Sospetta uretrite
Buonasera, circa 3 settimana fà ho avuto un'uretrite batterica causata da sesso orale non protetto, curata con azitromicina, con urinocoltura e spermicoltura negativi, Sabato 12/02 ho avuto un rapporto orale con preservativo, intatto al momento dell'eiaculazione, ma oggi sento un principio dei sintomi avuti tre settimane fà, fastidio e formicolio diciamo a metà del pene o comunque subito dopo il glande nel tratto urinario, senza bruciore nella minzione esattamente come 3 settimane fà.
La mia domanda è: anche usando il preservativo c'è il rischio di contrarre una malattia simile col sesso orale??
Può essere una recidiva dovuta a non so cosa??
Grazie
La mia domanda è: anche usando il preservativo c'è il rischio di contrarre una malattia simile col sesso orale??
Può essere una recidiva dovuta a non so cosa??
Grazie
[#1]
Dr. Paolo Piana
Urologo
42.5k 1.9k 19
Non ci riferisce in base a che cosa sia stata fatta la diagnosi di uretrite batterica . Vi era secrezione attiva? Di che tipo? E’ stato eseguito qualche accertamento (tampone uretrale, ricerca PCR)? Ovviamente il preservativo intatto garantisce la protezione, a può essere l’attività sessuale di per sé a mantenere o riattivare una situazione infiammatoria non ancora completamente stabilizzata. Questi fastidi vaghi, perlopiù riferiti al glande ed all'ultimo tratto dell’uretra sono più spesso dovuti anche solo ad una congestione della prostata, e sono irradiati in avanti lungo l’uretra. Nel punto in cui si percepisce il fastidio, generalmente non vi sono lesioni di alcun tipo.
In questa fase consiglieremmo dimevitare eccessi di qualsiasi tipo, non assumere antibiotici ma eseguire una ricerca PCR dei batteri specifici (clamidia, micoplasma, gonococco, ecc.) sulle urine del primo getto e prendere eventuali provvedimenti solo in base a questi risultati. Ovviamente se persistono disturbi fastidiosi sarebbe opportuno farsi seguire direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
In questa fase consiglieremmo dimevitare eccessi di qualsiasi tipo, non assumere antibiotici ma eseguire una ricerca PCR dei batteri specifici (clamidia, micoplasma, gonococco, ecc.) sulle urine del primo getto e prendere eventuali provvedimenti solo in base a questi risultati. Ovviamente se persistono disturbi fastidiosi sarebbe opportuno farsi seguire direttamente da un nostro Collega specialista in urologia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.5k visite dal 14/02/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.