Manovre endoscopiche e induratio penis
1) se tali manovre possono far ripresentare la malattia (induratio penis plastica);
2) E’ possibile ipotizzare quale sia stata la dinamica che abbia potuto provocare la malattia nella circostanza specifica?
O tale circostanza è stata la ciliegina di una problematica sottostante, come traumi preesistenti? (anni addietro, molto prima che mi operassi, nel fare sesso, nella posizione uomo sotto donna sopra, dopo un po’ dovevo fermarmi per il forte dolore alla base del pene;
3) Il giorno che devo eseguire l'urodinamica devo sospendere i farmaci che assumo (Omnic e Mictonorm 30mg)
Cordialmente
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
1) se in riferimento alla cistoscopia eseguita nel 2020, a meno che quei piccoli gettoni di ipertrofia non siano aumentati, il flusso debole e/o allungato può dipendere da pressioni troppo forti all'interno della vescica che fanno si che la stessa si comporti come fosse distesa al massimo facendomi urinare male? o da vescica da sforzo che si sta ulteriormente sfiancandosi? Con il rischio che vada incontro a cataterismo vescicale?
2) se la causa di questo flusso debole e/o allungato dipendesse da una vescica da sforzo assumendo il mictonorm, anche se affiancato da Omnic, sfiancherei più velocemente la vescica? Se non assumo il mictonorm noto un flusso migliore ma diminuisce la capacità vescicale e avverto bruciori uretrali (non sempre, pura coincidenza?) che spariscono nell’atto della minzione;
3) il residuo vescicale a l’ecografia, almeno fino al 2020 risulta quasi sempre assente, anche se io dopo aver urinato (da seduto quando sono in casa) verso la fine della minzione uso un po’ il torchio addominale e se spingo come per dover defecare fuoriesce altra urina. Quindi, come mai all’ecografia il residuo risulta quasi sempre assente? Da precisare che anche subito dopo l’intervento, usavo verso la fine della minzione il torchio addominale e se spingevo come per defecare fuoriuscita di urina.
Cordialmente.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Cordialmente
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Vorrei chiedere:
1) questa è la seconda volta che il catetere non si riesce a farlo entrare in vescica (nel 2020 e oggi sempre con lo stesso urologo, anni addietro anche con lo stesso urologo nessun problema anche quando facevo settimanalmente installazioni endovescicali per sospetta cistite interstiziale). Non sono teso, anzi molto rilassato durante l’inserimento del catetere. Nel 2020 eseguii la cistoscopia negativa per stenosi o ostruzione. Per cui chiedo se la cistoscopia è l’esame dirimente per escludere stenosi o ostruzioni? o ci può essere qualcosa al collo vescicale che sfugge alla cistoscopia? Tipo uno spasmo per qualche problema infiammatorio o altra causa?
2) Come è possibile che a differenza di mesi possano risultare ecografie così differenti, l’attuale del 11/1/2022 come riportata nel referto sopra esposto e quella del 13/5/2021 eseguita da un altro urologo: vescica a pareti ispessite, contenuto ecoprivo senza vegetazioni endoluminali; piccolo diverticolo della parete laterale destra; impronta prostatica sul fondo da ipertrofia con segni di pregressa TURP; residuo post-minzionale assente.
3) Da quando esposto è consigliabile eseguire anche una cistoscopia? Nel caso affermativo quale esame è consigliabile eseguire per primo L’urodinamica o la cistoscopia?
4) Dalla sua replica n.6 mi ero tranquillizzato, ma oggi solo con l’inserimento di un catetere n.12 i bruciori uretrali e i sintomi irritativi sono peggiorati, si è presentato anche un dolore per fortuna non forte alla base del pene e in un momento di urgenza ho avuto una fuga di urina, per cui penso già all’urodinamica e soprattutto se devo eseguire la cistoscopia , anche se è quella flessibile.
Cordialmente
No, non è ragionevolmente possibile, sebbene in casi particolari o dubbi noi riteniamo opportuno eseguire l'indagine con lo strumento rigido, ovviamente in anestesia.
L'ecografia è un accertamento di diagnostica per immagini la cui competenza specifica è dello specialista in radiologia. L'urologo esegue l'ecografia come supporto a procedure operative (es. biopsie, trattamento di calcoli, ecc.) ma noi siamo fermamente convinti che una buona ecografia diagnostica debba essere eseguita solo dal radiologo. Comunque si tratta di un accertamento dinamico la cui interpretazione è possibile solo a chi la sta eseguendo in quel momento, non vi è alcuna possibilità di valutazione a posteriori (come altri esami radiologici, TAC, ecc.) pertanto bisogna avere necessaiamente fiducia nel referto. Questo può essere condizionato da molti fattori, come l'esperienza dell'operatore, l'affidabilità dell'apparecchio utilizzato ed altro. In conclusione, l'ecografia è un esame che va sempre rapportato alla storia del paziente ed a quanto rilevato alla visita, formalizzarsi sui millimetri in più od in meno è sempre vano.
Se proprio ritenuta indispensabile, forse è meglo ripetere prima la cistoscopia.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Paolo Piana
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