Sospetto calcolo vie urinarie

Buonasera.

Il 25 dicembre mi sono recata in pronto soccorso per dolore addominale in basso a destra che si irradia anche nel rene e nel tratto tra rene e basso ventre a destra.
Effettuate radiografia ed ecografia addome, scoperti calcoli alla colecisti, che quindi è da operare, ma si presume che ciò sia scollegato dai sintomi per cui mi ero recata in ospedale.
Vengo dimessa con diagnosi di intestino teso e aria nella pancia.
Idem il 26 e il 27 (ci sono tornata perché i dolori aumentavano ed era comparsa qualche linea di febbre).
Esami del sangue effettuati per tutti e tre gli accessi in pronto soccorso, nessun indice di infiammazione nè di infezione, ma sangue nelle urine.

Il medico di base mi visita il 28 e pensa che i dolori possano essere dovuti ad infiammazione appendice (non da operare) e mi prescrive ciproxin 500 mg per 2 settimane.
Vado in visita anche dall'urologo, mi prescrive tac che ha già potuto visionare lavorando in ospedale, e mi ha prescritto prednisone 25 mg per 5 giorni, tamsulosina 0, 4 mg per 10 giornj, tachidol per 5 giorni, perché ha visto un calcolo che sembrerebbe essere proprio nelle vie urinarie (non ho ancora il referto definitivo è la tac era senza contrasto).

Si possono assumere contemporaneamente ciproxin, prednisone, tamsulosina e tachidol oppure, visto che non ci dovrebbe essere alcuna infezione in corso, meglio non prendere il ciproxin?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La comparsa di febbre giustifica la assunzione dell'antibiotico. Il fatto che le sia stata consigliata una terapia cosiddetta "espulsiva" (tamsulosina + corticone) ci fa presumere che sia sato rilevato un piccolo calcolo del tratto terminale dell'uretere, unicaa condizione in cui si può presumenre che questa terapia sia significativamente efficace. Se però nei prossimi giorni i disturbi fossero ancora cospicui, bisognerà pensare ad una soluzione operativa più rapda.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Dottore. Le chiedo due chiarimenti:
All'incirca dopo quanti giorni dovrei recarmi nuovamente al pronto soccorso, se non passasse il dolore? Allora non ci sono indicazioni nell'assunzione di cortisone + antibiotico + antidolorifico + tamsulosina insieme?
Preciso che la terapia espulsiva la inizio da oggi, mentre come antibiotico ho già preso una scatola di cefixoral da 5 compresse (finita ieri sera), prescrittami da un medico del pronto soccorso per presunta infezione alle vie urinarie, quindi da oggi inizierei il ciproxin.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Vi sono indicazioni ad associare i tre farmaci, ma si tratta di indicazioni molto precise e non generiche, basate sulla realtà del suo caso, che noi conosciamo solo molto sommariamente, in particolare per quanto riguarda le dimensioni e la posizione del calcolo.
L'assunzione dell'antibiotico sarebbe giustificata se lei ha attualmente febbre (anche lieve), se così non è ed ha già seguito una terapia antibiotica, le indicazioni non sarebbero così stringenti, l'antibiotico non aiuta nell'espulsione del calcolo.
Per il resto si presume che la terapia espulsiva debba essere efficace entro 10-15 giorni, ovviamente posto che nel frattempo non si manifestino dolori importanti od altre complicazioni.
Se questo accade (es. coliche ripetute) non è il caso di indugiare ed è opportuno passare alla risoluzione endoscopica del caso, che presso strutture qualificate può avvenire anche in urgenza.
Raccogliere materialmente il calcolo dalle urine è l'unica condizione per poter considerare risolta la situazione, questo avviene realisticamente solo in una parte dei casi. Pertanto, anche nella migliore delle ipotesi è indispensabile ripetere una ecografia dopo 3-4 settimane, anche se i disturbi si fossero risolti completamente nel frattempo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it