Pus dal pene

Buongiorno,
ad agosto ho avuto vari rapporti sessuali non protetti (orali e anali) con il mio ragazzo a seguito dei quali ho rilevato presenza di pus e bruciore, problemi che ho risolto con levofloxacina.
Il problema da agosto si è ripresentato alle due volte, di cui una in corso.

Quello che chiedo è: potrebbe avere lui qualche infezione non curata?
Oppure potrebbe non avere nulla e sono io che comunque prendo queste infezioni?
E soprattutto si può ogni volta che si ripresenta il problema prendere sempre il levofloxacina, dato che la monuril non mi ok fa effetto?


Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La contaminazione in seguito al tipo di attività sessuale che ci descrive più che un rischio è praticamente una certezza, non è però detto che si manifesti sempre una patologia attiva. D'ogni modo, le uretriti batteriche possono cronicizzarsi e sviluppare il tipico andamento oscillante di tutti i disturbi delle basse vie urinarie. Assumere antibiotici in modo empirico è errato e può essere controproducente. E' quindi il caso di eseguire degli accertamenti in modo da definire il tipo di betteri presenti e, se necessario, procedere ad una terapia mirata. Le consigliamo pertanto di eseguire la ricerca PCR sulle urine del primo getto dei batteri posibilmente coinvolti nelle uretriti (gonococco, clamidia, ureaplasma, batteri comuni, ecc.). Se vi è una secrezione evidente ed abbondante si può anche eseguire un classico tampone uretrale, anche se questo non ha sensibilità e specificità pari alla ricerca PCR.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
La ringrazio.
Quello che però mi chiedo è:
a) il fatto che io prenda queste infezioni batteriche presuppone necessariamente che le abbia lui o si possono prendere anche a prescindere dal fatto che l'altro le abbia a sua volta?
b) queste infezioni si prendono per via dei rapporti anali, orali o di entrambi?
c) c'è una qualche cura volta a prevenire queste infezioni? Ne va della possibilità stessa di avere rapporti con il partner.
Grazie
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Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Aggiungo, oltre a quanto richiesto, che l'infezione presa adesso è andata via con l'utilizzo di Monuril (2 bustine) nell'arco di tre giorni.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Porsi delle domande ci pare assolutamente vano, i rapporti vanno sempre e comunque protetti con il preservativo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Sì, ma un rapporto orale con il preservativo sarebbe assurdo.
Inoltre, seguendo questo principio, nessuno procreerebbe figli.
Le domande poste hanno un senso perché se l'infezione che prendo io presuppone necessariamente che ce l'abbia a sua volta l'altro allora è l'altra persona che dovrebbe curare l'infezione per evitare poi di attaccarla a me; se invece la contrazione dell'infezione prescinde dalla sussistenza di una infezione altrui allora il precedente discorso viene a cadere.
Così come è sensata la domanda sull'esistenza di rimedi che possano prevenire la contrazione di infezioni (ad. es. leggevo del succo di mirtillo).
Ed è sensata anche la domanda volta a capire se queste infezioni si prendono solo per rapporti anali o orali perché questo mi consentirebbe di limitare gli uni o gli altri rapporti.
Ripropongo, pertanto, le domande che le ho posto, ringrandola anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Sì, ma un rapporto orale con il preservativo sarebbe assurdo.

Questa è una sua opinione. Per via orale magari non vengono trasmessi i comuni batteri intestinali, ma possono essere reciprocamente trasmessi altri patògeni altrettanto pericolosi, non ultimi i virus HPV che hanno un chiaro ruolo nella genesi di tumori genitali e della gola.

Inoltre, seguendo questo principio, nessuno procreerebbe figli.

Si presume che in un rapporto stabile di coppia eterosessuale i rischi di contaminazione repciproca siano ridotti, sebbene mai azzerati.

... leggevo del succo di mirtillo

Gli integratori contenenti i derivati sintetici del mirtillo vengono utilizzati come palliativi per la prevenzione delle recidive della cistite femminile. Il loro ruolo nel maschio è ancora più vago e ben difficilmente dimostrabile. Nel maschio adulto la vera cistite è rarissima, i disturbi delle basse vie urinarie sono quasi esclusivamente legati alla prostata ed all'uretra..

Ovviamente i raporti più a rischio sono quelli anali, che se condotti senza protezione - come abbiamo già scritto - portano sostanzialmente alla certezza di una contaminazione, mentre è probabile (anche se non certo) lo sviluppo di una patologia.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
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Attivo dal 2021 al 2022
Ex utente
Ok, la ringrazio per la risposta, è stato esaustivo.