Pi rads 5 e gleason 8 parere su gravità situazione e tempistiche ospedaliere

Buongiorno,
chiedo gentilmente parere sulla situazione di mio padre (63 anni) , ad ottobre scorso per un rialzo per psa (5.2) viene inviato dal medico di base da un urologo per un controllo, L'urologo gli prescrive subito una RM sulla prostata, il referto della RM (22 ottobre scorso) :

Vescica ben distesa del suo contenuto urinario e a pareti regolari.

Prostata modestamente aumentata di dimensioni (DT 5.3 cm, DAP 3.6 cm, DL 5 cm) che non impronta significatamente il pavimento vescicale.

Nel contesto della porzione transizionale della ghiandola sono evidenti alcuni noduli adenomiomatosi capsulari nella componente sia ghiandolare che stromale.

Conservata la porzione periferica della prostata.
A livello della porzione periferica della ghiandola, in corrispondenza in sede medio ghiandolare e dell'apice a sinistra, è evidente formazione ipointensa in T2 del diametro trasverso massimo di 24 mm che mostra una riduzione della diffusività molecolare e che mostra potenziamento precoce dopo la somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto; la descritta formazione determina anche una minima salienza del profilo posteriore della capsula.

Normale aspetto delle vescicole seminali.

il quadro descritto è classificabile come PI-RADS 5 con verosimile infiltrazione della capsula.

Presenza di alcuni diverticoli non complicati del sigma.

Non versamento libero endo peritoneale in sede pelvica.

Assenza di linfonodi aumentati di volume a livello delle catene iliache, otturatorie e inguinale.


A seguito l'urologo chiede una biopsia mirata:

Reperti macroscopici:
due sottili frustoli grigiastri agotipici della lunghezza complessiva di cm 4.
tutto incluso.

Diagnosi:

ADENOCARCINOMA PROSTATICO del tipo acinare con punteggio secondo Gleason di 4+4 = 8.La neoplasia è presente in tutti e due i frustoli agotipici prelevati ed occupa lo 80% circa del materiale in esame.
Non si osservano infiltrazioni pari-neurali, nè invasione angio-linfatica o extra-capsulare.
Gruppo prognostico 4 sec.
ISUP 2015 / Classificazione WHO 2016.


Sono stati effettuati 11 campioni e la diagnosi riportata sopra è presente in ben 4 di essi (campioni che vanno dai 2 ai 4 cm).


L'urologo ordina di fare una pet / tac con colina dicendoci di stare assolutamente tranquilli perchè:

- Dalla RM e dalla biopsia non ci sono segni di extra-capsularità (linfonodi ok)
- il psa tutto sommato è basso e ci dice che è ottimo segnale ( ottobre 2021 5.2, novembre 2021 4.8, dicembre 4.77)

Alla luce di quanto riportato:

- L'urologo ha ragione o è solamente una strategia per farci stare tanquilli?

- La pet è fissata per il 10 gennaio in un centro privato o per il 24 gennaio in un noto ospedale di Roma, lui vorrebbe andare in ospedale: 15 gg possono cambiare la prognosi in questo caso?

Dal 22 ottobre la RM al 24 gennaio la pet, 3 mesi : sono tempistiche accettabili per simili patologie?

Grazie infinite per la vostra attenzione e risposte.
[#1]
Dr. Alessandro Sciarra Urologo 616 36
Buongiorno,
parliamo di un tumore prostatico aggressivo (Gleason 8) e con rapida capacita' di crescita anche fuori e lontano dalla prostata.
E' giusto eseguire quindi una PET TC con colina o PSMA per vedere se ci sono segni di interessamento a distanza da parte della neoplasia.
Prima della risposta di questo esame fare previsioni sullo stato della neoplasia non e' consigliabile.
Sicuramente non bisogna perdere tempo. Nel caso in cui la pet risultasse negativa, considerando un eta' inferiore a 70 anni e' consigliabile procedere ad una asportazione chirurgica totale della prostata con intervento di prostatectomia radicale e linfadenectomia estesa . Anche se la PET risultasse negativa per localizzazioni extraprostatiche, una neoplasia Gleason 8 ha la capacita' di presentare cellule tumorali circolanti nelle vie linfatiche ed ematiche non visibili con la PET e puo' essere possibile che dopo intervento siano necessarie altre terapia ( radioterapia, terapie mediche).
Nel caso in cui fossero presenti altre localizzazioni a distanza della neoplasia alla PET, allora l'intervento chirurgico non sarebbe indicato ma in base alla sede e numero si dovrà' scegliere una terapia sistemica adeguata fra le diverse attualmente disponibili associata o no a radioterapia esterna. Anche in questo caso le recenti modifiche nella gestione delle terapie sistemiche permette un controllo della malattia in molti casi con risultati molto buoni

Un cordiale saluto

Prof Alessandro Sciarra

Prof. Alessandro Sciarra
Prof I fascia Universita' Sapienza di Roma
Specialista in Urologia-Chirurgia Robotica
alessandro.sciarra@uniroma1.it

[#2]
Utente
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta e la sincerità.

Quindi ci stanno prendendo "in giro" tra virgolette : l'urologo è tranquillo , l'urologo dell'ospedale è tranquillo dicendo che la pet và bene il 24 gennaio non vi è alcuna fretta.

Capisco che una previsione certa è impossibile ma sulla base di quello che sappiamo il valore del psa basso e la risposta della RM che esclude interessamenti delle vescicole e dei linfonodi possibile che non ci diano una possibile indicazione ?
Quindi mi sta dicendo che 15 gg possono cambiare le carte in tavola corretto ?

Grazie ancora.
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