Confronto carcinoma uroteliale papillare di alto grado

Buongiorno,
Parto dal fatto che la mia non vuol essere una caccia alle streghe, ma vorrei esporre un caso per capire meglio e con la speranza che possa essere motivo di pace e crescita.

21-05-2021 è stata eseguita una endoscopia urologica, senza biopsia per ridotta tolleranza all’esame.
Uretra regolare, sfintere integro, discreta IPB, collo vescicale ampio.
Mucosa vescicale mal esplorabile per ridotta tolleranza all’esame, ridotta capacità e torbidità del messo.

Presenza di grossolana neoplasia solida della parete postero-laterale sinistra.

Ostii ureterali non visualizzati.

08-07-2021 è stato sottoposto a TURB stadiante di obiquitarie lesioni solido papillari della vescica.

28-07-2021 referto istologico: carcinoma uroteliale papillare di alto grado, con ampie zone necrotiche, con microfocolaio di infiltrazione del connettivo sottoepiteliale.

Presente piccolo tratto di tessuto muscolare indenne da lesioni.

È stato accettato e messo in lista per intervento di cistectomia radicale.

11-08-2021 emoraggia con coagoli grandi quanto un pugno di una mano.
Creatinina 15.

Ricoverato in ps per ematuria e IRA conidronefrosi bilaterale in paziente con noto Ca vescicale di aspetto solido infiltrante, istologico pT1 HG.

La Te stadiante segnala aspetto infiltrativo della neoformazione vescicale.
È stato sottoposto a nefrostomie bilaterali e posizionamento di catetere vescicale.

27-08-2021 è stato sottoposto a cistectomia radicale e confezionamento di ureterocutaneostomia bilaterale in fossa iliaca dx, per la presenza di una voluminosa massa coinvolgente il colon destro e traverso è stato sottoposto ad emicolectomia allargata destra con anastomosi latero-laterale ileo colica.

04-10-2021 referto istologico: Carcinoma uroteliale di alto grado infiltrante la parete muscolare ed il tessuto adiposo perivescicale con diffuso interessamento dei margini circonferenziali.
Presente invasione vascolare.
Presente infiltrazione neoplastica perineurale.
Margini di resezione uretrale indenne.
Ureteri infiltrati dalla neoplasia La neoplasia infiltra la prostata e si estende al tessuto periprostatico con margini positivi Prostata Presenza di carcinoma prostatico GS 6 di 9 mm intraprostatico Carcinoma uroteliale di alto grado infiltrante la parete muscolare del colon e del tessuto adiposo pericolico La neoplasia affiora su superficie peritoneale Omento indenne da lesioni neoplastiche Linfonodi (n5) indenni da lesioni neoplastiche pT4b pN0 M1 b.
Consiglio visita oncologica.

Ha eseguto una tac ha vi che mostrava intestino e stomaco compromessi.

Mio padre è morto il primo di novembre, dopo 3 settimane nuovamente in ospedale (con sondino) e una in hospice per accompagnamento.

Chi ha visto le sue carte mi ha guardato con occhi sbarrati esclamando "non avete nemmeno fatto in tempo a capire".
La mia domanda sorge spontanea, consapevole che senza istologici non si poteva fare terapie e che i tempi sono stati rapidi: se si fosse riusciti a fare la biopsia a fine maggio poteva salvarsi?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Dal nostro punto di vita certamente no. Si è purtroppo trattato di un tumore avanzatissimo che, per quanto aggressivo possa essere stato, ha sicuramente impiegato parecchio tempo a svilupparsi, tanto quanto basta a rendere soli due mesi ininfluenti sul peggioramento della prognosi.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
I dottori dell'hospice, il primario di gastroenterologia, il primario di medicina interna, l'oncologo che lo hanno visitato e visto la sua cartella mi hanno detto la medesima frase "non avete nemmeno fatto in tempo a capire".
Mi hanno detto che il suo caso è stato un caso raro, che è passato da un primo stadio ad un quarto saltando gli altri. Premesso che lui i primi sintomi ha iniziato ad averli a fine marzo, poi le prime perdite in aprile e ci son state analisi ed eco, poi cistoscopia a pagamento a fine maggio (non c'era verso prima a pagamento) e il resto è quanto scritto sopra. Ricordo come se fosse ieri chi mi diceva "alla peggio si toglie la vescica". I tempi sono stati celeri e ricordo quando di martedì parlai con il primario di urologia e mi disse "il caso di suo padre è importante ma non drammatico, per drammatico intendo quando la vescica si fonde con il resto" e poi la sua chiamata il venerdì con una voce profondamente avvilita, che non si aspettava di trovare quello che ha trovato e per chiedermi il consenso insieme al chirurgo ad intervenire sulla seconda massa. Ed è stato molto bravo perchè prima di chiudere è andato a controllare l'alto retto trovando un'altra grande massa. La mia davvero non vuole essere una ricerca di chi ha sbagliato, si muore di cancro al seno comunque, anche se ci sono terapie e visite preventive avanzate. Così come è successo a mio padre, chi ci era passato mi dicevano "è un intervento di routine" , poi si impara a conviverci. Anche le statistiche sono chiare, il tasso di sopravvivenza è alto. Avete avuto esperienze simili? Il paziente è riuscito a sopravvivere qualche mese? Come?
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Utente
Utente
Hanno avuto mille occhi di riguardo per lui. La mia davvero non vuole essere una caccia alle streghe, Chi ci è passato mi diceva "è un intervento di routine" , poi si impara a conviverci. Anche le statistiche sono chiare, il tasso di sopravvivenza è alto. Ma per mio padre purtroppo non è stato così. Lui aveva bcpo di grado severo e bronchiactesie e non aveva mai fumato (e io come figlia ho ereditato i suoi polmoni con arricchimento di enfisema bilaterale bolloso e a seguire un pnx spontaneo mentre stavo guidando) . Ha manifestato la tbc (era un insegnante, positivo alla tubercolosi come molti della sua età e a lui si è attivata) e io son l'unica che l'ha contratta in modo pesante con caverna di 5 cm. Potrei stare ad elencare per ore quanti "imprevisti" di salute ci sono stati. Probabilmente questa etichetta di "Calimero" è ben salda nella nostra famiglia. Questa volta però non erano solo "imprevisti" di salute "rognosi", la mia quercia, il Maestro di scuola elementare si è spezzato definitivamente.....
Forse ad avere la certezza che le cose sarebbero andate così, non avremmo affrontato la cistectomia radicale. Morto per morto sarebbe stato felice a casa. Avrei aperto un mutuo per replicare l'accompagnamento di un ospice, ma con sondino che come si toglieva vomitava bile, stomia, 2 drenaggi allo stomaco, sacca alimentazione ( che poi gli hanno tolto perchè non la reggeva più.....)non era possibile e non per un discorso economico, ma perchè dove sto io proprio non c'è. e morire di vomito fecale o soffocato anche no. Qundi secondo voi non c'erano strade o possibilità giusto? Anche perchè dall'istologico di fine luglio a quello della vescica di un mese e mezzo dopo, a meno che non si aveva la sfera di cristallo, era esploso. Era possibile capire che la strada sarebbe stata quella? A me mi devasta non essere riuscita a portarlo a casa a morire quando gliel'avevo promesso. Io che sono dell'idea che un paziente ha il sacrosanto diritto di scegliere come e dove morire. Ultima domanda....i figli devono far controlli particolari? Lato famiglia /parenti primo grado di mio padre ci son stati diversi casi di cancro colon/retto e intestino.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Entrambi i miei genitori erano Maestri di scuola elementare.
Sul caso di suo padre purtroppo non abbiamo molto da aggiungere, in pazienti anziani ci è successo più volte di affrontare situazioni del genere, talora il versante vescicale della neoplasia non è che "la punta dell'iceberg".
Nelle famiglie in cui vi sono ripetuti casi di neoplasie, anche senza fattori di rischio definiti (es. fumo, esposizioni professionali, ecc.) è opportuno avere un occhio di rigiardo in più, magari anticipando ai 40 anni quei semplici controlli di prevenzione oncologica (es. ricerca del sangue occulto nelle feci, es. urine con sedimento, nei maschi dosaggio del PSA, eccetera).
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