Dolore al rene 10 gg dopo scleroembolizzazione varicocele

Buongiorno e buone feste,
In data 14/12 ho subìto in ssn intervento di scleroembolizzazione varicocele sx: angiografia, mezzo di contrasto, radiologo interventista, accesso dal braccio dx, non so quale sostanza sclerosante, esito positivo, intervento riuscito, dolore al rene sx (normale mi si è detto) poi svanito in mezz’oretta, un paio d’ore di osservazione, poi a casa.
Leggo: 15gg di riposo e astinenza.

Io sono rimasto praticamente a letto per 3gg, poi piano piano sono tornato a vita normale, avendo cura di non sollevare pesi o fare sforzi eccessivi né attività fisica o sessuale.
Tutto proseguendo bene, dolori iniziali via via scemando, ed ecco che al 10 giorno siamo a Natale.
A Natale si mangia.

24 cena abbuffata, 25 pranzo e cena abbuffata, 26, Santo Stefano e domenica nonché 12 gg dopo intervento, pure pranzo abbuffata.

Il 26 pomeriggio mi è tornato il dolore al rene sx, simile a quello della prima mezz’ora dopo l’intervento.
Gonfiore totale addominale, costipazione, ma soprattutto questo dolore che si localizza al fianco e alla schiena ed è costante e debilitante.
Morale della favola, 26 cena digiuno e vado di corpo e assumo carbone vegetale e tisane di camomilla, 27 solo pane e acqua e una banana e un kiwi.
Oggi, 14 giorno di riposo, il dolore persiste, ma molto, molto più lieve.
Vado di corpo.
E prediligo té verde e frutta.
Insomma:
Questo dolore può essere collegato all’intervento di 10 giorni fa, o è solo legato agli sfarzi natalizi e l’abuso alimentare di cui si nutre la società del consumo?
Se fosse collegato alla vena renale?
mi dovrei preoccupare che ancora persiste?
Ringrazio anticipatamente per il Vostro Lavoro, e per ogni risposta.
Grazie.
Buona giornata e Auguri.
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Dr. Emilio Italiano Urologo, Andrologo, Sessuologo 78 1
Gentile Utente
Dalla sua ben precisa anamnesi dei giorni seguenti alla sclerombolizzazione escludo qualsiasi correlazione con l’intervento.

Le auguro un Buon 2022 rammentandole che per una buona qualità del seme oltre alla correzione del varicocele è importante un corretto stile di vita con una corretta alimentazione e una regolare attività fisica.

Dr. EMILIO ITALIANO
Specialista Urologia-Andrologia-Sessuologia- PALERMO
http://www.emilioitaliano.it

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo dottore la ringrazio molto per la sua risposta.
Torno qui ad aggiornare la situazione.
In effetti il forte dolore al fianco risulterebbe associabile alla forte mangiata natalizia, in quanto non si è più ripresentato di tale entità.
Eppure permane, ad un mese dall’intervento, un fastidio in zona rene sinistro, amplificato da particolari posture notturne, particolari eccessi alimentari, o in giornate particolarmente stancanti.
Per quanto riguarda la causa del ricorrere all’intervento di varicocele, aggiungo che si trattava di un fastidio all’interno coscia e che si diramava alla coscia anteriore vicino al ginocchio e a volte raggiungeva il polpaccio sempre dalla parte interna. Mentre la valutazione dello spermiogramma e dell’urinocoltura era negativa. (Nel senso tutto ok, fertilità ok, no segni di infezione).
Allora mi convinsi a sottopormi all’intervento, ma mi fu detto che questi sintomi potevano più propriamente essere afferibili a sciatalgia o sofferenza lombo-sacrale. Per cui avrei dovuto fare una rx della colonna lombo sacrale e così ho fatto ora, a circa un mese dalla scleroembolizzazione. Da questa rx si evince un’immagine radiopaca lineariforme e ramificata per cui avrei voluto allegare fotografia, ma non riesco, tuttavia sembra proprio un vaso sanguigno, più chiaro sullo sfondo scuro, che dall’inguine sinistro(altezza S1) sale ramificandosi verso il rene sinistro raggiungendo anche L3 e L1.
Ora la situazione è che il fastidio primordiale che mi convinse a risolvere il varicocele c’è ancora: mi tira la gamba quando vado di corpo o durante l’attività sessuale, soprattutto in concomitanza coll’eiaculazione. E in più c’è questa sensazione fastidiosa al fianco sinistro apparentemente in corrispondenza dell’immagine misteriosa nell’rx.
Domande:
Non emergendo nulla nella rx come evidente causa della sciatalgia, i miei sintomi possono dipendere effettivamente dallo stato infiammatorio legato al varicocele ai tempi e ora ancora alla non completa sua risoluzione?
È questo il normale decorso: ci si aspetta ad un mese di distanza di avere ancora quest’immagine radiografica, supponendo che si tratti effettivamente della vena medicata?
Grazie per la pazienza, cordiali saluti, il vostro paziente.