Prostatite e dolore ai reni e basso ventre

Buongiorno,
chiedo un consulto da uno specialista a seguito della condizione medica che mi affligge da qualche settimana e che spiego brevemente:
un mese fa ho cominciato ad avvertire fastidio a livello di prostata e vescica con bruciore post minzionale e flusso non regolare;
Il medico di base mi prescrive Ciproxin 500 2/die per 6 giorni ma i sintomi non sembrano migliorare.

Dopo 15g dal termine della terapia antibiotica eseguo urinocoltura che risulta negativa.

Il medico mi prescrive un ecografia addominale eseguita qualche giorno di cui riporto il referto:

Reni in sede, nella norma biometrica e morfologica ad ecostruttura e rapporti cortico midollari regolari.

Bilateralmente si apprezzano multipli spot iperecogeni da microlitiasi.

Ectasia calico-pielica dx, in assenza di calcoli nelle porzioni ureterali esplorabili.

Non idronefrosi a Sn.

Vescica distesa, con pareti di spessore regolare, a contenuto omogeneo.

Prostata di dimensioni regolari, omogenea.

Non versamento addominale.


Il medico di base mi ha consigliato di attendere una settimana e se i sintomi non scompaiono dovrò effettuare una tac.

Ora da un paio di giorni si è presentato un dolore al fianco sinistro più o meno persistente accompagnato da bruciore a livello della prostata e dolore crampiforme inguinale.

Sto vivendo un periodo di forte stress emotivo che mi porta ad avere attacchi di ansia e coliti nervose.

Attendo un vs cortese parere in merito.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
In questo caso la visita diretta sarebbe indispensabile per poter esprimere un giudizio. D'ogni modo, vista la presenza di microcalcificazioni renali ed una dilatazione dell'alta via urinaria destra, i disturbi potrebbero anche essere interpretati come espressione di un calcolo in progressione in prossimità della vescica. Sarebbe la ben nota sintomatologia "espulsiva", che spesso viene scambiata per "cistite". La scarsa efficacia dell'antibiotico tenderebbe a confortare questa ipotesi. L'ecografia non è in grado di chiarire con certezza la situazione, pertanto in caso di dubbi persitenti si impone l'esecuzione di una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. In base al risultato si potrà deidere se proseguire con le cure necessarie a favorire l'espulsone dell'ipotetico calcolo, oppure si indirizza la diagnosi ad una comune prostatite, che necessita di un approccio terapeutico diverso.
In tutto questo c'è però una contraddizione tra il lato della dilatazione (destro) e quello da cui lei riferisce di sentire il dolore (sinistra). Entrambi i rilievi meriterebbero una conferma.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie Dr. Piana per la celere risposta.
Occasionalmente il dolore si è presentato anche al fianco dx ed è spesso presente anche nella zona pelvica dx che si irradia all' inguine e al testicolo destro.
La dilatazione del rene dx può essere dovuta all' eccesso di urina in vescica in quanto prima dell' ecografia ho bevuto 2 LT di acqua in meno di 2 ore?!
L' ecografo, durante l' esame, mi ha fatto svuotare la vescica prima di terminare l' indagine perché l' addome risultava troppo teso e ha notato il completo svuotamento della vescica.
Il mio timore è trascurare un problema grave che coinvolge i reni e questo ovviamente mi sta creando disagio psicologico.
La ringrazio nuovamente per la sua cortesia e professionalità.

Cordialmente
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Piuttosto che coltivare dei dubbi, se il sospetto venisse confermato, è opportuno eseguire la TAC e non perdere altro tempo in terapie che potrebbero non essere mirate al suo problema.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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