Sclerosi del collo vescicale: una patologia incurabile?
ho 58 anni e sin da giovane ho cominciato a soffrire di problemi urologici a tal punto che nel 1998 (all’età di 36 anni), dopo uretrocistoscopia che dimostrava collo rilevato, ho subito un intervento di incisione del collo vescicale.
Dopo tale intervento i disturbi sono rimasti sostanzialmente invariati (confermati da uroflussometrie, uretrocistocopia, studio urodinamico ecc.
), ma, vista l’inefficacia del primo intervento ho preferito convivere con tutta una serie di disturbi, questo per oltre vent’anni.
Poi nell’anno 2018, ai disturbi hanno iniziato ad associati vari dolori a livello del perineo, fianchi, pancia e schiena e quindi, dopo uretrocistoscopia che rivelava sclerosi del collo vescicale e presenza di adenoma prostatico, sono stato operato nuovamente (revisione della loggia prostatica).
Dopo un brevissimo periodo di relativo benessere, a giugno del 2020 sono stato rioperato (incisione del collo vescicale con lama a freddo) e a ottobre dello stesso anno, dopo uretrocistoscopia che dimostrava ancora la presenza di adenoma prostatico, sono stato operato per la rimozione dell’adenoma prostatico (Tuip) - (Psa negativo istologico = prostatite cronica).
Qualche mese fa ho rifatto l’uretrocistoscopia che ha evidenziato nuovamente sclerosi del collo vescicale e sono stato messo in nota per il 5 intervento senza alcuna garanzia sul buon esito di questa ennesima operazione Oggi, fine 2021, la situazione non è cambiata, io sono in attesa dell’intervento senza sapere se sarà o meno risolutivo o quanto meno d’aiuto, ma, nel frattempo, i disturbi e i dolori sono aumentati: mi sveglio tre/quattro volte minimo per notte, l’attesa minzionale (in particolare la notte) è diventata estenuante (spesso più di ora), necessito di schiacciare la pancia per urinare a intermittenza e ho dolori a urinare, fianchi, schiena, pancia e zona perineale.
Come farmaci sto assumendo Silodosina, Serenoa, Tachipirina più, a cicli, supposte Topster o antiinfiammatorio Brufen 800 x 2 (esiti urine e urinocoltura sempre negative).
Vi sarei molto grato se potreste, cortesemente, darmi una qualche utile indicazione o parere in merito all’opportunità di un ennesimo intervento o comunque il da farsi dato, che come vi sarà facilmente comprensibile, la situazione condiziona pesantemente la qualità della vita.
Grazie anticipate.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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