Buongiorno eco

Buongiorno spettabili dottori non vorrei sembravi paranoico nel porre una domanda del genere però ci provo a farla.
Vi specifico che eseguirò tutto privatamente per togliermi perlopiù questo peso mentale.
Lascerò dello spazio bianco prima e dopo il testo che sto per inserire.
Se avete poco tempo leggete pure la domanda che metto alla fine di questo paragrafo intermedio.
Quello che racconto ora non credo sia necessariamente così utile mentre la domanda vera è alla fine.
Vi ringrazio.



Dunque ho subito, tempo fa, un impatto che ha schiacciato i testicoli su una sella di una moto su una pista privata di motocross o trial non me ne intendo.
Ha risentito dell'impatto soprattutto un testicolo.
Questo testicolo quando si gonfia (per esempio eccitazione sessuale, scusate se mi permetto a dirlo) è come se andasse a tendere un taglietto interno.
Non so come altro descrivere la sensazione per lo meno.
Che sia vero o no è quello che sento quando mi fa male.
La cosa è rimasta ormai da almeno 5 mesi (attenuata).
Non ho mai più toccato il testicolo ma 3 mesi fa ho fatto una cosa.
Ho preso con la mano e fra le dita il testicolo e l'ho stretto.
Ovviamente chiunque sentirebbe dolore.
Ma l'ho sopportato e sono andato oltre con la pressione sempre con più forza.
Ad un certo punto ho sentito quella stessa sensazione, nello stesso punto che è quella a cui mi riferisco ancora oggi.
Come se ci fosse un taglietto molto interno, riesco a farmi capire?
Magari meno di 1mm ma il dolore da quell'epicentro si irradia e mi sembra impossibile capire le dimensioni con precisione tale da riportarvelo.
Comunque non mi sembra un dolore che viene dalla superficie più esterna del testicolo, questo è certo.
Il punto principale è più profondo.



È possibile che un danno (da ferita si può chiamare quindi?) non visibile all'operatore o addirittura all'eco stessa (se molto piccolo/insignificante), sia poi visibile alla RMN?
Perché la mia intenzione è fare quest'ultima e ho trovato un centro che fa tutti gli esami senza prescrizione medica.

Cordiali saluti e mi scuso per l'argomento
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Sorvoliamo sulla auto-prescizione di accertamenti o cure, che contravviene al logico rapportarsi tra paziente e medico. Anzi, ci chiediamo perché lei ponga a noi queste domande, visto che poi ha già deciso da solo come comportarsi.

D'ogni modo ...
Riteniamo inverosimile che una minima lesione testicolare possa lasciare inequivocabile segno si se dopo molti mesi. Se il trauma fosse stato consistente con danno antomico grave se ne sarebbero immediatamente avuti segni e sintomi ben più clamorosi (tumefazione, ecchimosi dello scroto, eccetera, dolore violento e persistente). La risonanza magnetica non è un'indagine che l'urologo utilizza comunemente per valutare il testicolo, la cui via di indagine più sensibile resta ancora la palpazione diretta. Il testicolo è una struttura anatomica sensiblissima, talora in grado di trasmettere dolore anche in assenza completa di qualsiasi lesione (es. irradiazione di irritazioni neurologiche lungo il funicolo spermatico). In genere un attento esame obiettivo specialistico è in grado di differenziare queeste situazioni, piuttosto frequenti.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Mi scuso per il ritardo volevo ringraziare. Cordialmente il direttore. Oggi Bell pomeriggio torno a metterle le stelle ora sono di corsa. Posso solo chiedere a fine di curiosità se la minima lesione di cui parla lei, non visibile ne ad esame clinico ne con eco può invece risultare alla rmn?
Grazie
[#3]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Chi vivrà, vedrà.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#4]
Utente
Utente
Buongiorno dottore, come le ho promesso per ringraziarla della gentilezza sono tornato a metterle le stelle. Volevo fare tre domande semplici (per lei) per mia curiosità e approfondimento.

Alla fine in questo centro medico (ho potuto scegliere al momento) ho fatto una visita con ecografia. Andrologica però, non urologica in quanto non era presente l’urologo. Ho fatto anche a lui le stesse domande, più altre. Riguardo alla possibilità di un danno visibile a rmn mi ha detto sostanzialmente quello che ha detto lei. Ossia che si può vedere come non si può vedere essendo passato anche tempo. La visita ha evidenziato un varicocele non da operare è un po’ di idrocele, sempre da non operare. Non ci sono danni ai testicoli visibile all’ecografia. Però prima di fare la visita mi sono informato un pochino su internet e anche sui consulti di questo sito. Ho detto al dott che non mi importava della fertilità in quanto ho letto proprio un suo consulto in cui diceva che basta un testicolo solo per fare tutti i figli del mondo e io il trauma l’ho subito più su uno che sull’altro. Lui però ha capito che invece mi importava e allora mi ha fatto dei discorsi un po’ lunghi ma per rispetto non l’ho fermato. Invece io volevo sapere e poi sono riuscito a chiedere alla fine della produzione endocrina: mi è stato detto che di cellule ce ne sono talmente tante che se anche ci fosse un piccolo danno poi regola l’ipofisi e ci sono tutte le altre ecc. però il discorso più lungo me l’ha fatto sulla fertilità che sinceramente non era l’argomento che mi premeva. Ho sempre un dolorino ad uno e a volte fitte. Però abbiamo controllato tutto e non è emerso niente. Le posso solo chiedere queste tre cose?

1. Se ci fosse un danno che non si vede all’eco ma alla rmn si, sarebbe un danno piccolo. In quel caso si fa qualcosa? Terapia medica/farmaci?
2. È vero quello che ha detto l’andrologo (ho capito bene quello che ha detto?) ossia che se si fosse danneggiata qualche cellula endocrina poi con la regolazione dell’ipotesi e le altre cellule, la quantità totale nel mio sangue rimane invariata? Oppure diminuisce ma non in modo clinicamente rilevante? Questo non l’ho capito perché non ho fatto in tempo a chiedere bene in quanto il lungo discorso sulla fertilità ha portato via molto tempo.
3. Gli ormoni prodotti dai testicoli vengono versati immediatamente nel sangue localmente o devono risalire nelle strutture scrotali (interne) e poi si immettono nel flusso sanguigno?
Grazie per la sua chiarezza in tutti i consulti
[#5]
Utente
Utente
Riguardo la domanda 1:
mi è stato solo detto di rifare l’eco fra due mesi anche non privatamente se ho ancora dolore. Ma l’eco non rileva niente perciò se lei mi dice che se anche la RMN rilevasse qualcosa, questo sarebbe troppo piccolo e quindi non dovrei poi fare niente, allora sono apposto così.
Comunque le domande che mi interesserebbero di più, se potesse, sono la 2 e la 3. Grazie mille dottore e buone feste/vacanze/natale
[#6]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k
Visto che lei è fin troppo meticoloso ... sappia che ...
L'urologo è uno specialista di formazione chirugica che si occupa di tutta la patologia malformativa, traumatica, infiammatoria e tumorale dell'apparato urinario in entrambe i sessi, nonché dell'apparato genitale maschile. L'andrologo propriamente detto è uno specialista di formazione medica (non chirurgica) che si occupa in particolare di disturbi funzionali dell'apparato genitale maschile (impotenza, infertilità, problemi ormonali). Vi sono poi specialisti in urologia che si occupano specificatamente di alcuni aspetti avanzati della chirurgia dell'apparato genitale maschile, ovvero la cosiddetta andrologia chirurgica. Pertanto lo specialista competente per i traumi del testicolo è solamente l'urologo, questo spiega anche perché il Collega che la ha visitata tendeva a porre l'accento su aspetti legati alla fertilità, che a lei a quanto pae interessano marginalmente.
1) Il massmo dei massimi che si può pensare di vedere è una limitatissima area di vibrosi (cicatrice) priva di quasiasi rele significato e per la quale non vi sarebbe alcun provvedimento da prendere.
2) Ovviamente il Collega andrologo ha ragione, quello è il suo terreno di caccia.
3) Vengono raccolti dal sangue venoso , che risale lungo il funicolo spermatico e poi si riunisce alla circolazione principale nella vena renale a sinistra e direttamente nella vena cava a destra (vada a vedersi i disegni anatomici).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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