Ptosi renale
In seguito ad un accertamento mi e' stata diagnosticata una ptosi al rene destro con inginocchiamento del giunto e lieve dilatazione delle vie escretrici renali. Al momento mi e' stato detto che dovremo soltanto controllare la situazione nel tempo. Io ho fatto qualche ricerca in materia e ho letto che spesso capita dopo un forte dimagrimento ed io negli ultimi due anni ho perso circa 20 kg per una dieta passando da 95 a 75kg di peso. Ho letto che la soluzione definitiva e' un intervento chiamato nefropessi,quando e' indicato? Grazie per l'interessamento,Giuseppe.
[#1]
Gentile Utente,
con il termine di ptosi renale si intende una condizione patologica in grado di provocare l'abbassamento del rene dalla sede in cui normalmente tale organo è situato. La ptosi renale può essere considerata una situazione benigna, che seppure osservabile anche in pazienti che non hanno avuto calo ponderale, insorge con particolare frequenza dopo un rapido dimagrimento o dopo ad esempio ripetute gravidanze (infatti si evidenzia con maggior frequenza nel sesso femminile).
Sia chiaro che il rene, già in condizioni normali, presenta ha una certa mobilità. Solamente nei casi in cui tale mobilità sia eccessiva si fa diagnosi di ptosi renale. Si localizza prevalentemente a carico del rene di destra, già di per sé sottoposto a maggiori stimoli pressori dall’alto a causa della presenza del fegato. Nel determinare la discesa del rene contribuisce una particolare lassità delle strutture legamentose e fasciali che normalmente tengono l’organo nella sua sede naturale. Nei casi come quello che La riguarda, che si verificano dopo un rapido dimagrimento, la capsula adiposa che tiene fisso il rene va incontro ad una diminuzione e può essere così responsabile dell’uscita dell’organo dalla sua sede.
In genere la semplice ptosi non riveste significato patologico e richiede un intervento di correzione chirurgica soltanto quando divenga così marcata da determinare un ristagno urinario severo per “inginocchiamento” dell'uretere, oppure così marcata da dare dolore lombare. Un sintomo della ptosi renale può essere proprio il dolore fastidioso in sede lombare: a volte, passando dalla posizione orizzontale a quella eretta, il paziente può riferire la sgradevole sensazione di “qualcosa scenda dal fianco verso il basso”.
É possibile una terapia medica con l'adozione, in casi rari, di una dieta addirittura ingrassante e l'uso di panciera elastica da portare durante la giornata. In casi ben selezionati occorre procedere all'intervento chirurgico di fissazione del rene (nefropessi).
Occorre quindi, se Lei desidera un consiglio più ragionato, che ci faccia sapere il risultati degli esami strumentali cui eventualmente si è sottoposto, e che ci illustri meglio la Sua sintomatologia.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
con il termine di ptosi renale si intende una condizione patologica in grado di provocare l'abbassamento del rene dalla sede in cui normalmente tale organo è situato. La ptosi renale può essere considerata una situazione benigna, che seppure osservabile anche in pazienti che non hanno avuto calo ponderale, insorge con particolare frequenza dopo un rapido dimagrimento o dopo ad esempio ripetute gravidanze (infatti si evidenzia con maggior frequenza nel sesso femminile).
Sia chiaro che il rene, già in condizioni normali, presenta ha una certa mobilità. Solamente nei casi in cui tale mobilità sia eccessiva si fa diagnosi di ptosi renale. Si localizza prevalentemente a carico del rene di destra, già di per sé sottoposto a maggiori stimoli pressori dall’alto a causa della presenza del fegato. Nel determinare la discesa del rene contribuisce una particolare lassità delle strutture legamentose e fasciali che normalmente tengono l’organo nella sua sede naturale. Nei casi come quello che La riguarda, che si verificano dopo un rapido dimagrimento, la capsula adiposa che tiene fisso il rene va incontro ad una diminuzione e può essere così responsabile dell’uscita dell’organo dalla sua sede.
In genere la semplice ptosi non riveste significato patologico e richiede un intervento di correzione chirurgica soltanto quando divenga così marcata da determinare un ristagno urinario severo per “inginocchiamento” dell'uretere, oppure così marcata da dare dolore lombare. Un sintomo della ptosi renale può essere proprio il dolore fastidioso in sede lombare: a volte, passando dalla posizione orizzontale a quella eretta, il paziente può riferire la sgradevole sensazione di “qualcosa scenda dal fianco verso il basso”.
É possibile una terapia medica con l'adozione, in casi rari, di una dieta addirittura ingrassante e l'uso di panciera elastica da portare durante la giornata. In casi ben selezionati occorre procedere all'intervento chirurgico di fissazione del rene (nefropessi).
Occorre quindi, se Lei desidera un consiglio più ragionato, che ci faccia sapere il risultati degli esami strumentali cui eventualmente si è sottoposto, e che ci illustri meglio la Sua sintomatologia.
Affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it
[#2]
Gentile utente,
un intervento di nefropessi ideale non esiste;infatti concettualmente si vorrebbe bloccare un rene che normalmente e minimamente si muove solo con gli atti del respiro.
Per la qualcosa nelle ptosi sintomatiche, cioè che causano dolore la miglior terapia è il consiglio di riprendere un pò di peso!
un intervento di nefropessi ideale non esiste;infatti concettualmente si vorrebbe bloccare un rene che normalmente e minimamente si muove solo con gli atti del respiro.
Per la qualcosa nelle ptosi sintomatiche, cioè che causano dolore la miglior terapia è il consiglio di riprendere un pò di peso!
Dott.Roberto Mallus
[#3]
Gentile Utente,
la valutazione deve essere fatta caso per caso, in funzione della situazione anatomica e funzionale.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
la valutazione deve essere fatta caso per caso, in funzione della situazione anatomica e funzionale.
Ancora affettuosi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
[#4]
Caro lettore,
prima di pensare ad un intervento chirurgico io personalmente monitorizzerei la situazione e seguirei i consigli del collega Mallus.
Ancora un cordiale saluto.
prima di pensare ad un intervento chirurgico io personalmente monitorizzerei la situazione e seguirei i consigli del collega Mallus.
Ancora un cordiale saluto.
Giovanni Beretta M.D.
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