Tampone uretrale, urino e spermiocoltura in sospetta prostatite
Buongiorno dottori, lo scorso Luglio mi sono recato dal medico curante con i seguenti sintomi: dolore/fastidio intorno alla base del pene e lungo il condotto uretrale (dal perineo in su), con minzioni più frequenti e brevi e sintomo di lieve bruciore uretrale, sensazione di pesantezza e dolore/fastidio vescicale, perianale e anale.
Mi è stato prescritta la levofloxacina e dopo 5 giorni i sintomi sono scomparsi.
Mi sono recato comunque dall’urologo per una visita, in assenza di sintomi, che ha diagnosticato l’episodio come prostatite, evidenziando una vescica ben svuotata e la prostata nei limiti e prescrivendo urinocoltura e spermiocultura, (eseguita dopo 10 giorni dall’ultima dose di antibiotco assunto) con ricerca di germi comuni e miceti, Mycoplasma, Clamidia, Ureaplasma e Gardnerella, tutti risultati negativi.
Nei mesi a seguire gli stessi fastidi si sono ripresentati con intensità minore ma in maniera ciclica (circa una volta ogni 40 giorni), la durata è stata di circa una settimana e si sono attutiti con l’utilizzo di un paio di supposte di Myctalase (prescritte dall’urologo).
All’ennesimo episodio di fastidi, nonostante l’utilizzo delle supposte, in assenza di risposta terapeutica ho rifatto visita da un urologo diverso che ha confermato la diagnosi precedente (ipotizzando però anche una probabile uretrite) ed evidenziando gli stessi valori ecografici.
Quest’ultimo oltre a prescrivermi integratori a base di serenoa e bromelina, mi ha anche prescritto un ciclo di ciprofloxacina 500mg x 2, ma al quinto giorno i sintomi sono rimasti i medesimi, senza segni di miglioramento, anzi con un aumento del dolore e della sensazione di pesantezza vescicale, perianale ed anale.
Ricontattato, l’urologo mi ha detto di sospendere l’antibiotico ed eseguire dopo 6 giorni tampone uretrale, ed esame colturale di urine e sperma.
Considerato che 6 mesi fa gli esami precedenti erano già negativi per Mycoplasma, Clamidia, Ureaplasma e Gardnerella, consigliate comunque nuovamente la loro ricerca specifica nei tre campioni o questa è da riservare al solo tampone uretrale (precedentemente non fatto) riservando dunque all’urinocoltura e spermiocoltura la semplice ricerca di batteri e miceti?
Indicate altre ricerche specifiche o altri esami da eseguire?
Grazie mille
Mi è stato prescritta la levofloxacina e dopo 5 giorni i sintomi sono scomparsi.
Mi sono recato comunque dall’urologo per una visita, in assenza di sintomi, che ha diagnosticato l’episodio come prostatite, evidenziando una vescica ben svuotata e la prostata nei limiti e prescrivendo urinocoltura e spermiocultura, (eseguita dopo 10 giorni dall’ultima dose di antibiotco assunto) con ricerca di germi comuni e miceti, Mycoplasma, Clamidia, Ureaplasma e Gardnerella, tutti risultati negativi.
Nei mesi a seguire gli stessi fastidi si sono ripresentati con intensità minore ma in maniera ciclica (circa una volta ogni 40 giorni), la durata è stata di circa una settimana e si sono attutiti con l’utilizzo di un paio di supposte di Myctalase (prescritte dall’urologo).
All’ennesimo episodio di fastidi, nonostante l’utilizzo delle supposte, in assenza di risposta terapeutica ho rifatto visita da un urologo diverso che ha confermato la diagnosi precedente (ipotizzando però anche una probabile uretrite) ed evidenziando gli stessi valori ecografici.
Quest’ultimo oltre a prescrivermi integratori a base di serenoa e bromelina, mi ha anche prescritto un ciclo di ciprofloxacina 500mg x 2, ma al quinto giorno i sintomi sono rimasti i medesimi, senza segni di miglioramento, anzi con un aumento del dolore e della sensazione di pesantezza vescicale, perianale ed anale.
Ricontattato, l’urologo mi ha detto di sospendere l’antibiotico ed eseguire dopo 6 giorni tampone uretrale, ed esame colturale di urine e sperma.
Considerato che 6 mesi fa gli esami precedenti erano già negativi per Mycoplasma, Clamidia, Ureaplasma e Gardnerella, consigliate comunque nuovamente la loro ricerca specifica nei tre campioni o questa è da riservare al solo tampone uretrale (precedentemente non fatto) riservando dunque all’urinocoltura e spermiocoltura la semplice ricerca di batteri e miceti?
Indicate altre ricerche specifiche o altri esami da eseguire?
Grazie mille
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Oggigiorno l'esame più sensibile è la ricerca PCR dei batteri in questione sulle urine del primo getto. Questa è molto più precisa del tampone uretrale che, specie se eseguito "a secco" in assenza di evidente secrezione uretrale spesso porta a risultati equivoci e difficilmente interpretabili. D'altro canto i suoi disturbi ciclici paiono abbastanza tipici per una prostatite a decorso prolungato, molto probabilmente ormai sgancita dalla causa infettiva, vista la assai prevedibile inefficacia dell'antibiotico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 21/12/2021.
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