Prostatite e come risolvere

Buongiono, da giugno soffro di prostatite e faccio fatica ad uscirne.
Dopo i primi esami (urinocoltura, spermiogramma) negativi, a settembre mi è stato diagnosticato un enterecoccus faecalis che è stato trattato e risolto dopo 30 gg di terapia antibiotica, All'inizio avevo dolori dappertutto, senso di peso, dolori perineali, sgocciolamento.
Ho effettuato tutti gli esami (TAC addome completo con liquido di contrasto), cistoscopia (collo, uretra, uretra prostatica, capacità prostatica nella norma) uroflussometria con valori giudicati nella norma, ecografia sovrapubica (queste ultime due che non segnalavano presenza di residuo in vescica) anch'essa valutata nella norma.
Ho effettuato anche un 'ecografia transrettale che riportava dimensioni della prostata pari a 4, 57-2, 54, 3, 50 (in calo rispetto ai valori di giugno dell'ecografia sovrapubica), simmetrica e regolare, senza calcificazioni parenchimali e periuretrali, uretra distesa, parenchima disomogeneo.

Benchè il quadro mi sembra positivo guardano gli esami, soffro ancora di terminal dribbling, una sensazione di leggero peso e a volte di dolore sottopubico, I terribili dolori alla pancia, pubici e dietro la schiena invece sono spariti.
Ho fatto anche visita da fisioterapista spcializzato nel trattamento del pudendo e del dolore pelvico cronico che ha escluso categoricamente queste possibilità, Sono molto preoccupato perchè ho ancora questi problemi di cui sopra (a volte non riesco a raggiungere l'erezione completa) e soprattutto il mio urologo non mi risponde.
Mi sto curando con Topster e Neuridase, sinceramente non so cos'altro dovrei indagare o come uscirne...Non mi pare si tratti di Iperplasia prostatica della prostata, ma ho paura che si stia trasformando in una prostatite cronica, o forse lo è gia.

Da 4 mesi non bevo alcolici, caffe e seguo una dieta sana.
Vi chiedo un vostro gentile parere perchè mi sento abbandonato e non vedo la luce...Sono mollando di testa.
Grazie a mille a chi vorrà darmi un parere.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Come lei si è già forse reso conto, non esistono terapie specifiche e di sicura efficacia sulla prostatite giovanile, che invece risente moltissimo dello stile di vita, in tutti i suoi aspetti (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica, attività sessuale). La componente infettiva è perlopiù assente o sfuggente, legata unicamente all'esordio. Riteniamo inutile ed anche frustrante continuare a cercare più di tanto una causa infettiva. Peraltro lei ha già effettuato una impressionante serie di accertamenti che. come ampamente prevedibile, non hanno evidenziato lesioni serie o di particolare significato. A questo punto non esistono provvedimenti eroici da prendere, ma solo gestire la situazione dal punto di vista del controllo dei sintomi, con una possibile combinazione di antidolorifici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio Dottore per la sua risposta. Purtroppo è questo senso di sgocciolamento che mi da un gran fastidio, benchè dagli esami effettivamente non risulti alcun problema! Sinceramente vorrei andare oltre alla gestione dei sintomi, anche perchè, salvo il forte stress lavorativo, non ho mai avuto comportamenti tali da farmi sviluppare questi sintomi.
Seguo un'alimentazione sana, faccio sport (sempre fatto in realtà, calcio, mezze maratone, nuoto), non saprei cos'altro fare! Ho deciso di fare un ultimo esame, quello di Stamey, per essere certo che non ci sia effettivamente più nessuna infezione. Come ultima prescrizione mi hanno proposto il Lyrica (ma che non è curativo e non vorrei utilizzare prodotti neurologici) oppure di sottopormi ad un ciclo di onde d'urto. Lei come la vede? Meglio un fisioterapista per una riabilitazione del pavimento pelvico? La ringrazio sentitamente della sua risposta, che come le altre sul sito, sono tutte pervase di buon senso e conoscenza della materia. Un caro saluto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La ringraziamo delle sue buone parole.
Non abbiamo mai fatto molto affidamento sul test di Stamey, i cui risultati vanno sempre e comunque interpretati con parecchio senso critico e correlati alla realtà del caso in esame.
Fisioterapia pelvica ed onde d'urto possono essere un utile palliativo, la invitiamo a provare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Dottore. Il problema che più mi sconvolge è il senso di bagnato. Nn riesco a venirne a capo e questa situazione mi sta uccidendo tutti i rapporti, sia affettivi, che professionali.Possibile che nn si riesca ad avere alcun beneficio?
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