefolic e ferro per tre mesi.
Il problema allo stomaco si risolve, nonostante il reflusso torni ogni tanto.
Vado poi dal chirurgo per un dolore sotto la pancia a destra e mi dà debridat per un mese.
Il dolore scompare ma intanto continuo ad andare in bagno ogni ora.
Vado dall’urologo e mi dice di fare un tampone vaginale da cui risultano dei batteri fecali.
Prendo antibiotico e ovuli e uso un sapone specifico, rifaccio il tampone e escono altri batteri fecali.
Il mio medico decide di non darmi altro antibiotico ma dei fermenti lattici yovis che sto prendendo da un mese.
Ho fatto questa settimana anche una tac addominale ma è tutto normale.
Vado ancora comunque in bagno ogni ora.
Saltuariamente ho anche prurito e quando non riesco ad andare di corpo (cosa rara) sento bruciore quando faccio pipì.
Il fatto di non riuscire ad uscire a fare una passeggiata mi ha portato una forte ansia e una forte angoscia che prosegue tutt’ora.
Non sono riuscita neanche ad andare all’università a dare gli esami per paura di dover andare in bagno da un momento all’altro mentre ero in treno, non esco praticamente più di casa.
Non sono mai stata una tipa ansiosa, nervosa sì, infatti mi è capitato varie volte anni fa di avere gastriti nervose, ma mai ansiosa.
Il fatto che possa essere tutta una questione psicologica mi terrorizza.
Mi scuso in anticipo per la lunghezza della spiegazione e ringrazio in anticipo per la disponibilità.
A giugno 2021 ho avuto una cistite che mi portava a dover urinare ogni mezz’ora, senza bruciore né dolore.
Prendo l’antibiotico e non cambia nulla.
Rifaccio le analisi delle urine ed escono altri batteri.
Prendo un altro antibiotico ma la situazione resta uguale.
Questa volta però dalle analisi non risultano batteri in quantità tali da poter prendere antibiotico.
Vado dalla ginecologa, faccio un pap test e risulta esserci un’infezione quindi faccio una cura di ovuli e lavande.
Per la minzione frequente la ginecologa mi consiglia di bere di più, prendere degli integratori e bere succo di mirtillo.
Dopo un paio di giorni però il succo mi causa una reazione allergica con un paio di macchie rosse sul viso.
Da lì inizio ad avere forte ansia e attacchi di panico nelle settimane seguenti.
Nello stesso periodo inizio ad avere mal di stomaco, dolori al petto e dietro le spalle tanto da sentirmi mancare il fiato, quando mangiavo mi sentivo subito gonfia e avevo la tachicardia (per questo faccio anche una visita cardiologica e risulta tutto ok) e vomitavo spesso, ho perso infatti 3 chili in 2 giorni.
Un giorno vado in ospedale e mi dicono che è forte reflusso e mi prescrivono pantoprazolo e levobren.
I sintomi si attenuano ma non scompaiono.
Il mio medico supponeva fossi celiaca quindi ho fatto le analisi, ma non c’era nulla a parte il ferro un po’ basso e un leggero ipertiroidismo per il quale però non ho preso farmaci.
Vado dal gastroenterologo e mi prescrive gerdoff, prefolic e ferro per tre mesi.
Il problema allo stomaco si risolve, nonostante il reflusso torni ogni tanto.
Vado poi dal chirurgo per un dolore sotto la pancia a destra e mi dà debridat per un mese.
Il dolore scompare ma intanto continuo ad andare in bagno ogni ora.
Vado dall’urologo e mi dice di fare un tampone vaginale da cui risultano dei batteri fecali.
Prendo antibiotico e ovuli e uso un sapone specifico, rifaccio il tampone e escono altri batteri fecali.
Il mio medico decide di non darmi altro antibiotico ma dei fermenti lattici yovis che sto prendendo da un mese.
Ho fatto questa settimana anche una tac addominale ma è tutto normale.
Vado ancora comunque in bagno ogni ora.
Saltuariamente ho anche prurito e quando non riesco ad andare di corpo (cosa rara) sento bruciore quando faccio pipì.
Il fatto di non riuscire ad uscire a fare una passeggiata mi ha portato una forte ansia e una forte angoscia che prosegue tutt’ora.
Non sono riuscita neanche ad andare all’università a dare gli esami per paura di dover andare in bagno da un momento all’altro mentre ero in treno, non esco praticamente più di casa.
Non sono mai stata una tipa ansiosa, nervosa sì, infatti mi è capitato varie volte anni fa di avere gastriti nervose, ma mai ansiosa.
Il fatto che possa essere tutta una questione psicologica mi terrorizza.
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
42.9k 1.9k
<<<Da lì inizio ad avere forte ansia e attacchi di panico nelle settimane seguenti.>>>
L'ansia non genera di per sè malattie ma è un eccellente amplificatore di tuttte le sensazioni sgradevoli, in particolare a livello della sfr uro-genitale.
Il riscontro di batteri "fecali" al tampone vaginale in genere è da interpretare come contaminazione locale, bisogna correlare attentamente con la situazione rilevabile alla visita, altrimenti si rischia di somministrare antibiotici inutilmente e lei ne ha già assunti in gran quantità, con probabile devastazione dell'equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta).
In conclusione, cerchi di darsi una calmata, magari anche con l'aiuto di uno psicologo. Dal punto di vista urologico, ripeta semplicemente un esame delle urine con urocoltura, poi si vedrà.
L'ansia non genera di per sè malattie ma è un eccellente amplificatore di tuttte le sensazioni sgradevoli, in particolare a livello della sfr uro-genitale.
Il riscontro di batteri "fecali" al tampone vaginale in genere è da interpretare come contaminazione locale, bisogna correlare attentamente con la situazione rilevabile alla visita, altrimenti si rischia di somministrare antibiotici inutilmente e lei ne ha già assunti in gran quantità, con probabile devastazione dell'equilibrio della flora batterica intestinale (microbiòta).
In conclusione, cerchi di darsi una calmata, magari anche con l'aiuto di uno psicologo. Dal punto di vista urologico, ripeta semplicemente un esame delle urine con urocoltura, poi si vedrà.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.2k visite dal 17/02/2022.
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