Sensazione di dover urinare sempre che non è cistite

Salve a tutti. Ad aprile 2020 ho avuto quella che penso fosse una cistite con unico sintomo quello di dover urinare sempre, curata con Monuril. A ottobre 2020 ho avuto nuovamente la sensazione di dover urinare spesso anche quando non necessario. Pensando fosse nuovamente cistite ho usato sempre il Monuril, che però non ha avuto effetto. Ho fatto quindi urinocoltura che però non ha riscontrato niente.

Per il resto del 2020 e tutto il 2021 ho avuto questo sintomo (ed è stato orribile), finché a novembre 2021 non mi sono fatta visitare da una ginecologa (per altri problemi) che mi ha diagnosticato una vaginosi e "un'infezione alla vescica" (detto così), per la quale mi ha dato Uticombo. Tutto bene durante e a fine cura, quando dopo una settimanella i sintomi sono ritornati. Faccio quindi un secondo ciclo di Uticombo al cui quasi termine ho iniziato ad avere dei dolori all'addome molto forti, il tutto mentre finivo anche il secondo ciclo di Macmiror in crema per la vaginosi perché anche quella si è ripresentata.

I dolori erano presenti soprattutto la mattina, accompagnati da un ventre particolarmente e visibilmente gonfio. Di giorno in giorno la situazione è scemata, ma quotidianamente avverto tutt'ora delle fitte al ventre molto fastidiose. Siccome la ginecologa mi ha praticamente snobbata ho cercato un'altra professionista e, in vista della visita, ho voluto fare nuovamente l'urinocoltura così da potergliela portare.
Risultato? Nessuna infezione.

Intanto però ho di nuovo la fastidiosa sensazione di dover andare spesso in bagno (anche se diminuita di molto) e ho poi, appunto, questi dolori al ventre. Davvero non ne posso più... Inoltre anche durante i rapporti ho spesso dolori acuti al ventre quando il mio partner spinge in fondo, anche se piano. La ginecologa mi disse che il dolore era dovuto all'infezione alla vescica, non so se questa cosa possa essere utile.
Cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Noi siamo sostanzialmente contrari alla somminisrazione di antibiotici, peggio ancora se per auto-prescrizione, in assenza di evidenti positività alle colture di laboratorio, a meno ovvimente che vi sia febbre od evidenza di gravi complicazioni, immuno-depressione, diabete, eccetera. Non cisstupisce quindi affatto che nel suo caso le urocolture siano negative e che i disturbi persistano anche dopo somministrazione di integratori alimentari, dall'efficacia sempre tanto variabile quanto imprevedivile. Sarebbe anche interessande conoscere l'esito di un banalissimo esame delle urine, per valutare l'eventuale presenza nel sedimento di cellule infiammatorie (leucociti). I suoi disturbi sono difficilmente interpretabile, ma ci pare di intendere una maggiore componente addomnale profonda, slegata dal riempimento vescicale. Vi può essere quidi una componenete inestinale (ventre gonfio?) oppure una manifestazione di dolore pelvico cronico per cause da determinarsi. Ha notato una qualche correlazone dei sintomi con le fasi del ciclo mestruale? assumen la pillola o ne ha cambiato il tipo nel tempo? Senz'altro la sua situazione merita di essere valutata attentamente da un nostro Collega specialista in urologia, se possibile con competenze specifiche nei disturbi funzionali (cosiddetto neuro-urologo).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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