Cistiti ricorrenti e dolore alla penetrazione
Salve gentili medici, sono qui per porvi un problema che da tempo mi sta logorando.
Sono una ragazza di 18 anni.
Ho avuto la mia prima cistite a 16 anni, in seguito a dei preliminari.
Era una cistite da Klebsiella Pneumoniae.
Essa è stata curata con il Monuril.
A 18 anni, in seguito al mio primo rapporto sessuale (avevo paura, la penetrazione è stata molto dolorosa) mi è venuta una cistite da E. Coli.
La prima volta è stata curata di nuovo grazie al Monuril, ma poi, in seguito a un altro rapporto sessuale la cistite è tornata e l'ho fatta attenuare solo bevendo molta acqua.
Tutte le urinocolture avevano carica batterica 100. 000.
Inoltre fin da quando ricordo ho perdite vaginali bianche molto odorose diminuite da quando ho cominciato a lavare la vagina solo con acqua.
Guardando su internet mi sono imbattuta del d-mannosio, e provandolo, in accoppiata a un lubrificante sempre a base di Mannosio la cistite non è tornata.
Nonostante questo, ho notato che prima di avere il primo rapporto sessuale (sia preliminari che rapporti sessuali sono sempre e sono con lo stesso ragazzo da 4 anni) mi lubrificavo abbondantemente da sola, non avevo bisogno di lubrificanti, mi masturbavo costantemente senza dolori alla penetrazione con le dita e l'orgasmo era sempre appagante e mai doloroso, sia fatto da me sia che provocato dal mio ragazzo, inoltre avevo un desiderio sessuale più alto.
In seguito al primo rapporto sessuale e alla comparsa di questi problemi di cistite la penetrazione è sempre dolorosa, sia all'inizio del rapporto che per tutta la durata di esso (con le dita meno ma da un certo fastidio lo stesso) mi lubrifico naturalmente pochissimo, e certe volte quando mi sto solo eccitando comincia a farmi male la vagina, alcune volte molto.
Certe volte anche l'orgasmo ora è doloroso, ma quest'ultima cosa succede maggiormente quando mi masturbo da sola, in compagnia del mio ragazzo poco spesso.
Sto pensando che potrebbe essere una contrattura del pavimento pelvico.
A tutto ciò aggiungo che sono una ragazza di base ansiosa, con un anno e mezzo di psicoterapia alle spalle e che per ora sto cercando ancora di migliorare.
Da quando mi sono comparsi questi sintomi mi masturbo con il mio pensiero costante sul fatto se mi farà male o no, controllo sempre se mi bagno e se noto che non è successo è capitato che mi mettessi a piangere.
La sfera sessuale è molto importante per me e ho paura che non tornerò mai a essere quella di prima.
Ho la testa fissa su questo pensiero ogni volta che è presente una situazione sessuale con il mio fidanzato, non riesco a godermela a pieno mai.
Sono stata da una ginecologa, l'esame da lei effettuato mi ha fatto malissimo e mi ha diagnosticato una cistite post-coitale e dispaneuria.
Nonostante ciò mi ha prescritto questi esami:
Esame colturale tampone vaginale, trichomonas in materiali biologici esame macro/microscopico, urine esame completo, batteri ricerca microscopica tampone vaginale.
Sono una ragazza di 18 anni.
Ho avuto la mia prima cistite a 16 anni, in seguito a dei preliminari.
Era una cistite da Klebsiella Pneumoniae.
Essa è stata curata con il Monuril.
A 18 anni, in seguito al mio primo rapporto sessuale (avevo paura, la penetrazione è stata molto dolorosa) mi è venuta una cistite da E. Coli.
La prima volta è stata curata di nuovo grazie al Monuril, ma poi, in seguito a un altro rapporto sessuale la cistite è tornata e l'ho fatta attenuare solo bevendo molta acqua.
Tutte le urinocolture avevano carica batterica 100. 000.
Inoltre fin da quando ricordo ho perdite vaginali bianche molto odorose diminuite da quando ho cominciato a lavare la vagina solo con acqua.
Guardando su internet mi sono imbattuta del d-mannosio, e provandolo, in accoppiata a un lubrificante sempre a base di Mannosio la cistite non è tornata.
Nonostante questo, ho notato che prima di avere il primo rapporto sessuale (sia preliminari che rapporti sessuali sono sempre e sono con lo stesso ragazzo da 4 anni) mi lubrificavo abbondantemente da sola, non avevo bisogno di lubrificanti, mi masturbavo costantemente senza dolori alla penetrazione con le dita e l'orgasmo era sempre appagante e mai doloroso, sia fatto da me sia che provocato dal mio ragazzo, inoltre avevo un desiderio sessuale più alto.
In seguito al primo rapporto sessuale e alla comparsa di questi problemi di cistite la penetrazione è sempre dolorosa, sia all'inizio del rapporto che per tutta la durata di esso (con le dita meno ma da un certo fastidio lo stesso) mi lubrifico naturalmente pochissimo, e certe volte quando mi sto solo eccitando comincia a farmi male la vagina, alcune volte molto.
Certe volte anche l'orgasmo ora è doloroso, ma quest'ultima cosa succede maggiormente quando mi masturbo da sola, in compagnia del mio ragazzo poco spesso.
Sto pensando che potrebbe essere una contrattura del pavimento pelvico.
A tutto ciò aggiungo che sono una ragazza di base ansiosa, con un anno e mezzo di psicoterapia alle spalle e che per ora sto cercando ancora di migliorare.
Da quando mi sono comparsi questi sintomi mi masturbo con il mio pensiero costante sul fatto se mi farà male o no, controllo sempre se mi bagno e se noto che non è successo è capitato che mi mettessi a piangere.
La sfera sessuale è molto importante per me e ho paura che non tornerò mai a essere quella di prima.
Ho la testa fissa su questo pensiero ogni volta che è presente una situazione sessuale con il mio fidanzato, non riesco a godermela a pieno mai.
Sono stata da una ginecologa, l'esame da lei effettuato mi ha fatto malissimo e mi ha diagnosticato una cistite post-coitale e dispaneuria.
Nonostante ciò mi ha prescritto questi esami:
Esame colturale tampone vaginale, trichomonas in materiali biologici esame macro/microscopico, urine esame completo, batteri ricerca microscopica tampone vaginale.
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Gli aspetti più tipicamente sessuologici non sono di nostra competenza. Dal punto di vista urologico invece, le frequenti cistiti post-coitali sono quasi sempre legate aduno squilibrio nella flora batterica intestinale, perlopiù dovuta a stitichezza e cattiva alimentazione. A questi fattori è indispensabile fare primaria attenzione, poiché concentrasi solo sulla vescica con terapie antibiotiche ed integratori di infinite varietà può essere scarsamente efficace e frustrante.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 14/11/2021.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.