Rene dilatato per calcolosi
Sono donna e ho 54 anni...Nel 2017 sono finita in ospedale in setticemia avendo entrambi i reni bloccati da 2 grossi calcoli.
E da lì è iniziato il mio calvario di togli e metti stent.
Il 18 dic 2021 stessa cosa, febbre renale a 39 vomito e brividi convulsivi.
Messo stent nel rene sinistro, oggi rimosso dopo un mese, ma essendo il rene sinistro dilatato domani vogliono rimettermi lo stent.
A me lo stent fa male, e poi non risolve il fatto che ci sia un calcolo di 5mm.
Non c'è altra soluzione?
Perché dei piccoli calcoli a me provocano la febbre renale e devo per forza mettere gli stent?
Io abito ad Alghero SS, esiste un centro specializzato riguardo il mio problema?
Oppure in Italia?
Non posso essere costretta a mettere sempre gli stent, che mi obbliga a portare i pannoloni sia di giorno che di notte, a non uscire, ad avere dolori continui nella minzione, e infine lo stent mi ha provocato un abnorme rigonfiamento della pancia.
l'Ecografia fatta il giorno del ricovero del 18 Dic 2021.
Rene dx in sede, regolare per dimensione e rapporto cortico-midollare.
Non evidenti calcoli né segni di dilatazione delle vie escretrici.
Rene sinistro in sede di dimensioni conservate con spessore dello strato corticale ridotto a egogenicita' normale.
È riconoscibile una condizione di idronefrosi di II-III con bacinetto di 32 mm di diametro e presenza di quota di materiale finemente ecogeno a livello dei calici caudali e nella porzione declive della pelvi.
Non riconoscibili formazioni riferibili a calcoli nel contesto dei tratti escretori ecograficamente apprezzabili.
Vescica vuota non valutabile.
Necessità di valutazione specialistica e se clinicamente indicato, approfondimento mediante Uro-Tac... Tac reni del 20 doc 2021.
Rene sinistro in sede, con riduzione volumetrica e dello spessore corticale, associata alla presenza di irregolarità incisure e calcificazioni capsulari da esiti.
Presenza di stent reno-ureterale normoposto omolateralme, con nota formazione litisiaca solo parzialmente apprezzabile, in quanto strettamente a ridosso dello stent, indicata nel tratto lombare dell'uretere all'altezza del somma di L4, con associata modesta dilatazione dell'uretere a monte.
L'uretere mostra pareti ispessite e diffusione edematosa del tessuto adiposo e periureterale.
Ulteriore micro-formazione litisiaca di densità calcica (500 UH) di circa 4mm al gruppo caliceale medio omolateralme.
Rene destro nella norma per morfologia e dimensioni, con grossolana formazione litiasica a stampo di densità calcica (circa 900 UH), a livello del gruppo caliceale inferiore, senza significativa dilatazione del sistema escretore.
Presenza di formazioni cistiche corticali su centimetri che bilateralmente.
Vescica è iporepleta con estremo dello stent in sede.
Fegato aumentato di dimensioni diffusamente steatosico, non significative alterazioni densitometriche a valutabile senza somministrazione di mezzo di contrasto a carico di pancreas milza surreni.
colecisti poco distesa apparentemente alitiasica:
E da lì è iniziato il mio calvario di togli e metti stent.
Il 18 dic 2021 stessa cosa, febbre renale a 39 vomito e brividi convulsivi.
Messo stent nel rene sinistro, oggi rimosso dopo un mese, ma essendo il rene sinistro dilatato domani vogliono rimettermi lo stent.
A me lo stent fa male, e poi non risolve il fatto che ci sia un calcolo di 5mm.
Non c'è altra soluzione?
Perché dei piccoli calcoli a me provocano la febbre renale e devo per forza mettere gli stent?
Io abito ad Alghero SS, esiste un centro specializzato riguardo il mio problema?
Oppure in Italia?
Non posso essere costretta a mettere sempre gli stent, che mi obbliga a portare i pannoloni sia di giorno che di notte, a non uscire, ad avere dolori continui nella minzione, e infine lo stent mi ha provocato un abnorme rigonfiamento della pancia.
l'Ecografia fatta il giorno del ricovero del 18 Dic 2021.
Rene dx in sede, regolare per dimensione e rapporto cortico-midollare.
Non evidenti calcoli né segni di dilatazione delle vie escretrici.
Rene sinistro in sede di dimensioni conservate con spessore dello strato corticale ridotto a egogenicita' normale.
È riconoscibile una condizione di idronefrosi di II-III con bacinetto di 32 mm di diametro e presenza di quota di materiale finemente ecogeno a livello dei calici caudali e nella porzione declive della pelvi.
Non riconoscibili formazioni riferibili a calcoli nel contesto dei tratti escretori ecograficamente apprezzabili.
Vescica vuota non valutabile.
Necessità di valutazione specialistica e se clinicamente indicato, approfondimento mediante Uro-Tac... Tac reni del 20 doc 2021.
Rene sinistro in sede, con riduzione volumetrica e dello spessore corticale, associata alla presenza di irregolarità incisure e calcificazioni capsulari da esiti.
Presenza di stent reno-ureterale normoposto omolateralme, con nota formazione litisiaca solo parzialmente apprezzabile, in quanto strettamente a ridosso dello stent, indicata nel tratto lombare dell'uretere all'altezza del somma di L4, con associata modesta dilatazione dell'uretere a monte.
L'uretere mostra pareti ispessite e diffusione edematosa del tessuto adiposo e periureterale.
Ulteriore micro-formazione litisiaca di densità calcica (500 UH) di circa 4mm al gruppo caliceale medio omolateralme.
Rene destro nella norma per morfologia e dimensioni, con grossolana formazione litiasica a stampo di densità calcica (circa 900 UH), a livello del gruppo caliceale inferiore, senza significativa dilatazione del sistema escretore.
Presenza di formazioni cistiche corticali su centimetri che bilateralmente.
Vescica è iporepleta con estremo dello stent in sede.
Fegato aumentato di dimensioni diffusamente steatosico, non significative alterazioni densitometriche a valutabile senza somministrazione di mezzo di contrasto a carico di pancreas milza surreni.
colecisti poco distesa apparentemente alitiasica:
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Ci chiediamo perché dopo molti anni la sua situazione di calcolosi non sia ancora stata risolta, probabilmente ci sono stati dei passggi intermedi di cui non ci ha riferito. E' ovvio che un tentativo di svezzamento dallo stent di sinistra presuppone la bonifica del calcolo dell'uretere (residuo di precedenti interventi). Non dovrebbe trattarsi di un intervento difficile, pertanto non comprendiamo perché non venga effettuato e si proponga solo l'ulteriore inserimento di uno stent. Anche qui probabilmente ci sfugge qualcosa.
Considerata la sua età sarebbe senz'altro indicato, in un secondo tempo, pensare ad una bonifica anche del calcolo di destra, con indicazioni in subodine alla valutazione diretta delle immagini radiografiche (TAC).
Noi non possimao dare consigli in merito a singoli specialisti e centri di cura, ma oggi almeno a livello regionale vi è certamente almeno una struttura in cui la calcolosi venga trattata con specifica competenza.
Considerata la sua età sarebbe senz'altro indicato, in un secondo tempo, pensare ad una bonifica anche del calcolo di destra, con indicazioni in subodine alla valutazione diretta delle immagini radiografiche (TAC).
Noi non possimao dare consigli in merito a singoli specialisti e centri di cura, ma oggi almeno a livello regionale vi è certamente almeno una struttura in cui la calcolosi venga trattata con specifica competenza.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Salve,
Nel frattempo i calcoli erano stati debellati tramite laser in anestesia totale, ma mi hanno anche detto che sono una produttrice di calcoli
Ora si sono riformati.
Ma quello che mi chiedo è perché se i calcoli anche piccoli portano il rene a dilatarsi e a provocarmi la febbre renale, perché non mi vengono le normali coliche?
Mi hanno anche detto che quando il rene è dilatato non c'è altra alternativa che mettere lo stent, è davvero così?
In Sardegna esiste un centro di eccellenza a cui potrei rivolgermi, data la mia particolare situazione?
Nel frattempo i calcoli erano stati debellati tramite laser in anestesia totale, ma mi hanno anche detto che sono una produttrice di calcoli
Ora si sono riformati.
Ma quello che mi chiedo è perché se i calcoli anche piccoli portano il rene a dilatarsi e a provocarmi la febbre renale, perché non mi vengono le normali coliche?
Mi hanno anche detto che quando il rene è dilatato non c'è altra alternativa che mettere lo stent, è davvero così?
In Sardegna esiste un centro di eccellenza a cui potrei rivolgermi, data la mia particolare situazione?
[#3]
Di strutture che si occupano di calcolosi nella sua regione ce ne sono certamente più d’una, noi non possiamo però consigliarla nel particolare, come invece probabilmente saprà fare il suo medico curante che è più al corrente della situazione.
La comparsa di febbre è una tipica complicazione dell’ostruzione, anche parziale, dello scarico del rene. La colica tipica compare invece solo se l’ostruzione è completa. Un calcolo di 4 mm in talune situazioni è certamente già in grado di causare sintomi importanti, dilatazione ed altre complicazioni. Se è vero che in urgenza (febbre alta, alterazioni degli esami di sangue, eccetera) è opportuno limitarsi all’inserimento dello stent, già nel giro di un paio di settimane è necessario mettersi nelle condizioni di eliminare il calcolo con una idonea procedura (ureteroscopia operativa).
La comparsa di febbre è una tipica complicazione dell’ostruzione, anche parziale, dello scarico del rene. La colica tipica compare invece solo se l’ostruzione è completa. Un calcolo di 4 mm in talune situazioni è certamente già in grado di causare sintomi importanti, dilatazione ed altre complicazioni. Se è vero che in urgenza (febbre alta, alterazioni degli esami di sangue, eccetera) è opportuno limitarsi all’inserimento dello stent, già nel giro di un paio di settimane è necessario mettersi nelle condizioni di eliminare il calcolo con una idonea procedura (ureteroscopia operativa).
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
Infatti, ma qui al civile di Alghero si limitano a mettere lo stent. L'ho portato un mese, avendo dolori continui, usando i pannoloni giorno e notte, non uscendo in preda a crisi di ansia. Ora vogliono rimetterlo. Ma se non mi risolvono a monte il problema dei calcoli, che razza di soluzione sarebbe???. Mi ritrovo di nuovo tra un mese che toglieranmo di nuovo lo stent con gli stessi calcoli. Qui ad Alghero solo questa soluzione hanno trovato....e idem a Sassari e' stato anche peggio visto che bel 2017 mi hanno provocato un accesso al rene sinistro. E il medico di base si sa che è limitato. Mi sono rivolta a voi proprio per questo, perché non ne posso più e sono disposta ad uscire dalla Sardegna pur di trovare un urologo in grado di risolvere il mio problema, che non sia il mero inserimento di stent e basta. Attualmente devo prendere Augmentin e toradol per il dolore, ma il toradol, pur prendendo i fermenti Lattici mi ha crepato lo stomaco.
[#5]
Comprendiamo la sua situazione, noi possiamo interpretare,spiegare ed informare, ma per motivi di correttezza professionale non possiamo fornire consigli su singoli professionisti o centri di cura.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#6]
Utente
Salve,
Ma infatti vi ho contattato Per essere informata al meglio, riguardo la mia problematica, non per giudicare l'operato di alcunché, perché la salute è la mia e vorrei essere assistita al meglio. Oggi ho ritirato l'esito della TAC fatta ieri che riporto qui:Tac addome superiore ed inferiore del 27 gennaio 2022.
A destra si osserva dilatazione delle pelvi e dei calici renali (idronefrosi di III).
L'uretere omolateralme appare dilatato per parte del suo decorso lombare per la presenza in sede sottogiu tale, approssimativamente all'altezza del margine superiore del somma della L4 di almeno due formazioni litiasuche, appaiate, incuneate rispettivamente di circa 5e 4 mm di asse maggiore.
Si rileva inoltre, omolateralmente, riduzione volumetrica e dello spessore della corticale con presenza di irregolari incisure e calcificazioni capsulari in relazione ad esiti.
A destra si riconosce una grossolana formazione litiasica del diametro massimo di circa 8mm indicata in un gruppo caliceale inferiore.
Presenza di alcune cisti semplici corticali bilateralmente.
Oggi stesso volevano inserirmi nuovamente lo stent dopo averlo rimosso ieri,dopo n mese, ma mi sono rifiutata. Può darmi il suo parere se la mia situazione è così grave?. Per fortuna non ho avuto febbre e altri sintomi, solo un po' di dolore che calmo con il toradol prescritto da loro, insieme a cefixoral400 e Deltacortene25mg.
Ma infatti vi ho contattato Per essere informata al meglio, riguardo la mia problematica, non per giudicare l'operato di alcunché, perché la salute è la mia e vorrei essere assistita al meglio. Oggi ho ritirato l'esito della TAC fatta ieri che riporto qui:Tac addome superiore ed inferiore del 27 gennaio 2022.
A destra si osserva dilatazione delle pelvi e dei calici renali (idronefrosi di III).
L'uretere omolateralme appare dilatato per parte del suo decorso lombare per la presenza in sede sottogiu tale, approssimativamente all'altezza del margine superiore del somma della L4 di almeno due formazioni litiasuche, appaiate, incuneate rispettivamente di circa 5e 4 mm di asse maggiore.
Si rileva inoltre, omolateralmente, riduzione volumetrica e dello spessore della corticale con presenza di irregolari incisure e calcificazioni capsulari in relazione ad esiti.
A destra si riconosce una grossolana formazione litiasica del diametro massimo di circa 8mm indicata in un gruppo caliceale inferiore.
Presenza di alcune cisti semplici corticali bilateralmente.
Oggi stesso volevano inserirmi nuovamente lo stent dopo averlo rimosso ieri,dopo n mese, ma mi sono rifiutata. Può darmi il suo parere se la mia situazione è così grave?. Per fortuna non ho avuto febbre e altri sintomi, solo un po' di dolore che calmo con il toradol prescritto da loro, insieme a cefixoral400 e Deltacortene25mg.
[#7]
Se ha trascritto correttamente, nel referto è stato descritto a destra ciò che invece è a sinistra. Da questo lato la situazione deve essere necessariamente risolta con rimozione dei calcoli residui ed anche con una certa sollecitudine, poiché la sofferenza renale è cospicua. A destra la situazione è meno complessa, anche se dovrà essere risolta in un secondo tempo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.3k visite dal 27/01/2022.
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