Prostatite batterica cronica

Buongiorno, ho 61 soffro di ipertrofia prostatica da 20 anni e sono in lista d'attesa per l'intervento con laser a holmio che dovrebbe avvenire tra circa 1 anno, ho fatto l'ultima risonanza parametrica a marzo 2021 risultata negativa, volume prostata 110ml e piurads2, psa altalenante da 3.9 a 29.3 mi sono già sottoposto in passato a cicli di supposte Topster e terapie antibiotiche, gli ultimi cicli di antibiotici sempre con ciproxin nel 2020 poi a marzo 2021  per 20gg in quanto rilevato e.
coli poi negativizzato.


Tutto bene fino a dicembre.
  A inizio  dicembre  fatto psa a 4.8 e visita urologica di controllo annuale, confermata terapia con alfusozina, interrotto permixon che ho assunto per diversi anni senza benefici e prescritto finasteride che non ho ancora assunto,   dopo qualche giorno improvvisamente ho avuto perdite uretrali e febbre oltre 39 e nuovamente è stato rilevato e.
coli con tampone uretrale, su prescrizione medico di base assunto ciproxin per 12gg  successivamente finita cura e avendo ancora qualche leggero disturbo incluso leggero bruciore e fastidio durante l'eiaculazione sono andato da un'altro urologo che mi ha prescritto il test di stamey risultato negativo e spermiocoltura risultata invece positiva a Haemophilus parainfluenzae, mi ha detto che è un batterio che non dovrebbe causare grossi problemi e di tenere sotto controllo la situazione rifacendo nel tempo urinocoltura e spermiocoltura.


È passato un mese dall'ultima visita con l'urologo e ho provato a rifare il Psa totale che è risultato di 11.9 mentre il libero/totale è 14.9 non so più cosa fare perché se il psa è così alto credo ci sia ancora un'infiammazione alla prostata e non so se va bene non fare nulla e proseguire solo assumendo l'alfusozina, forse dovevo fare una cura più lunga con l'antibiotico come avevo chiesto al mio medico (anche se non vorrei continuare ad assumere antibiotici).
Ho in programma un'altra spermiocoltura per vedere se si conferma l' Haemophilus parainfluenzae e poi vedrò cosa fare.

L' urologo appena prima dell'ultimo episodio mi aveva prescritto il finasteride che poi non ho preso perché il medico di base mi ha sconsigliato l'assunzione perché a suo parere non riduce il volume e poi visto le controindicazioni sono un po' dubbioso anch'io.


Non so più come procedere in attesa dell'intervento, vivo nel timore che il perdurare di queste infiammazioni alla fine possano evolversi in qualcosa di più serio e i pareri sono discordi.

Mi scuso se mi sono dilungato.

Potete darmi qualche consiglio?

Grazie infinite.

Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Per quale motivo non sta assumendo la finasteride che le è stata consigliata? Il suo urologo avrà pur avuto dei buoni motivi per ritenerla opportuna nel suo caso, pensiamo sinceramente che la competenza specifica del nostro Collega sia superiore a quella del suo medico curante, senza nulla togliere ovviamente.
E' evidente che lei stia andando incontro a ripetuti episodi di prostatite batterica, sovrapposti ad un ingrossamento verosimilmente benigno. Cofermiamo che il riscontro di Haemophylus è scarsamente significativa e che il movimento del PSA (talora anche molto consistente) tende a rientrare piuttosto lentamente dopo l'episodio acuto, anche parecchi mesi. Essendo coinvolti negli episodi infettivi quasi invariabilmente batteri di origine intestinale, nel suo caso porremmo forse maggiore attenzione alla funzione intestinale ed all'equilibrio della flora batterica residente (microbiòta), prendendo se del caso i provvedimenti più opportuni.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie della sollecita gentile risposta,
non ho ancora assunto la finasteride perchè in passato ho assunto avodart (che credo sia simile al finasteride) con parecchi problemi incluso l'assenza di eiaculazione (riportata anche nel bugiardino di finasteride) e quindi mi chiedevo come potrò fare la spermiocoltura come mi ha consigliato l'urologo per vedere se ho ancora batteri visto che l'urinocoltura non li rileva e in passato i batteri sono stati spesso rilevati solo con la spermiocoltura.

Dalla sua risposta ne deduco che non devo fare altre cure antibiotiche anche se questo batterio dopo la prossima spermiocoltura risultasse ancora presente, mi corregga se sbaglio, anche se non capisco perchè a questo punto l'esigenza di monitorarla.

Riguardo gli approfondimenti per la funzione intestinale può indicarmi quali esami dovrei fare?
Eventualmente li prescrive il medico di base o devo recarmi da un gastroenterologo?
La ringrazio per la pazienza e la disponibilità.
Cordialmente.
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Tutto parte da una valutazione gastro-enterologica ovviamente. Gli aspetti dietetici e nutrizionali sono comunque spesso altrettanto importanti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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