Prostata lievemente disomogenea con calcificazioni intraparenchimale
buonasera,
oggi ho eseguito una ecografia addome completo il risultato: FEGATO di normali dimensioni con ecostruttura omogenea, COLICISTI distesa e pareti regolari e contenuto ecoprivo, PANCREAS di normali dimensioni con ecostruttura omogenea.
asse venoso spleno - portale regolare per decorso e calibro.
MILZA di normali dimensioni con ecostruttura omogene, RENI in sede normoconformati; corticale ben rappresentata ed pelvi omogenea; non immagini da riferire a microlitiasi nè a dilatcaliceale, AORTA ADDOMINALE non dilatata; regolare per decorso e calibro nel tratto esplorabile, VESCICA ben distesa e pareti regolari e contenuto ecoprivo è stato rilevato nel referto "PROSTATA LIEVEMENTE DISOMOGENEA CON CALCIFICAZIONI INTRAPARENCHIMALE" cortesemente potete spiegarmi nel complesso la diagnosi e in PARTICOLARE le CURE da eseguire per risolvere il problema delle CALCIFICAZIONI?
in attesa di una vostra risposta in merito vi invio distinti saluti.
oggi ho eseguito una ecografia addome completo il risultato: FEGATO di normali dimensioni con ecostruttura omogenea, COLICISTI distesa e pareti regolari e contenuto ecoprivo, PANCREAS di normali dimensioni con ecostruttura omogenea.
asse venoso spleno - portale regolare per decorso e calibro.
MILZA di normali dimensioni con ecostruttura omogene, RENI in sede normoconformati; corticale ben rappresentata ed pelvi omogenea; non immagini da riferire a microlitiasi nè a dilatcaliceale, AORTA ADDOMINALE non dilatata; regolare per decorso e calibro nel tratto esplorabile, VESCICA ben distesa e pareti regolari e contenuto ecoprivo è stato rilevato nel referto "PROSTATA LIEVEMENTE DISOMOGENEA CON CALCIFICAZIONI INTRAPARENCHIMALE" cortesemente potete spiegarmi nel complesso la diagnosi e in PARTICOLARE le CURE da eseguire per risolvere il problema delle CALCIFICAZIONI?
in attesa di una vostra risposta in merito vi invio distinti saluti.
[#1]
Le calcificazioni della prostata sono segno di precedenti infiammazioni guarite. Si tratta quindi di calcificazioni fisse della ghiandola (non sono calcoli) che non possono essere espulse od asporate, poiché questo non darebbe alcun vantaggio. Talora la presenza di calcifcazioni si associa comunque al persistere di una infiammazione cronica della prostata, anche se il loro ruolo nel mantenimento di questa infiammazione è poco chiaro e comunque mai sostanziale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
Come le abbiamo già scritto, una volta che si sono formate, le calcisicazioni della prstata non possono essere modificate in alcun modo. Di una ipotetica "prevenzione" si può parlare affrontando eventuali irritazioni locali in modo sollecito e con la terapia adeguata, ma a questo deve provedere un nostro Collega che la segua direttamente. Tenga comunque conto che in molti casi il riscontro delle calcificazioni è de tutto occasionale e il soggetto non ricorda di aver avuto disturbi prostatici significativi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.6k visite dal 15/02/2022.
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