Scarso flusso urinario: stenosi o anche altre cause? Uretrotomia o uretroplastica?
Salve, sono un po' tra l'impaurito e lo scoraggiato perchè ho subito nell'arco degli ultimi 6 anni tre interventi di uretrotomia per stenosi uretrali che si ripresentano periodicamente, causandomi problemi urinari e sessuali, flusso inconsistente, urgenza improvvisa di urinare, bisogno di alzarmi durante la notte, bruciore, fastidio dopo rapporti sessuali o in rapporti prolungati, ipersensibilità al glande.
Essendo alla terza uretrotomia ed essendosi ripresentati i problemi urinari per la quarta volta, ho contattato un chirurgo specializzato in uretroplastica.
Il problema è che la sintomatologia è variabile, sono state rilevate stenosi multiple in area peniena prossimale, ma il chirurgo mi ha detto che la radiografia dell'uretra non sembra evidenziare una stenosi così severa da giustificare un'uretroplastica.
La flussometria, 20 giorni dopo la cistografia invece, evidenzia una situazione pessima, con ristagno di urina e tempi di svuotamento superiori ai quattro minuti.
Il chirurgo mi ha fatto notare quanto l'intervento sia delicato e non vorrebbe rischiare di sottopormi ad un intervento non necessario o che si potrebbe rimandare.
Dall'ecografia di pochi mesi fa risulta un ingrossamento della prostata, ma soprattutto poco tempo prima di fare l'uretrocistografia avevo fatto un ciclo di antibiotico perchè non riuscivo più ad andare in bagno, e per un po' di tempo sono andato in bagno senza troppi problemi, ma nel giro di 20 giorni mi sono quasi bloccato nuovamente, adesso mi sforzo per andare in bagno sistematicamente.
Cosa può causare questo flusso di urina inconsistente oltre la stenosi, la quale non sarebbe così importante, la prostata, un'infezione?
Vorrei chiedere se davvero tutti questi sintomi potrebbero andar via indagando eventuali altre cause (prostata, infezioni, etc...).
Se non si dovesse trovare nessuna causa e la sintomatologia dovesse persistere, avrebbe senso una quarta uretrotomia o dovrei necessariamente fare l'uretroplastica?
Ho riflettuto, dopo l'ultima uretrotomia per un anno circa ho avuto un flusso accettabile, poi ho avuto alti e bassi, ma non è mai tornato a livelli accettabili.
Già soffro di qualche problema di erezione, in questo periodo forse causato anche da un farmaco antiepilettico (Tolep 300), ma dovuto anche a dolore che provo da tempo immemore sia in rapporti penetrativi che nel sesso orale quando non sia praticato con molta delicatezza.
Speravo di procedere verso l'uretroplastica per iniziare a mettere ordine e capire cosa possa provocare questa ipersensibilità del glande ed i fastidi sessuali, ma con un'eventuale uretroplastica temo di andare incontro ad altri problemi, in particolare ho capito che nel caso in cui non si potesse procedere all'innesto di un tratto nuovo di uretra nuovo e si dovesse procedere con una anastomosi, potrei andare incontro a problemi sessuali permanenti, perdendo ogni speranza di risolvere quelli attuali.
Oggi parlerò anche col medico di famiglia.
Essendo alla terza uretrotomia ed essendosi ripresentati i problemi urinari per la quarta volta, ho contattato un chirurgo specializzato in uretroplastica.
Il problema è che la sintomatologia è variabile, sono state rilevate stenosi multiple in area peniena prossimale, ma il chirurgo mi ha detto che la radiografia dell'uretra non sembra evidenziare una stenosi così severa da giustificare un'uretroplastica.
La flussometria, 20 giorni dopo la cistografia invece, evidenzia una situazione pessima, con ristagno di urina e tempi di svuotamento superiori ai quattro minuti.
Il chirurgo mi ha fatto notare quanto l'intervento sia delicato e non vorrebbe rischiare di sottopormi ad un intervento non necessario o che si potrebbe rimandare.
Dall'ecografia di pochi mesi fa risulta un ingrossamento della prostata, ma soprattutto poco tempo prima di fare l'uretrocistografia avevo fatto un ciclo di antibiotico perchè non riuscivo più ad andare in bagno, e per un po' di tempo sono andato in bagno senza troppi problemi, ma nel giro di 20 giorni mi sono quasi bloccato nuovamente, adesso mi sforzo per andare in bagno sistematicamente.
Cosa può causare questo flusso di urina inconsistente oltre la stenosi, la quale non sarebbe così importante, la prostata, un'infezione?
Vorrei chiedere se davvero tutti questi sintomi potrebbero andar via indagando eventuali altre cause (prostata, infezioni, etc...).
Se non si dovesse trovare nessuna causa e la sintomatologia dovesse persistere, avrebbe senso una quarta uretrotomia o dovrei necessariamente fare l'uretroplastica?
Ho riflettuto, dopo l'ultima uretrotomia per un anno circa ho avuto un flusso accettabile, poi ho avuto alti e bassi, ma non è mai tornato a livelli accettabili.
Già soffro di qualche problema di erezione, in questo periodo forse causato anche da un farmaco antiepilettico (Tolep 300), ma dovuto anche a dolore che provo da tempo immemore sia in rapporti penetrativi che nel sesso orale quando non sia praticato con molta delicatezza.
Speravo di procedere verso l'uretroplastica per iniziare a mettere ordine e capire cosa possa provocare questa ipersensibilità del glande ed i fastidi sessuali, ma con un'eventuale uretroplastica temo di andare incontro ad altri problemi, in particolare ho capito che nel caso in cui non si potesse procedere all'innesto di un tratto nuovo di uretra nuovo e si dovesse procedere con una anastomosi, potrei andare incontro a problemi sessuali permanenti, perdendo ogni speranza di risolvere quelli attuali.
Oggi parlerò anche col medico di famiglia.
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La chirurgia dell'uretra, pur essendo tutto sommato non particolarmente invasiva, è molto delicata e deve essere praticata solo da Colleghi che ne abbiano una consolidata competenza specifica. Pertanto, se lei ha già avuto modo di riferirsi ad uno di questi, poco possiamo noi aggiungere alle sue conclusioni. In particolare, quando un chirurgo ritiene che non sia opportuno operare è molto difficile pensare che non ve ne siano dei buoni motivi.
Per il resto, senz'altro le sue funzioni uro-genitali possono risentire parecchio di una funzione intestinale discutibile, diremmo che ogni attenzione diretta agli aspetti gastro-enterologici e nutrizionali non sarà certamente vana.
Per il resto, senz'altro le sue funzioni uro-genitali possono risentire parecchio di una funzione intestinale discutibile, diremmo che ogni attenzione diretta agli aspetti gastro-enterologici e nutrizionali non sarà certamente vana.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Il medico è senz'altro esperto in questioni di uretroplastica, quindi se ipotizza delle concause nella sintomatologia urologica alla luce della documentazione medica da me presentatagli, dovrò farò i dovuti approfondimenti col mio medico di famiglia ed eventualmente con uno specialista, sebbene il mio medico sia anche urologo, ed alla fine deciderò se fare una quarta uretrotomia o un'uretroplastica, ma solo alla luce di nuovi e necessari approfondimenti e parlando della questione col chirurgo. Certamente parlerò col mio medico di famiglia di un eventuale interessamento nella questione della funzione intestinale. Sicuramente non c'entra nulla, ma forse dovrei anche dirle che da piccolo soffrivo di psoriasi ed ancora oggi ce l'ho sebbene non sia molto visibile, un dermatologo se n'è accorto mentre mi visitava per altre motivazioni. Grazie per il consulto.
[#3]
Una quarta uretrotomia riterremmo sia davvero l'ipotesi meno proponibile, poiché l'ulteriore recidiva più che un rischio sarebbe una certezza.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#5]
L'indicazione dipende comunque solo dal chirurgo specificatamente competente, che mai eseguirebbe un intervento "a gentile richiesta".
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#6]
Utente
Certamente, intendevo dire che se mi fosse indicato è più probabile che mi farei coraggio e affronterei il rischio, ma certamente l'ultima parola spetta al paziente, anche perché rischi e benefici sono fattori che uno specialista sa calcolare benissimo, ma solo il paziente può dire quanto sia propenso a prendere in considerazione gli o gli altri.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 11/01/2022.
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