Difficoltà di minzione e conseguenze post intervento
Gentili dottori, vorrei sottoporvi una questione abbastanza delicata che riguarda un mio coetaneo.
Ho un amico di 21 anni che da oltre un anno e mezzo ha disturbi nella minzione: in particolare, il getto di urina è "debole" e non riesce a svuotare completamente la vescica. Si è sottoposto ad alcune analisi, tra cui un esame per misurare la "forza" del getto di urina, e a fronte di queste analisi l'urologo a cui si è rivolto gli ha consigliato di sottoporsi a un intervento chirurgico, precisando tuttavia che a seguito dell'intervento potrebbe perdere la capacità di eiaculare (con le ovvie conseguenze psicologiche e le difficoltà nell'avere dei figli). L'urologo gli ha detto anche che, se rifiuta di sottoporsi all'intervento, nel giro di 20 anni (cioè intorno ai 40) il mio amico incorrerà inevitabilmente in delle serie complicazioni alla vescica, che diventerebbe "come quella di un novantenne" (testuali parole del medico).
Il mio amico è comprensibilmente turbato dalla situazione e si è confidato con me circa questo problema. In particolare, gli preme sapere se l'intervento chirurgico è davvero indispensabile o se può evitarlo (almeno per il momento).
Considerata la sua giovane età, quanto tempo dovrà passare prima che la necessità di intervento chirurgico diventi imperativa? E quali sarebbero esattamente le conseguenze qualora ritardasse/rifiutasse l'intervento?
Un'altra domanda che vorrei porvi è se esistono (in Italia o all'estero) dei centri (o dei medici) specializzati in questo tipo di patologia. Potendo scegliere in quale ospedale operarsi, dove gli converrebbe rivolgersi? Quale struttura ospedaliera potrebbe garantirgli un certo livello di sicurezza circa gli esiti dell'intervento?
Grazie in anticipo per le risposte.
Ho un amico di 21 anni che da oltre un anno e mezzo ha disturbi nella minzione: in particolare, il getto di urina è "debole" e non riesce a svuotare completamente la vescica. Si è sottoposto ad alcune analisi, tra cui un esame per misurare la "forza" del getto di urina, e a fronte di queste analisi l'urologo a cui si è rivolto gli ha consigliato di sottoporsi a un intervento chirurgico, precisando tuttavia che a seguito dell'intervento potrebbe perdere la capacità di eiaculare (con le ovvie conseguenze psicologiche e le difficoltà nell'avere dei figli). L'urologo gli ha detto anche che, se rifiuta di sottoporsi all'intervento, nel giro di 20 anni (cioè intorno ai 40) il mio amico incorrerà inevitabilmente in delle serie complicazioni alla vescica, che diventerebbe "come quella di un novantenne" (testuali parole del medico).
Il mio amico è comprensibilmente turbato dalla situazione e si è confidato con me circa questo problema. In particolare, gli preme sapere se l'intervento chirurgico è davvero indispensabile o se può evitarlo (almeno per il momento).
Considerata la sua giovane età, quanto tempo dovrà passare prima che la necessità di intervento chirurgico diventi imperativa? E quali sarebbero esattamente le conseguenze qualora ritardasse/rifiutasse l'intervento?
Un'altra domanda che vorrei porvi è se esistono (in Italia o all'estero) dei centri (o dei medici) specializzati in questo tipo di patologia. Potendo scegliere in quale ospedale operarsi, dove gli converrebbe rivolgersi? Quale struttura ospedaliera potrebbe garantirgli un certo livello di sicurezza circa gli esiti dell'intervento?
Grazie in anticipo per le risposte.
[#1]
Caro lettore ,
alla luce di quello che ci riferisce, consigli al suo amico di consultare un secondo urologo prima di sottoporsi ad una tale indicazione chirurgica che naturalmente, da questa postazione e senza la possibilità di un nostro controllo clinico diretto, noi non riusciamo a capire e a confermare o negare.
Per quale struttura scegliere e dove andare, vicino alla residenza del suo amico, bisogna sentire e consultare in prima battuta il proprio medico curante.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
alla luce di quello che ci riferisce, consigli al suo amico di consultare un secondo urologo prima di sottoporsi ad una tale indicazione chirurgica che naturalmente, da questa postazione e senza la possibilità di un nostro controllo clinico diretto, noi non riusciamo a capire e a confermare o negare.
Per quale struttura scegliere e dove andare, vicino alla residenza del suo amico, bisogna sentire e consultare in prima battuta il proprio medico curante.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#3]
Caro lettore ,
noi siamo qua, se lo desidera, ci aggiorni!
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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www.centrodemetra.com
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 11/06/2009.
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