Gocciolamento post-minzionale - Consiglio esami

Buongiorno,

Sono un uomo di 36 anni. Volevo chiedere un vostro parere riguardo ad un problema alle vie urinarie che mi affligge da circa 4 mesi.

Premetto che nel 2018 mi e’ stato diagnosticato il Crohn con stenosi ileocecale, ed ho fatto un’operazione di resezione (agosto 2020) perfettamente riuscita, che ha alleviato di non poco i sintomi della malattia. Da maggio sto trattando la ricomparsa dell’infiammazione con iniezioni di adalimumab (40 mg ogni due settimane) e controlli semestrali dei valori.

Fatta questa premessa, ecco i sintomi di cui soffro da circa 4 mesi in ordine temporale di comparsa:
-Gocciolamento post-minzionale, soprattutto quando faccio movimenti tipo sedermi o piegarmi (anche a distanza di 5-10 min dalla minzione)
-Verso la fine della minzione il flusso diventa piu’ debole
-Dolore basso addominale a sinistra, che però si sente solo quando sto in piedi per diversi minuti, mentre scompare da seduto o a riposo (mi rendo conto che e’ un sintomo strano, ma ho fatto diverse prove e lo stare in piedi sembra essere l’unico fattore che scatena il dolore)
-Necessità di sforzare a fine minzione per svuotare la vescica
-Macchie bianche nelle mutande miste alle macchie delle gocce di urina

Nessun dolore o bruciore prima, dopo o durante la minzione.
Nessun problema di erezione o dolore durante eiaculazione.

Il mio medico di base, ipotizzando una prostatite mi ha mandato da un urologo, il quale purtroppo non e’ stato di grande aiuto. Visita di 5 minuti netti, senza tante domande e con pochi secondi di visita dei genitali: diagnosi di debolezza dei muscoli pelvici. Nessun esame prescritto, nessun controllo della prostata, nessuna terapia. Mah.
Ora ovviamente andrò a consultare un altro urologo, ma immagino che tra vacanze di natale e le tempistiche del paese in cui mi trovo se ne parlerà per gennaio. Il mio medico di base, sapendo che sono una persona abbastanza ansiosa, si e’ reso disponibile a farmi fare degli esami in attesa di un appuntamento con un altro urologo.

Le mie domande per chi avrà la pazienza di rispondere sono:
1 Ha senso fare un’ecografia addominale e magari un esame del PSA per guadagnare tempo nel mentre che aspetto la visita dall’urologo?
2 Il dolore addominale che ho descritto può essere legato alle vie urinarie? Ovvero lo devo far presente all’urologo?

Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
1) Una ecografia necessita di ben poco impegno e può soprattutto far escludere che i suoi disturbi abbiano una causa diversa da quelle più facilmente sospettabili, anche se questo è assi improbabile. Il PSA è un marcatore del tumore della prostata, evenienza praticamente inverosimile alla sua età. Inoltre il PSA può kriultae falsamente alterato in situazioni infiammatorie, cosa che può inutilmente scatenare una spirale di ansie ed timori infondati.
2) Tutti i dolori legati alla posizione ed al movimento sono in primo luogo da correlare a cause muscolari, neurologiche, o una combinazione fra le due. Diremmo che un legame con l'apparato genito-urinario sia abbastanza difficile da giustificare.
In conclusione. E' ben noto che i disturbi cronici dell'intestino possano facilmente riflettersisulle basse vie urinari, nel maschio quasi sempre mediati dalla infiammazione o congestione della prostata. Inoltre, lei ha subito un intervento chirugico che può aver interessato marginalmente l'innervazione della vescica. Tutto ciò impone una valutazione specialistica diretta certamente un po' più attenta, soprattutto per valutare l'opportunità di ulteriori accertamenti funzionali (indagine urodinamica) o endoscopici (uretro-cistoscopia).

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

[#2]
Utente
Utente
Gentile Dr. Piana,

La ringrazio per la risposta ai miei quesiti.

Allora vedro' con il mio medico di fare l'ecografia, in attesa della visita con lo specialista, si spera nel piu' breve tempo possibile.

Grazie Mille
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