Carcinoma vescicale
Buongiorno! Vi chiedo un consiglio per mio padre.
Mio padre, persona di 85 anni, dal mese di settembre/ ottobre ha notato un sanguinamento durante la minzione.
È andato 2 volte in pronto soccorso in cui gli hanno fatto una ecografia e gli hanno trovato solo dei polipi.
In seguito ha fatto una visita privata da un urologo che gli ha fatto fare una tac da cui di evidenziavano 2 polipi.
L'urologo lo ha fatto operare in una clinica privata lunedì 16 novembre.
È stato dimesso il 17 novembre con catetere ma da dopo l'operazione, durante la minzione si è sempre contorto per il dolore e bruciore e anche il Tachidol non gli faceva nulla, era come acqua fresca.
I medici gli dicevano sempre che il dolore doveva essere normale.
Il catetere gli è stato tolto venerdì 20 e da allora i è rimasto solo bruciore durante la minzione.
Lunedì 23 è andato dall'urologo per un controllo.
L'esito dell'esame istologico è stato carcinoma vescicale di forma sarcomatoide (se capisco bene come è stata scritta l'ultima parola) e tra parentesi ha scritto altissimo grado.
Il medico non gli ha prescritto nulla.
Ha detto solo di tornare tra 1 o 2 mesi per fare una cistoscopia.
Ma è normale?
Cioè non dovrebbe già intervenire da ora senza aspettare 2 mesi?
Oggi mio padre ha notato altro sangue nelle urine.
Come ci dobbiamo muovere?
Dobbiamo stare a quanto detto dall'urologo o muoverci diversamente?
Mio padre, persona di 85 anni, dal mese di settembre/ ottobre ha notato un sanguinamento durante la minzione.
È andato 2 volte in pronto soccorso in cui gli hanno fatto una ecografia e gli hanno trovato solo dei polipi.
In seguito ha fatto una visita privata da un urologo che gli ha fatto fare una tac da cui di evidenziavano 2 polipi.
L'urologo lo ha fatto operare in una clinica privata lunedì 16 novembre.
È stato dimesso il 17 novembre con catetere ma da dopo l'operazione, durante la minzione si è sempre contorto per il dolore e bruciore e anche il Tachidol non gli faceva nulla, era come acqua fresca.
I medici gli dicevano sempre che il dolore doveva essere normale.
Il catetere gli è stato tolto venerdì 20 e da allora i è rimasto solo bruciore durante la minzione.
Lunedì 23 è andato dall'urologo per un controllo.
L'esito dell'esame istologico è stato carcinoma vescicale di forma sarcomatoide (se capisco bene come è stata scritta l'ultima parola) e tra parentesi ha scritto altissimo grado.
Il medico non gli ha prescritto nulla.
Ha detto solo di tornare tra 1 o 2 mesi per fare una cistoscopia.
Ma è normale?
Cioè non dovrebbe già intervenire da ora senza aspettare 2 mesi?
Oggi mio padre ha notato altro sangue nelle urine.
Come ci dobbiamo muovere?
Dobbiamo stare a quanto detto dall'urologo o muoverci diversamente?
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Per esprimere un giudizio dovremmo conoscere almeno l'esito completo dell'esame istologico, in particolare riguardo all'invasività rilevata, caratterizzata dalla lettera "T". Le indicazioni in effetti dipendono molto da questo risultato, posto che le indicazioni ad un eventuale intervento chirurgico radicale in un soggetto molto anziano sono da porre con molta attenzione. Una rivalutazione endoscopica a breve termine è quasi sempre indicata,
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie per la risposta.
L'esame istologico dice :" RAPPORTO MACROSCOPICO - Campione costituito da multipli frammenti che posti su di un piano misurano cm 3x2 riferiti di pertinenza di neoformazione vescicale. Materiale incluso in toto.
RAPPORTO MICROSCOPICO - Tutti i frammenti esaminati sono costituiti da tessuto neoplastica con i caratteri di un carcinoma transizionale con gli aspetti della foma sarcomatoide(altissimo grado).
In un frustolo la neoplasia giunge a ridosso di un frammento di tessuto adiposo.
NOTR: Eseguita indagine immunocitochimica con Ck-pan risultata plurifocalmente positiva in accordo con l'ipotesi diagnostica formulata"
Cosa significa?
Ma la cosa che mi sorprende di più è che mio padre è stato operato il 16 novembre e il 19 era già pronto questo referto istologico. È mai possibile che in meno di 3 giorni si possa fare un analisi istologico visto che di solito ci vogliono minimo 10/20 giorni? Poi se.effettivamemte sia esatto il.referto istologico, in presenza di un tumore di altissimo grado é mai possibile che l'urologo abbia detto a mio padre di aspettare 2 mesi per fare la cistoscopia senza però dargli una cura nel frattempo?
L'esame istologico dice :" RAPPORTO MACROSCOPICO - Campione costituito da multipli frammenti che posti su di un piano misurano cm 3x2 riferiti di pertinenza di neoformazione vescicale. Materiale incluso in toto.
RAPPORTO MICROSCOPICO - Tutti i frammenti esaminati sono costituiti da tessuto neoplastica con i caratteri di un carcinoma transizionale con gli aspetti della foma sarcomatoide(altissimo grado).
In un frustolo la neoplasia giunge a ridosso di un frammento di tessuto adiposo.
NOTR: Eseguita indagine immunocitochimica con Ck-pan risultata plurifocalmente positiva in accordo con l'ipotesi diagnostica formulata"
Cosa significa?
Ma la cosa che mi sorprende di più è che mio padre è stato operato il 16 novembre e il 19 era già pronto questo referto istologico. È mai possibile che in meno di 3 giorni si possa fare un analisi istologico visto che di solito ci vogliono minimo 10/20 giorni? Poi se.effettivamemte sia esatto il.referto istologico, in presenza di un tumore di altissimo grado é mai possibile che l'urologo abbia detto a mio padre di aspettare 2 mesi per fare la cistoscopia senza però dargli una cura nel frattempo?
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L'attesa per l'esame istologico non dipende tanto dall'impegno relativo al singolo caso, quanto dalla mole di lavoro globale, in particolare presso un grande ospedale. Al di là di questo, il referto non è di buona qualità, poichè manca di fatto una stadiazione finale (a meno che lei non ce l'abbia riportata) che sostanzialmente è quella su cui l'urolgo basa il suo ragionamento clinico. D'ogni modo, l'espressione "in un frustolo la neoplasia giunge a ridosso di un frammento di tessuto adiposo" prelude molto probabilmente ad una forma molto avanzata ed aggressiva. La decisione terapeutica in questi casi in età molto avanzata è quasi sempre assai ardua e dipende anche da fattori che noi a distanza non conosciamo, ad iniziare dall'estensione della neoplasia, se sia stata asportata completamente o meno, quali siano le reali condizioni generali del soggetto, presenza di altre, patologie ed altro ancora. L'asportazione della vescica comporta la realizzazione di una derivazione urinaria, nel complesso un intervento senza dubbio molto invasivo e pesante, a qualsiasi età. Sotto un certo punto di vista condividiamo la volontà di non precipitare le cose, d'altronde non ve ne è la reale necessità. La rivalutazione endoscopica a breve e la ripetizione di una TAC possono essere le basi per ulteriore future considerazioni.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#4]
Utente
L'esame istologico è stato eseguito presso un laboratorio privato e oltre a quanto riportato purtroppo non è stato scritto più nulla.
Per quanto riguarda l'operazione che ha sostenuto mio padre(so che ha fatto una Turb) so che chi lo ha operato ha detto che hanno pulito la vescica e che l'operazione è andata bene
Quindi anche secondo Lei, ora è meglio aspettare che passino 2 mesi senza fare nulla e tra 2 mesi effettuare una cistoscopia come ha detto l'urologo? Nel frattempo quante possibilità ci sono che la.situazione possa peggiorare e quanta possibilità di sopravvivere ci sono? Cosa possiamo fare noi anche dal punto di vista alimentare per evitare un peggioramento e a cosa dovrebbe stare attento lui e non fare?
Per quanto riguarda l'operazione che ha sostenuto mio padre(so che ha fatto una Turb) so che chi lo ha operato ha detto che hanno pulito la vescica e che l'operazione è andata bene
Quindi anche secondo Lei, ora è meglio aspettare che passino 2 mesi senza fare nulla e tra 2 mesi effettuare una cistoscopia come ha detto l'urologo? Nel frattempo quante possibilità ci sono che la.situazione possa peggiorare e quanta possibilità di sopravvivere ci sono? Cosa possiamo fare noi anche dal punto di vista alimentare per evitare un peggioramento e a cosa dovrebbe stare attento lui e non fare?
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Anche se la resezione è stata completa, il riscontro di un tumore invasivo rende la situazione non risolta dal punto di vista oncologico mentro potrebbe costituire un accettabile compromesso dal punto di vista palliativo. Questo potrà in effetti essere più chiaro dopo un controllo a breve termine (cistoscopia e TAC). Nel frattempo non vi sono provvedimenti realmente utili da consifìgliare.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#7]
Per il momento le decisioni spettano unicamente all'urologo.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.3k visite dal 26/11/2021.
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