Infezione vie urinarie con macroematuria e dilatazione pelvi renale dx
Salve, mia madre a luglio e agosto ha avuto problemi intestinali (aria e diarrea improvvisa) trattati con 3 cicli di Normix per sospetta diverticolite.
Al 2 ciclo ha avuto forte cistite trattata con Monuril.
Al 3 ciclo (primi di ottobre) ha avuto un’ altra cistite molto dolorosa trattata sempre con Monuril ed è iniziata la macroematuria. Fatta una prima eco reni e vescica dove è stato individuato solo un piccolo polipetto vescicale ma l’ecografista ha escluso che potesse essere la causa del sanguinamento. Abbiamo fatto allora un’eco addome completo che ha evidenziato una dilatazione della pelvi renale dx.
Ha effettuato l’Esame urine con urinocoltura e antibiogramma hanno evidenziato Proteus Mirabilis (+500 mila) trattato dal medico di base con Agumentin.
Rifatto l’esame urine il Proteus era diventato più di 1 milione.
L’abbiamo portata dalla geriatra che le ha prescritto il Bactrim.
Ripetute le urine in 2 laboratori: il primo ha confermato il proteus (+500 mila) mentre nel 2 è uscito lo pseudomonas auriginosa. Intanto lei continuava ad avere sangue, che ha tutt’ora.
Le hanno dato Urixane e ripetuti gli esami, stavolta in ospedale, è riuscito lo pseudomonas.
Al momento non le hanno dato altro e le hanno programmato una uro Tc con contrasto.
In questo mese e mezzo ha avuto solo raramente i dolori da cistite e ultimamente un po’ di stitichezza.
Per il resto ha solo sangue, che è leggermente diminuito ma è molto evidente. L’emoglobina è leggermente scesa a 10 (lei l’ha sempre massimo 11) ma ha molta stanchezza e i marker che fa annualmente per un tumore al seno avevano evidenziato il CA19. 9 leggermente aumentato ma lo aveva anche lo scorso anno e il medico ha convenuto che da solo non avesse significato diagnostico. Volevo un parere su una possibile diagnosi e capire se basta l’uro Tc o se meglio fare anche una cistoscopia.
Grazie se potrete aiutarmi
Al 2 ciclo ha avuto forte cistite trattata con Monuril.
Al 3 ciclo (primi di ottobre) ha avuto un’ altra cistite molto dolorosa trattata sempre con Monuril ed è iniziata la macroematuria. Fatta una prima eco reni e vescica dove è stato individuato solo un piccolo polipetto vescicale ma l’ecografista ha escluso che potesse essere la causa del sanguinamento. Abbiamo fatto allora un’eco addome completo che ha evidenziato una dilatazione della pelvi renale dx.
Ha effettuato l’Esame urine con urinocoltura e antibiogramma hanno evidenziato Proteus Mirabilis (+500 mila) trattato dal medico di base con Agumentin.
Rifatto l’esame urine il Proteus era diventato più di 1 milione.
L’abbiamo portata dalla geriatra che le ha prescritto il Bactrim.
Ripetute le urine in 2 laboratori: il primo ha confermato il proteus (+500 mila) mentre nel 2 è uscito lo pseudomonas auriginosa. Intanto lei continuava ad avere sangue, che ha tutt’ora.
Le hanno dato Urixane e ripetuti gli esami, stavolta in ospedale, è riuscito lo pseudomonas.
Al momento non le hanno dato altro e le hanno programmato una uro Tc con contrasto.
In questo mese e mezzo ha avuto solo raramente i dolori da cistite e ultimamente un po’ di stitichezza.
Per il resto ha solo sangue, che è leggermente diminuito ma è molto evidente. L’emoglobina è leggermente scesa a 10 (lei l’ha sempre massimo 11) ma ha molta stanchezza e i marker che fa annualmente per un tumore al seno avevano evidenziato il CA19. 9 leggermente aumentato ma lo aveva anche lo scorso anno e il medico ha convenuto che da solo non avesse significato diagnostico. Volevo un parere su una possibile diagnosi e capire se basta l’uro Tc o se meglio fare anche una cistoscopia.
Grazie se potrete aiutarmi
[#1]
Diremmo indispensabile la TAC, ma l’ematuria accompagnata da un seppur vago sospetto ecografico in vescica impone a prescindere l’esecuzione di una cistoscopia diagnostica.
Questo esame in una donna può essere eseguito ambulatorialmente con minima invasività.
Questo esame in una donna può essere eseguito ambulatorialmente con minima invasività.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#8]
Utente
Arrivato il referto dell’URO TC: rene dx di dimensioni nei limiti con normale spessore della corticale, sede al terzo medio inferiore di una formazione solida delle dimensioni assiali di 36mm DT x 20 mm DAP x 36 mm DDC di verosimile pertinenza uroteliale che occupa ed espande la pelvi e il gruppo caliceale inferiore - con lieve ritardo del cortidogramma al polo renale inferiore ed ingloba la giunzione pielo-ureterale e l’uretere prossimale, determinando ectasia dei gruppi caliceali a monte, in particolare il superiore, il medio improntato e verosimilmente infiltrato sul margine inferiore. La lesione mostra discreta impregnazione contrastografica nelle fasi arteriosa e venosa dello studio dinamico. Conservata l’eliminazione dell’ironia iodata a destra. Arterie e vene renali pervie, esenti da trombosi. Presenza di arteria polare inferiore accessoria a sinistra. Non linfoadenomegalie addominali o pelviche. Fegato di dimensioni e morfologia nei limiti della norma. Nel segmento IVa si documenta area ipervascolarizzata di 8 mm, ipodensa nelle fasi arteriosa e portale, isodensa in fase tardiva, meritevole di confronto con esami precedenti o di eventuale approfondimento RMN con contrasto epatospecifico.
[#9]
Utente
(alterazione profusionale? lesione focale di altra natura?) Non espansi surrenalici. Colecisti normalmente distesa con ispessimento parietale e aspetto pseudo diverticolare del fondo compatibile con adenomiomatosi focale e comunque meritevole di controllo ecografico. Utero con formazione ipodensa di 16 mm del fondo compatibile in prima istanza con fibromioma. Il referto è molto lungo ma tutti gli altri organi indagati non presentano nulla di rilevante e non vi sono lesioni focali ossee in quei segmenti.
[#10]
Il referto TAC pare abbastanza chiaro nel definire un tumore della parte interna del rene destro. Quanto questo sia collegato alle infezioni è difficile dire, ma non è molto rilevante. La lesione pare di discrete dimensioni e ben poco verosimilmente trattabile in modo conservativo (endoscopico). È quindi molto probabile che venga proposta la asportazione chirurgica (laparoscopica):del rene e dell’uretere di destra (nefro-ureterectomia o NUT). In ogni caso deve essere eseguita anche una cistoscopia, che però in genere si esegue immediatamente prima dell'intervento renale.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.3k visite dal 26/11/2021.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.