Prostatite
Salve sono un'uomo di 34 anni da circa 6 mesi ho un problema, mi viene spesso da urinare, soprattutto quando mi siedo, e avverto dolore alla prostata da seduto non un dolore forte ma fastidioso... all'inizio ho sottovalutato la cosa pensando che fosse un'infiammazione tipo cistite che avevo avuto già in passato risolte con monuril... ma non avevo il problema da seduto, e nemmeno dolori alla prostata, inizialmente pensando che fosse lo stesso problema ho preso monuril ma il problema è rimasto... allora sono andato da un urologo che mi ha visitato, fatta ecografia renale (tutto ok) e visitato la prostata che è di dimensioni normali... infine mi ha diagnosticato una prostatite abatterica... e mi ha prescritto una cura di 3 mesi dove dovevo prendere per 5 giorni i primi 5 giorni del mese, ciproxin antibiotico, supposte topster ed infine un integratore per la prostata ferprost fast, effettivamente facendo la cura andava meglio ma non bene... alla fine di tutto il ciclo stavo meglio, passata 1 settimana reiniziavo a sentire fastidio... ho sentito l'urologo ma mi ha risposto di avere pazienza... non contento mi sono rivolto ad un'altro urologo che mi ha prescritto degli esami quali spermiocoltura, urinocoltura, e tampone uretrale... tutto negativo tranne il tampone che ha rilevato lo stafilococco aureo... ho chiamato l'urologo e mi ha prescritto 10 gg di augmentin... ma siamo all'8 giorno e non avverto miglioramenti ma anzi sembra che stia tornando il problema... non sò più cosa fare
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Noi siamo sostanzialmente contrari alla somminisrazione di antibiotici in assenza di riscontri colturali inequivocabilmente positivi, tranne che in presenza di febbre od atre evidenti gravi complicazioni. Pertanto il fatto che le sia stato prescritto un antibiotico dopo una diagnosi di "prostatite abatterica" ed altro antibiotico dopo colture negative (lo stafilococco non è significativo) ci lascia un po' interdetti. Nessuno di noi conosce la cura sicuramente efficace per la prostatite, poiché di fatto non esiste, pertanto ogni specialista si regola a modo suo in base alla propria esperienza ed abitudini, immancabilmente diverse dall'uno all'altro. Pertanto non riteniamo saggio cambiare specialista, a meno che vi siano gravi problemi d comunicazione e fiducia. A qualsiasi risultato si arriva solo con molta pazienza e per tentativi successivi, cambiare specialista nella maggior parte dei casi vuol dire ricominciare ogni volta daccapo.
Noi a distanza e nell'impossibiltà di un riscontro diretto non possiamo dire molto sulla sua situazione, ci permettiamo solo di affermare che:
- gli antibiotici sono perlopiù inefficaci e talora controproducenti, andando ad indurre squilibri nella flora batterica intestinale;
- gli integratori alimentari sono perlopiù mirati ai disturbi urinari da ingrossamento prostatico benigno dell'età matura, la loro efficacia nella prostatite giovanile è assolutamente variabile ed imprevedibile;
- talora brevi cicli di veri anti-infiammatori riescono a garantire un certo sollievo;
- assoluta importanza hanno le attenzioni dirette allo stile di vita, nei suoi vari aspetti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessale) che devono essere tutti indirizzati alla massima regolarità.
Noi a distanza e nell'impossibiltà di un riscontro diretto non possiamo dire molto sulla sua situazione, ci permettiamo solo di affermare che:
- gli antibiotici sono perlopiù inefficaci e talora controproducenti, andando ad indurre squilibri nella flora batterica intestinale;
- gli integratori alimentari sono perlopiù mirati ai disturbi urinari da ingrossamento prostatico benigno dell'età matura, la loro efficacia nella prostatite giovanile è assolutamente variabile ed imprevedibile;
- talora brevi cicli di veri anti-infiammatori riescono a garantire un certo sollievo;
- assoluta importanza hanno le attenzioni dirette allo stile di vita, nei suoi vari aspetti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessale) che devono essere tutti indirizzati alla massima regolarità.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta, e mi scuso per il ritardo nella risposta, la cosa che non si riesce a capire è perché ciò accade prettamente da seduto... più sono seduto più il fastidio si acutizza, anche sessualmente la durata si è drasticamente ridotta, al mio urologo è venuto anche il dubbio che non possa trattarsi di qualche problema rettale che vada a spingere sulla prostata, e probabilmente mi farà fare una retto-scopia, ma io non sento nessun tipo di fastidio. Grazie
[#3]
Da valutare anche che non si tratti di una irritazione di tipo neurologico (sindrome del pudendo o simili), che giustificherebbe la resistenza alle comuni terapie per la prostatite.Una corrispondenza così stretta con la posizione seduta potrebbe farlo sospettare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 21/01/2022.
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