Buonasera da circa tre anni mi e' stata riscontrata un iperplasia prostatica benigna
IN QUESTI TRE ANNI HO ASSUNTO LO XATRAL, UNA PASTIGLIA ALLA SERA, NEGLI ULTIMI MESI LA SITUAZIONE E' UN PO' PEGGIORATA, MINZIONO MENO DEL NORMALE, DOPO UNA VISITA E VARI ESAMI TRA CUI L'ECO TRANSRETTALE MI E' STATA AGGIUNTA ALLO XATRAL UNA PASTIGLIA DI AVODART AL MATTINO, LA MIA PREOCCUPAZIONE RIGUARDA GLI EVENTUALI EFFETTI COLLATERALI DELL'AVODART, OLTRE A DISFUNZIONE ERETTILE E CALO DELLA LIBIDO C'E' ADDIRITTURA L'EVENTUALITA' DI CANCRO ALLA MAMMELLA O ALLA STESSA PROSTATA, VORREI SAPERE SE QUESTI EFFETTI COLLATERALI IN CHE PERCENTUALE CIRCA POSSONO PRESENTARSI E SE L'ASSUNZIONE DELL'AVODART HA DEI LIMITI DI TEMPO O BISOGNA ASSUMERLO VITA NATURAL DURANTE
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La dutasteride (Avodart ed altri), a diffferenza della alfuzosina (Xatral ed altri), non ha un effetto funzionale diretto ed immediato sulla qualità della minzione, ma viene somministrata allo scopo di controllare la dinamica dell'ingrossamento benigno della prostata, (molto) ipoteticamente anche favorire una parziale regressione. Il farmaco interferisce marginalmente con l'equilibrio ormanale ed in alcuni casi può causare gli effetti collaterali che lei cita. I più gravi di questi sono di fatto rarissimi, un po' più comune una generica azione depressiva sulla sfera genitale. Se questi effetti sono percepiti come molto fastidiosi, altra soluzione non c'è se non di interrompere la terapia, considerato che si tratta sempre e comunque di un trattamento palliativo, dall'efficacia abbastanza variabile ed imprevedibile. Più direttamente, se i disturbi urinari peggiorano, si può in prima battuta cambiare il farmaco alfa-litico, la cui maggore efficacia si manifestrebbe gà entro pochi gorni. se questo non è sufficiente ed i disturbi sono fastidiosi, vuol sostanzialmente dire che forse è ora di iniziare a valutare le indicazioni ad un intervento disostruttivo.
La dutasteride (Avodart ed altri), a diffferenza della alfuzosina (Xatral ed altri), non ha un effetto funzionale diretto ed immediato sulla qualità della minzione, ma viene somministrata allo scopo di controllare la dinamica dell'ingrossamento benigno della prostata, (molto) ipoteticamente anche favorire una parziale regressione. Il farmaco interferisce marginalmente con l'equilibrio ormanale ed in alcuni casi può causare gli effetti collaterali che lei cita. I più gravi di questi sono di fatto rarissimi, un po' più comune una generica azione depressiva sulla sfera genitale. Se questi effetti sono percepiti come molto fastidiosi, altra soluzione non c'è se non di interrompere la terapia, considerato che si tratta sempre e comunque di un trattamento palliativo, dall'efficacia abbastanza variabile ed imprevedibile. Più direttamente, se i disturbi urinari peggiorano, si può in prima battuta cambiare il farmaco alfa-litico, la cui maggore efficacia si manifestrebbe gà entro pochi gorni. se questo non è sufficiente ed i disturbi sono fastidiosi, vuol sostanzialmente dire che forse è ora di iniziare a valutare le indicazioni ad un intervento disostruttivo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Utente
Chiedo scusa per aver scritto in lettere maiuscole, non era assolutamente mia intenzione urlare, sono stato un po' distratto e frettoloso.
Grazie dott.Piana è stato molto chiaro
Cordiali Saluti
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Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 26/01/2022.
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