Urologia idrocele post operatorio
Salve e grazie in anticipo per l'attenzione
In data 26/11/2021 ho subito una eversione della vaginale sinistra a causa dell'idrocele formatosi in seguito ad un Palomo eseguito 7 anni fa per varicocele.
Al momento è passata una settimana, ho concluso il ciclo di antibiotici e assunto talvolta Brufen 600, senza esagerare perché il dolore è stato per lo più sopportabile.
Da circa 4 giorni però noto un problema che mi preoccupa e che al controllo, in data odierna, è stato un po' snobbato e reputato come non relazionato all'intervento eseguito, il che onestamente, lo trovo molto strano.
Mi spiego: l'approccio scelto dal chirurgo operante è stato inguinale, mi trovo quindi ad avere 6 punti di sutura sul basso inguine.
I punti tendono ad espellere un po' di materiale giallastro ma che rientra nella norma, tuttavia nella parte più vicina al testicolo c'è un piccolo rigonfiamento che al tatto duole; proseguendo con la palpazione mi accorgo che dalla ferita, sotto la pelle, sembra passare un tubicino, che nella mia ignoranza identifico come una vena, il quale arriva fino al dorso del pene (per circa 2 cm), luogo in cui appare visibile ad occhio nudo.
Tale "tubicino" nel dorso del pene è dolente al tatto e noduloso.
Mi sono accorto della cosa perché dopo la minzione, scrollando il pene, avvertivo un dolore e una tensione e sotto la doccia era evidente sia visivamente e ancor di più al tatto.
MI chiedo dunque, di cosa può trattarsi?
il medico che mi ha visto oggi nega la possibilità che la cosa dipenda dall'intervento, e sicuramente con il testicolo c'entra poco (il decorso da quel punto di vista sembra regolare al momento), tuttavia permane credo un ragionevole dubbio circa i punti di sutura.
Possibile che essi non c'entrino nulla?
eppure tale tubicino gonfio sembra passare proprio in prossimità dei punti vicino all'attaccatura dello scroto, dove è possibile notare altresì un rigonfiamento.
A riposo la cosa non duole, alla minzione (salvo alla fine quando si scrolla) nemmeno.
Al momento sono in astinenza sessuale perciò non so dire se durante l'eiaculazione provo dolore.
L'erezione del pene sembra essere restia durante il giorno, ma non tarda ad arrivare se mi stimolo, mentre compare spesso durante la notte e sembra aumentare il dolore a carico di quel tubicino nel dorso del pene.
Ora io comprendo che la zona sia ancora in via di guarigione, e dovrei sicuramente rivalutare la cosa una volta che i punti si saranno riassorbiti.
Tuttavia una preoccupazione permane.
Il medico dice che fra 10 giorni valuteremo se fare una ecografia del pene, e se è da fare la farò, ma io non posso che valutare le cosa come dipesa dall'intervento, non avendo mai avuto nessun tipo di problema simile in queste zone e potendo percorrere chiaramente con il dito tutta la "corsia" dolente che dal dorso del pene arriva sino a sotto i punti di sutura.
In attesa che il decorso si compia, mi rivolgo a voi per avere quantomeno qualche suggerimento e qualche rassicurazione.
In data 26/11/2021 ho subito una eversione della vaginale sinistra a causa dell'idrocele formatosi in seguito ad un Palomo eseguito 7 anni fa per varicocele.
Al momento è passata una settimana, ho concluso il ciclo di antibiotici e assunto talvolta Brufen 600, senza esagerare perché il dolore è stato per lo più sopportabile.
Da circa 4 giorni però noto un problema che mi preoccupa e che al controllo, in data odierna, è stato un po' snobbato e reputato come non relazionato all'intervento eseguito, il che onestamente, lo trovo molto strano.
Mi spiego: l'approccio scelto dal chirurgo operante è stato inguinale, mi trovo quindi ad avere 6 punti di sutura sul basso inguine.
I punti tendono ad espellere un po' di materiale giallastro ma che rientra nella norma, tuttavia nella parte più vicina al testicolo c'è un piccolo rigonfiamento che al tatto duole; proseguendo con la palpazione mi accorgo che dalla ferita, sotto la pelle, sembra passare un tubicino, che nella mia ignoranza identifico come una vena, il quale arriva fino al dorso del pene (per circa 2 cm), luogo in cui appare visibile ad occhio nudo.
Tale "tubicino" nel dorso del pene è dolente al tatto e noduloso.
Mi sono accorto della cosa perché dopo la minzione, scrollando il pene, avvertivo un dolore e una tensione e sotto la doccia era evidente sia visivamente e ancor di più al tatto.
MI chiedo dunque, di cosa può trattarsi?
il medico che mi ha visto oggi nega la possibilità che la cosa dipenda dall'intervento, e sicuramente con il testicolo c'entra poco (il decorso da quel punto di vista sembra regolare al momento), tuttavia permane credo un ragionevole dubbio circa i punti di sutura.
Possibile che essi non c'entrino nulla?
eppure tale tubicino gonfio sembra passare proprio in prossimità dei punti vicino all'attaccatura dello scroto, dove è possibile notare altresì un rigonfiamento.
A riposo la cosa non duole, alla minzione (salvo alla fine quando si scrolla) nemmeno.
Al momento sono in astinenza sessuale perciò non so dire se durante l'eiaculazione provo dolore.
L'erezione del pene sembra essere restia durante il giorno, ma non tarda ad arrivare se mi stimolo, mentre compare spesso durante la notte e sembra aumentare il dolore a carico di quel tubicino nel dorso del pene.
Ora io comprendo che la zona sia ancora in via di guarigione, e dovrei sicuramente rivalutare la cosa una volta che i punti si saranno riassorbiti.
Tuttavia una preoccupazione permane.
Il medico dice che fra 10 giorni valuteremo se fare una ecografia del pene, e se è da fare la farò, ma io non posso che valutare le cosa come dipesa dall'intervento, non avendo mai avuto nessun tipo di problema simile in queste zone e potendo percorrere chiaramente con il dito tutta la "corsia" dolente che dal dorso del pene arriva sino a sotto i punti di sutura.
In attesa che il decorso si compia, mi rivolgo a voi per avere quantomeno qualche suggerimento e qualche rassicurazione.
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Posto che a distanza non è possibile esprimere giudizi precisi, l'ipotesi più verosimile è che si tratti di una piccola linfangite del pene, ovvero una ostruzione ed infiammazione di un vaso linfatico. Quasi sicuramente legata all'accesso chirurgico, non ha però alcun significato particolare e siamo praticamente certi sia destinata a risolversi gradualmente nelle prossime settimane.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 824 visite dal 03/12/2021.
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