Situazione uretrale
Buongiorno,
ho una situazione complicata di infiammazione uretrale da molto tempo un anno e mezzo, una stenosi uretrale bulbare, operato di uretrotomia l’infiammazione rimane, faccio tantissimi test tutti negativi compreso biopsia per lichen sclerosus, negativa.
In ottobre mi viene prescritto bactrim forte per 8 giorni nessun risultato, continuo ad avere bruciore al meato/uretra e segni di mucosa infiammata nell’apertura del meato che appare rossa/bianca, rifaccio tamponi uretrali per tutto risultano negativi.
Continuo ad avere problemi anche urinari, mi viene a questo punto prescritto ciproxin 2 al giorno per 7 giorni al 5 giorno il bruciore diminuisce un po’ i segni nel meato appaiono meno evidenti e il flusso diventa più veloce, riesco a sentire meglio lo stimolo e la mattina non ho più dolore ai reni, sono ancora infiammato ma l’antibiotico sembra fare qualcosa.
Informo il medico che mi dice di aggiungere altri 5 giorni alla terapia quindi in totale circa 12 giorni, ora sono al 6 giorno e incrocio le dita, tutto questo fa pensare ad un infezione anche se i batteri risultano negativi, forse perché ho con la mia ragazza che ho da 13 anni anche rapporti anali non protetti?
È solo un ipotesi ma sto continuando con il ciproxin, so che porta problemi ad i tendini, io sento un po’ di doloretti e soprattutto mi è venuto un dolore alla mascella quando mastico e non capisco il motivo, comunque nulla rispetto al bruciore che patisco da un anno e mezzo, sono pronto a fare una statua al medico se il ciproxin mi guarira’ cosa ne pensate?
Tutto iniziò due anni fa con epididimite e sperma acquoso grazie dell’attenzione
ho una situazione complicata di infiammazione uretrale da molto tempo un anno e mezzo, una stenosi uretrale bulbare, operato di uretrotomia l’infiammazione rimane, faccio tantissimi test tutti negativi compreso biopsia per lichen sclerosus, negativa.
In ottobre mi viene prescritto bactrim forte per 8 giorni nessun risultato, continuo ad avere bruciore al meato/uretra e segni di mucosa infiammata nell’apertura del meato che appare rossa/bianca, rifaccio tamponi uretrali per tutto risultano negativi.
Continuo ad avere problemi anche urinari, mi viene a questo punto prescritto ciproxin 2 al giorno per 7 giorni al 5 giorno il bruciore diminuisce un po’ i segni nel meato appaiono meno evidenti e il flusso diventa più veloce, riesco a sentire meglio lo stimolo e la mattina non ho più dolore ai reni, sono ancora infiammato ma l’antibiotico sembra fare qualcosa.
Informo il medico che mi dice di aggiungere altri 5 giorni alla terapia quindi in totale circa 12 giorni, ora sono al 6 giorno e incrocio le dita, tutto questo fa pensare ad un infezione anche se i batteri risultano negativi, forse perché ho con la mia ragazza che ho da 13 anni anche rapporti anali non protetti?
È solo un ipotesi ma sto continuando con il ciproxin, so che porta problemi ad i tendini, io sento un po’ di doloretti e soprattutto mi è venuto un dolore alla mascella quando mastico e non capisco il motivo, comunque nulla rispetto al bruciore che patisco da un anno e mezzo, sono pronto a fare una statua al medico se il ciproxin mi guarira’ cosa ne pensate?
Tutto iniziò due anni fa con epididimite e sperma acquoso grazie dell’attenzione
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<<< forse perché ho con la mia ragazza che ho da 13 anni anche rapporti anali non protetti?>>>
Ammettiamo la scusante che si tratti di una partner fissa, ma la pratica di questi rapporti scoperti espone ad un elevatissimo rischio di infezione. Che questa infezione si manifesti realmente con disturbi non è costante, ma nel suo caso in cui vi sono dei disturbi persistenti, bisogna veramente chiedersi se valga la pena insistere in queste pratiche, quantomeno se non protette.
Ricordiamo che la storia naturale delle prostatiti inizia quasi sempre con una fugace infezione (nel suo caso forse l'epididimite), quasi sempre rapidamente decapitata dagli antibiotici, ma con l'innesco di fenomeni infiammatori che sono poi molto difficili, se non impossibili, da estinguere definitivamente.
Abbiamo dei dubbi che sia davvero l'antibiotico chinolonico a darle vantaggio, in ogni caso il rischio di effetti collaterali è abbastanza consistente, motivo per il quale più recentemente questi farmaci si cerca di utilizzarli solo in situazioni selezionate, complicate ed a elevato rischio.
Ammettiamo la scusante che si tratti di una partner fissa, ma la pratica di questi rapporti scoperti espone ad un elevatissimo rischio di infezione. Che questa infezione si manifesti realmente con disturbi non è costante, ma nel suo caso in cui vi sono dei disturbi persistenti, bisogna veramente chiedersi se valga la pena insistere in queste pratiche, quantomeno se non protette.
Ricordiamo che la storia naturale delle prostatiti inizia quasi sempre con una fugace infezione (nel suo caso forse l'epididimite), quasi sempre rapidamente decapitata dagli antibiotici, ma con l'innesco di fenomeni infiammatori che sono poi molto difficili, se non impossibili, da estinguere definitivamente.
Abbiamo dei dubbi che sia davvero l'antibiotico chinolonico a darle vantaggio, in ogni caso il rischio di effetti collaterali è abbastanza consistente, motivo per il quale più recentemente questi farmaci si cerca di utilizzarli solo in situazioni selezionate, complicate ed a elevato rischio.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Noi siamo qui per spiegare ed informare, la terapia deve essere gestita da un medico od un nostro Collega specialista in urologia che la conosca e la possa seguire direttamente con assiduità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Buonasera dottore, volevo dirle che poi avevo risentito l’urologo che mi aveva prescritto il Ciproxin e gli ho detto che stavo avendo dei miglioramenti sui sintomi e lui mi ha detto di proseguire per altri 5 giorni, (quindi in totale 12) fatto questo sono al giorno 11 e ho avuto altri miglioramenti, il bruciore prima era in tutta l’uretra e aumentava molto dopo urinato, ora si è affievolito molto ed è concentrato più che altro al meato, che appare non più rossissimo ma comunque più rosso del glande ed il rossore aumenta dopo urinato, all’interno del meato i segni di infezione che si vedevano aprendo sono meno evidenti ma ci sono ancora, la minzione risulta più scorrevole e meno problematica, al mattino non ho più male ai reni però è come se l’antibiotico stesse agendo ma non è abbastanza, adesso non so che fare perché penso che necessito del colpo di grazia per dirla in parole molto povere, mi sembra di vedere la luce lontano dal tunnel ma non ci sono ancora arrivato, vorrei sapere se sarebbe utile proseguire per altri giorni con questo antibiotico oppure si può anche aggiungere una settimana non so di un altro antibiotico più forte tipo bassado o uno più adatto, non vorrei mollare proprio ora anche se sento un fastidio non so se al fegato o allo stomaco, so che non può parlare di terapie ma se mi facesse capire il suo pensiero le sarei grato, anche se da altri consulti letti mi pare contrario in assenza di febbre agli antibiotici, ma mi creda nel mio caso specifico è l’unica cosa che non avevo mai fatto (antibiotici) perché non venivano fuori le infezioni dai test nonostante mesi fa mi prescrissero 20 giorni di bassado+azitromicina e 21 giorni di miraclin ( altri medici) e non li ho mai voluti prendere, ora avendo visto risultati mi sono ricreduto, penso che la medicina a volte deve essere anche un azzardo ..mi sento comunque anche di escludere la prostata perché da ecografie e trans rettale e palpazione è sempre risultata piccola e non infiammata .poi non so se è stata vista anche durante l’uretrotomia probabilmente si tutto parti’ da un epididimite inizio 2020 .ho paura che se stacco l’antibiotico tutto ritorni come prima
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Utente
Volevo anche aggiungere una cosa importante che a luglio 2021 mi è stata fatta l’uretrotomia con questa infezione in corso ed avere il catetere 10 giorni con questa situazione mi ha peggiorato le cose, la stessa uretrografia mi fece piangere dal bruciore al passaggio del liquido di contrasto .
[#7]
Sull'eventuale proseguimento della terapia deve decidere il nostro Collega che la sta seguendo. A causa dei noti effetti collaterali, saremmo comunque molto prudenti ad assumere ulteriormente la ciprofloxacina
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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In medicina spesso ci si basa su attese e compromessi, non sempre agire "a testa bassa" è foriero di buoni risultati.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.7k visite dal 16/02/2022.
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