Normale residuo post minzionale
Buonasera,
Sono un uomo di 58 anni e ultimamente soffro di frequenti cistiti.
Ho eseguito un'ecografia post-minzionale in cui è emerso un residuo urinario di 97 ml, con una minima impronta sul pavimento vescicale da parte della prostata.
Premetto che nel 2000 sono stato sottoposto a uretrotomia endoscopica per stenosi uretrale, purtroppo dopo l'intervento non ho avuto benefici e continuo a urinare spesso e con difficoltà.
Vi ringrazio
Cordiali saluti
Domenico
Sono un uomo di 58 anni e ultimamente soffro di frequenti cistiti.
Ho eseguito un'ecografia post-minzionale in cui è emerso un residuo urinario di 97 ml, con una minima impronta sul pavimento vescicale da parte della prostata.
Premetto che nel 2000 sono stato sottoposto a uretrotomia endoscopica per stenosi uretrale, purtroppo dopo l'intervento non ho avuto benefici e continuo a urinare spesso e con difficoltà.
Vi ringrazio
Cordiali saluti
Domenico
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Lei ci risulta registrato come femmina di 24 anni. La preghiamo di inviare richieste di consulto solo da un suo profilo personale, che contiene dettagli per noi indispensabili all’interpretazione del caso.
Il residuo post minzionale misurato con l’ecografia può essere condizionato da motivi non patologici (es. eccessivo riempimento della vescica, difficoltà ad urinare in un ambiente estraneo, eccetera). Pertanto il risultato va sempre interpretato criticamente in base al resto della situazione. D’ogni modo, la persistenza di disturbi urinari a fronte di un intervento già eseguito merita di essere valutata con attenzione e magari con accertamenti più approfonditi sia dal punto di vista anatomico (endoscopia) che funzionale (flussometria, indagine urodinamica). Tutto questo deve essere ovviamente deciso da un nostro Collega specialista in urologia, cui la invitiamo a far riferimento.
Il residuo post minzionale misurato con l’ecografia può essere condizionato da motivi non patologici (es. eccessivo riempimento della vescica, difficoltà ad urinare in un ambiente estraneo, eccetera). Pertanto il risultato va sempre interpretato criticamente in base al resto della situazione. D’ogni modo, la persistenza di disturbi urinari a fronte di un intervento già eseguito merita di essere valutata con attenzione e magari con accertamenti più approfonditi sia dal punto di vista anatomico (endoscopia) che funzionale (flussometria, indagine urodinamica). Tutto questo deve essere ovviamente deciso da un nostro Collega specialista in urologia, cui la invitiamo a far riferimento.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.4k visite dal 22/01/2022.
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